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«...fino a farmi male...»

Come è possibile che Alessia, la madre di Benji, mi odi?
Ci conosciamo da anni ormai, e non mi ha mai dato problemi.

«Come è possibile?» Gli chiedo tirando su le coperte.
«Beh... non capisco perché fa così!» Mi dice girandosi verso di me.
«Da quando?» Mi stringe la mano.
«Da quando siamo andati a Parigi, da lì, è completamente cambiata.»
«Non ci capisco proprio niente! Ho sempre trattato tua madre nel modo più gentile possibile» Sbuffo.
«Ma che cazzo te ne deve fregare! L'importante sono io non lei. Non mi interessa dei suoi pensieri, può dirmi ciò che vuole, ma io voglio te»
«Grazie» Lo stringo forte.

«...e anche questa volta, è rimandato, cazzo» Sbotta rivestendosi.
«Ben, non è importante. Abbiamo tutto il tempo necessario, non c'è fretta» Lo rassicuro. Anche se nella mia mente c'è del dispiacere, ma io ho paura.

«Be'... stasera, ti porto a fare una passeggiata, ti va?» Mi rilancia gli indumenti e io li indosso più in fretta possibile.
«Si, certo» Mi rimetto a posto i capelli sotto io suo sguardo sorridente.
«Ora direi di vestirci e uscire, dobbiamo spiegare tutto agli altri. Insomma, per quello che avranno visto» Ridacchia.
Quando ride, il piercing lo rende più carino ancora.

Entriamo in salotto e sono tutti a guardare la televisione.

«Ben... tua madre...» Accenna Carly.
«Si, lo sappiamo» Risponde Benjamin maleducatamente. Gli mollo una pacca sulla spalla.
«Yuri?» Non c'è in salotto con gli altri.

«È andato via» Risponde Laura, alle prese con la preparazione del pranzo.
«Marty, possiamo parlare un attimo in privato?» Sbotto cercando di restare calma e tenendo a bada l'autocontrollo.
«Ok. Andiamo nella mia stanza»
Si avvia con una faccia scocciata e la seguo. Non mi interessa se sono troppo protettiva.

«Marty, so che questi non sono fatti miei. Però, io voglio proteggerti. Quello lì con cui te la spassi, ora se ne starà già con un altra. Non ti ama,  vuole solo il tuo corpo» Spiego gesticolando cose stupide.

«No, Fanny qui ti sbagli! Lui è cambiato! Non è più quello di prima, ora è un ragazzo buono e sensibile. Perché vuoi controllarmi? So quello che faccio, non ho bisogno di una babysitter, potresti avere anche ragione, ma sono cazzi miei!» Urla.
Ci rimango male. Non urla mai così forte da farsi venite le lacrime, è difficile vederla così.

Forse ha ragione. Forse è cambiato. No, impossibile.

«Ma io cerco di proteggerti!»
«No ne ho bisogno Fanny. Sono adulta» Si alza dal letto ed esce, sbattendo la porta.

Esco anche io. Magari si calmerà quando vedrà quello stronzo con un altra. No, soffrirà molto, invece.

In questa casa, nessuno si preoccupa della gravità delle cose, a parte me, ma che lo dico a fare tanto, ho sempre torto. Non capiscono. So di fare come le mamme, ma ho paura, ho paura dei miei amici. E un male proteggere un amico?

Ritorno in sala da pranzo e mi siedo vicino a Ben sul divano, che sta sfogliando una rivista calcistica.

«Allora?» Mi chiede.
«Niente» Fa un sospiro e mi abbraccia. -Secondo me ha ragione. Forse è cambiato davvero. Poi si vedrà» Mi sussurra. «Ma quando si vedrà avrà gia sofferto» Bisbiglio affondando la testa nel suo collo.

Si alza velocemente e guarda Fede.

«Fede e Laura, stasera noi usciamo, volete venire anche voi?»
«Si, sarebbe divertente!- Rispondono i due in coro.

Si risiede vicino a me.
«Perché?» Non che non voglia uscire in quattro, ma volevo un po' di intimità con Ben. Magari la paura mi passa, e chissà, forse i ristoranti o i bar hanno un bagno spazioso e... Ma cosa penso?

«Così, per stare insieme»
«Ma io volevo stare sola con te» Bisbiglio sperando che nessuno ci senta.
«Mi dispiace, ma sarà divertente»
«Ok» Rispondo stufata, ma non troppo.

Avvicina le sue labbra al mio orecchio e prende il lobo tra i denti. Ho un sussulto, e spero che nessuno mi veda.

«Mi fai impazzire quando sbuffi, sei così carina... sexy...» Mi lascia piccoli baci sul collo. Mi godo la sensazione.

Ride e lo faccio anche io.

FINO A FARMI MALE [Benjamin Mascolo]Where stories live. Discover now