* Elsie *
Non ero mai salita su un jet privato, prima d'ora. È lusso allo stato puro. Sedili di pelle bianca, rifiniture in oro, una suite e Champagne a volontà.
Sono seduta di fronte a Jonah e alla donna che credo sia sua nonna. Non ha smesso di guardarmi male, quindi suppongo non apprezzi la mia presenza.
Mark è accanto a me e non fa altro che parlare. Non mi dispiace, perché dopo un mese di assoluto silenzio, è cento volte meglio di una boccata d'aria fresca.
- Quindi, eravamo al college e condividevamo la stanza. Jonah era sempre incollato ai libri, mentre io mi imbucavo a ogni festa possibile e immaginabile. - racconta, agitando le mani. Non sapevo avessero la stessa età, né che fossero stati addirittura compagni di scuola. È interessante, a dirla tutta. - Un venerdì sera, l'ho letteralmente trascinato in un club. Ha protestato per tutto il tempo. -
Mi viene da ridere e lancio un'occhiata al diretto interessato. Sta fumando di rabbia.
- Arriviamo al club e, dopo i soliti controlli inutili del buttafuori, siamo entrati. La musica era così forte, che anche un sordo l'avrebbe sentita. - indica il suo amico. - Abbiamo fatto una scommessa: se fosse riuscito a rimorchiare nella prima mezz'ora, ce ne saremmo andati. -
- E ci è riuscito? -
- Mark, stai zitto. - ringhia Jonah.
- Ci è riuscito, ma non completamente. -
- Mark... -
- C'era una bella...ragazza, al bancone, ma... -
- MARK! -
- Era una Drag Queen! -
Spalanco per un momento gli occhi, prima di scoppiare a ridere. Mi tengo lo stomaco e sento le lacrime formarsi ai lati degli occhi.
- Sei un uomo morto. - borbotta Jonah. - Giuro che ti uccido nel sonno. -
- Non è colpa mia, se non hai capito che c'era un bastone! -
- Mark! - sibila la signora.
- Pardon. -
- Dio onnipotente. - il grande mafioso gelido e antipatico, si mette una mano sulla faccia. È al limite della vergogna.
E beh...è un piacere, vederlo in queste condizioni.
Mi schiarisco la voce, cercando di recuperare un po' di contegno. - E com'è andata a finire? -
- Quando ha capito che sotto la gonna non c'era quello che si aspettava, l'ha puntata sul bere. Non l'ho mai visto così ubriaco. -
- Quando si dice "Bere per dimenticare". -
Mark scoppia a ridere. - Esatto! -
- Al diavolo... - Jonah si alza e va a chiudersi nella suite.
- Permaloso. -
Il mio sorriso si smorza di colpo. Non volevo farlo arrabbiare. Ho visto com'è e cosa potrebbe farmi, quando perde il controllo. E sono sicura non lo abbia ancora perso completamente.
Accidenti.
Rimango in assoluto silenzio per un bel po'. Non so quanto tempo sia passato. La signora Nowak si è appisolata, con la sua maschera da notte piantata sugli occhi e i tappi alle orecchie.
Anche Mark si è addormentato.
E se entrassi nella suite?
O la va, o la spacca.
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Prisoner ( #Wattys2022 )
ChickLitLa vita da studentessa di Elsie cambia radicalmente quando un uomo inizia a seguirla. Lo vede in ogni angolo, si sente osservata e sa che è lì per lei. È Jonah Nowak, il mafioso più potente della West Coast americana. Un uomo bello, attraente, ma c...