CAPITOLO 42

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* Elsie *

Sono passati un paio di giorni, dal nostro arrivo in Giappone. Sto ancora cercando di abituarmi al fuso orario, ma non è facile. Ho sempre sonno, accidenti.

- Sveglia, bella addormentata. - Jonah mi bacia il retro dell'orecchio. - Ho preparato qualcosa che ti farà rilassare. -

Apro lentamente gli occhi, sbadigliando e mi volto verso di lui. - Che ore sono? -

- Quasi le dieci. - si china a darmi un bacio sulle labbra, prima di scendere verso la pancia.

Chi l'avrebbe mai detto? Credo che questa bambina (sempre se le premonizioni dei numeri giapponesi siano giuste) abbia fatto scattare un nuovo interruttore, dentro di lui.

- Che cosa mi hai preparato? -

- Spogliati e vieni con me. -

I miei occhi si spalancano da soli. - Come? -

Scoppia a ridere. - Dai, fidati di me. -

- Aspetta. - lo afferro per un braccio. - Jonah, le pareti di questa casa sono fatte di finestre. E gli uomini di Aki sono nei paraggi. Potrebbero vederci. -

- Ti dico di no. - mi tira su di peso. - Sanno di non doversi mai avvicinare alle finestre. -

- Sicuro? - borbotto, seguendolo.

- Sicurissimo. - mi tiene la porta aperta, per poi anticiparmi in corridoio, dove c'è la vasca termale nascosta. L'acqua scorre a cascata contro la parete, producendo un suono rilassante. E la vista...dio, è mozzafiato. Il paesaggio innevato è sempre stato il mio preferito, anche se sono una ragazza della California. Quando ero bambina, andavamo spesso in vacanza nello Utah, in inverno e adoravo passare il tempo davanti la finestra della mia stanza a guardare la neve.

Jonah mi sbottona la camicetta del pigiama. - Ti piace stare qui? -

- Molto. È tutto così bello e rilassante... -

Me la sfila delicatamente, per poi passare ai pantaloncini. Li tira giù con un solo movimento, lasciandomi in biancheria. - Sai, hanno ragione a dire che la donna, quando è incinta, è ancora più bella del solito... -

- Anche appena sveglia? - ridacchio.

- Soprattutto appena sveglia. - incolla il petto alla mia schiena e mi accarezza la pancia. - Emani una luce incredibile, angelo mio. -

Giro la testa per guardarlo. Sembra così felice e rilassato, finalmente.

- Entriamo nella vasca? -

- Assolutamente sì. - mi ci tuffo per prima. L'acqua è perfetta.

Jonah si spoglia e mi segue. A differenza mia, è completamente nudo. Significa che anch'io dovrò liberarmi degli ultimi indumenti. Mi tolgo in fretta reggiseno e slip e gli salto al collo.

Direi che è ormai passato troppo tempo, dall'ultima volta che abbiamo fatto l'amore. E mi manca...

- Che hai in mente, signorina? -

- Tu che dici? -

Mi mordicchia il labbro, mentre mi fa sedere sulle sue gambe. - Non ci speravo quasi più... -

- E invece ti sbagliavi, come al solito. - gli passo le mani tra i capelli. - Ti amo da impazzire, lo sai? -

- Mi chiedo come fai. Ricordi come ci siamo conosciuti e quello che ti ho fatto? -

- Me lo ricordo, ma non ci penso mai. -

- Mi perdonerai mai, per tutte le cose brutte che... -

- Sei già perdonato, Jonah. - lo interrompo. - Hai dimostrato di essere una brava persona, sai amare e, anche se hai i tuoi momenti no, mi va bene lo stesso. In alcuni casi esageri, è vero, ma fa parte del tuo carattere. E non voglio di certo che cambi. Sei fatto così, punto. -

Prisoner ( #Wattys2022 ) Where stories live. Discover now