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Non voglio alzarmi dal letto, non voglio proprio.

Cioè, non è che non voglio, è che non ce la faccio.

Un altro anno scolastico dovrà iniziare e non sarà esattamente come quelli passati. Sto per cominciare l'università, un grande passo della mia vita si sta avverando, e non sono l'unica.

Io ed i miei amici coinquilini stiamo per cominciare questo cammino insieme. Federico, inizierà Musicologia, una materia che ama sin da bambino, Laura e la sorella Faith, insieme a Carly inizieranno Letteratura inglese, Sindy e Marty, arte classica e io, insieme al mio ragazzo Benjamin, che tra poco dovrà tornare da Parigi, intraprenderemo scienze moderne.

Ieri per festeggiare, siamo rimasti fino a tardi in spiaggia e ora, non mi sento le gambe dalla stanchezza. Ho bevuto molto, ho scolato ogni singola goccia di vodka per godermi l'ultima sera da studente liceale.

«Fanny! Fanny!» Sento la voce di Marty urlare il mio nome dalla cucina, poi sento i suoi passi pesanti avvicinarsi sempre di più.

Mi metto a sedere appoggiandomi al bordo dello schienale del letto ed incrociando le gambe.

«Marty, smettila di urlare! Ho già una sveglia, non mi servi anche tu! Voglio rimanere un'altro po' a letto». Marty entra di schianto in stanza, con una faccia da film horror targato Dario Argento. Ha il cellulare in mano ed i colori che intravedo portano subito a pensare che stia navigando su Facebook.

«No Fanny, no, non è per questo. Ti devo parlare, immediatamente! È per Benjamin!» Si siede ai piedi del letto guardandomi fissa negli occhi.
«Cosa è successo! L'aereo non è partito? Non riesce a tornare? Sta male?» Mille dubbi attraversano la mia testa in questo momento ed il mio cuore batte molto più velocemente di prima.
«No, sta bene.... Ma... Fanny, Benjamin non tornerà!» Dice in tono esasperato.

Ho il cuore in gola... Che significa?

«Che significa non tornerà?»
«Stamattina presto, ho aperto Facebook e ho visto un suo post. Ha iniziato lì l'università da ben tre settimane, rimarrà a Parigi, i genitori gli hanno permesso di vincere una borsa di studio. Mi dispiace...» Mi mostra il post sul cellulare e io non posso fare a meno di respingerlo bruscamente.

Una lacrima mi scende dagli occhi e poi un altra. Perché? Non ha senso! E poi, perché non si è degnato di chiamarmi, di scrivermi una lettera, di dirmelo di persona, senza doverlo scoprire da un cazzo di post su Facebook! Perché?!

Prendo il cuscino e lo lancio verso il muro. Martina sembra terrorizzata dal mio gesto.
«Calmati Fan, è tutto apposto!» La prendo per il colletto della camicetta che ha indosso.
«Come faccio a calmarmi Marty, come faccio? Io lo amo, e lui, non si è degnato di chiamarmi, di dirmelo di persona, di scrivermi. Perché scoprirlo da uno stupido post di una merda di Social Network? Bastardo!» Urlo più forte che posso, fino a piangere e a ritrovarmi più sudata del solito.
«Smettila di urlare e lasciami andare! Di sicuro lo farà, dai, non fare così!»

Mi accarezza i capelli rossicci, ancora spettinati.
«No, non lo farà! Sono tre settimane, cosa farà, cosa?!» I miei occhi sprizzano rabbia, e mi sento circondata da un forte calore.
«E allora! Verrà a trovarci, vedrai, dai, non farne una tragedia!»

Ora mi incazzo. Come fa a dirmi di non farne una tragedia! Lei non sa niente, non sa amare, è incapace, immatura e stupida. Se dice un altra parola, giuro che la strozzo!
«Non farne una tragedia? Non farne una tragedia! Marty sta' zitta, chiudi quella cazzo di bocca, tu non sai niente dell'amore, non sai niente di quello che provo per lui e che "credo" lui provi per me. Perciò ora vattene e lasciami sola!».

«E con l'università?!» Sbraita facendo strani gesti con le mani.
«Oggi non verrò» Mi giro e tiro su le coperte, anche se fa un caldo da morire, in parte è la temperatura della stanza, ed in parte è la mia rabbia.

«Cosa? È il primo giorno, è importante, Fanny, non fare cazzate!-» Sbotta tutto d'un fiato.
«Benjamin è più importante di qualsiasi cosa Marty. Se devo essere innamorata di uno Stronzo, lo sarò fino in fondo. Avvisa gli altri, e per favore, lasciami in pace, vattene!»
Si avvicina alla porta, ma poi so ferma di scatto.

«Fanny, non puoi rimanere così!»

«Vat-te-ne!» Gli lancio una delle mie ciabatte, ma prima che possa colpirla, chiude la porta e la se to allontanarsi di corsa.

Cazzo, quanto fa male!
Devo ragionare sulla situazione. Benjamin Mascolo, la persona che consideravo l'amore della mia vita, è rimasto a studiare a Parigi, senza avvisarmi...

Prendo il cellulare e provo a chiamarlo: segreteria telefonica.
Gli scrivo un messaggio: Bastardo, sei solo un bastardo! Accompagnato da una faccina arrabbiata.

Lancio il mio stupido Nokia sul comodino e mi asciugo le lacrime con la manica del pigiama.

Non riesco a pensarci, non ci riesco! Se ci penso, mi verrebbe voglia di prendere il primo aereo per Parigi e strozzarlo!

Mi è stato sempre vicino! Sto insieme a lui dai primi anni del liceo! Come può farmi una cosa del genere!
Cerco di rimettermi a dormire, e sogno ragazzi bastardi e la Tour Eiffel.

FINO A FARMI MALE [Benjamin Mascolo]Where stories live. Discover now