Caccia alle uova, un regalo speciale e "Coniglio di Pasqua"

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* Elsie *

Ok, per il momento sta andando tutto come sperato. Oliver gattona per il giardino, con Mark e Lindsay alle calcagna. Evie, invece, ha davvero preso sul serio la caccia alle uova.

Con il suo cestino rosa in mano, corre ovunque, per raccoglierne il più possibile. È molto competitiva, la signorina.

- Ma guardala, ha preso anche quelli con il coniglio. - ridacchia Jonah.

- Vuole vincere, prenderebbe anche un coniglio vero, se necessario. -

Mio marito scoppia a ridere e mi abbraccia. - Secondo me, la sorpresa le piacerà. -

- Io ho qualche dubbio. -

- Ma va, andrà matta per il Coniglio di Pasqua. -

- Papino, il tuo uovo! - Evie mostra orgogliosa l'uovo che ha decorato suo padre, prima di lanciarlo nel cestino. - Oh! La lilebbula! -

Jonah e io osserviamo la "nostra" libellula svolazzarle intorno, prima di sparire nel cielo. Viene spesso a trovarci e, onestamente, inizio a farmi qualche idea su "chi" possa essere.

Oliver squittisce improvvisamente di gioia, con il mio uovo tra le manine. Oh, finalmente qualcuno che lo apprezza!

- Sembra che a qualcuno piaccia il tuo uovo. -

- Già. - mi appoggio alla sua schiena, intrecciando le nostre dita. - Puoi venire un attimo con me? -

- Sì, certo. -

Lo trascino in cucina e apro il cassetto delle tovaglie. Ho nascosto qui il suo regalo. - Per te. -

Guarda il cofanetto, perplesso. - Mi hai comprato un regalo? -

- Sì. -

- Ma... -

- So che avevamo deciso di non farci regali, a Pasqua. Ma non mi hai permesso di comprare nulla nemmeno al tuo compleanno. -

- Perché ho già tutto quello che mi serve. -

- Questa cosa ti serve, credimi. - insisto. - Dai, apri. -

Lo fa e, quando vede la sua nuova lente da orafo, spalanca occhi e bocca. Non è una semplice e noiosa lente. Ho chiesto a Dan di incastonare le nostre pietre di nascita sulla parte superiore della struttura. Per Jonah sono molto importanti, perciò ho solo unito le due cose.

- Elsie, ma io non ti ho fatto nessun regalo... -

Gli getto le braccia al collo. - Sarai tu, il mio regalo. Stanotte. -

Sembra finalmente rallegrarsi. - Saprò come compensare, signora Nowak. -

- Ci conto. -

- Oh, scusate. - Mark entra in cucina, con le mani alzate. - Non voglio interrompere il vostro momento vietato ai minori, ma dovrei cambiarmi. -

Jonah alza gli occhi al cielo e si stacca da me. - Sempre il solito rompiscatole. - prende il vestito da coniglio che aveva nascosto in dispensa (l'unico posto in cui Evie non entra mai) e tira giù la zip. - Dai, infila i piedi qui. -

Mark si aggrappa alle sue spalle, mentre mette prima un piede e poi l'altro nei buchi. Jonah lo aiuta a tirare su il completo peloso e lo strattona, mentre aggancia tutto. - Oh, fai piano, che mi scomponi la messa in piega! -

- I conigli non hanno la messa in piega. -

- Io sì! - agita i fianchi, muovendo il batuffolo che ha come coda.

Mio marito scoppia a ridere e gli infila la testa (enorme). - Ci vedi? - gli fa il dito medio, che Mark schiaffeggia con i guanti bianchi.

- Certo che ci vedo, idiota! -

Prisoner ( #Wattys2022 ) Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt