CAPITOLO 29

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* Elsie *

Nonostante i ventimila dollari spesi, l'abito di mia sorella è bellissimo. Rappresenta appieno il suo stile. È a sirena, senza spalline e con delle paillettes a forma di piccoli fiorellini sul corpetto. Scollo a V piuttosto profondo, ma per niente volgare e gonna di pizzo a due balze.

Papà è commosso e si asciuga di nascosto le lacrime. Per non farsi vedere, si avvicina a Jonah, seduto in fondo alla sala del ricevimento. Sta chiacchierando con mia madre. O meglio, è mia madre che chiacchiera. Lui ascolta e basta, mentre mi lancia una marea di occhiate.

E so che sta guardando quello che sta per succedere.

Jess è al centro della pista da ballo e dà le spalle a tutte le giovani donne presenti. Sta per lanciare il bouquet.

Accanto a me, c'è Abella, la sorella dello sposo. Una con la puzza sotto al naso, che non ha fatto altro che lamentarsi dello Champagne "caldo". Jonah ne ha bevuti un paio di bicchieri e ha detto che era perfetto. Ma quella tipa deve sempre trovare il pelo nell'uovo.

Jess si mette in posa e, dopo un paio di falsi allarme, ecco che il bouquet vola in aria. I miei occhi seguono la traiettoria, finché non me lo ritrovo in mano.

Un momento...

L'ho preso io!?

Mi volto verso Jonah. È diventato leggermente pallido, ma è buffo. Beve ancora un sorso di Champagne e mi fa l'occhiolino.

Sotto lo sguardo omicida di Abella, lo raggiungo sorridendo. - Ehi. -

- Ehi. - risponde, tirandomi sulle sue gambe. - Non ti ho ancora detto che sei splendida. -

- No, in effetti non me lo avevi detto. -

- Però, se l'abito fosse stato bianco... -

Ridacchio. - Non ci si veste di bianco ai matrimoni. -

Il mio abito è di seta, rosa antico, lungo e con le maniche a cappa, che sfiorano il pavimento come la gonna. Mi sento una dea.

- Beh, comunque ti sta molto, molto, molto bene. -

- Si abbina anche al bouquet. -

Scoppia a ridere. - Già. Ottima presa, comunque. -

- Sai che, chi prende il bouquet, deve sposarsi entro l'anno? -

Si porta una mano al cuore. - Io? Sposare te? -

Sto al gioco. - Jonah Alexander Nowak! -

Mi tappa la bocca con un bacio. - Ti sposerei anche adesso, angelo mio. -

La musica cambia improvvisamente e sentiamo le note di un lento.

Jess e Devan stanno ballando. Nonostante tutto, sembrano felici e innamorati. E se è davvero così, non può che farmi piacere. Anche se non sopporto mio cognato e tutta la sua stirpe.

- Vuoi ballare? - mi chiede Jonah.

- Solo se vuoi anche tu. -

- Prometti di non dire niente, se ti pesto i piedi? -

Sorrido. - Potrei pestarli prima io a te. -

- Questa è la risposta che volevo sentire! - si alza in piedi e mi prende per mano. Quando arriviamo sulla pista da ballo, intreccia le mie dita dietro al suo collo e preme le mani sulla mia schiena. Il suo profumo mi ubriaca e mi perdo nei suoi occhi grigi. Ecco, questo è uno di quei momenti in cui vorrei semplicemente che il tempo si fermasse.

Prisoner ( #Wattys2022 ) Where stories live. Discover now