E la storia continua «109»

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Federico

Questa fila è così lunga, ma anche così rappresentativa. Una fila che vede addii, ritrovi, speranze, vita rovinate... c'è da aspettarsi tutto in aeroporto, ogni persona qui presente racconta una storia.
Una storia che parla di un luogo, di un tempo, di persone... ma soprattutto una storia che parla del loro essere interiore.

Arrivo al punto del check-in, dove una bella ragazza in divisa mi guarda.
«Il biglietto, signore» mi impone.
Lo prendo tra le mani, ma prima che lei riesca ad afferrarlo, le chiedo: «Lei lo farebbe?»
«Cosa, signore?» Chiede molto confusa.
«Scapperebbe via dai problemi, semplicemente per non far soffrire qualcuno?» Chiedo. Mi guarda in modo strano.
«Cosa? Signore, mi dia il biglietto, gentilmente» lo tengo stretto, non riesce ad afferrarlo.
«Mi risponda» pretendo.
«Mi dia il biglietto! C'è una fila dietro di lei!»
«Mi risponda»
Sbuffa, facendo cenno di scuse al resto della fila «Beh... no, non scapperei dai problemi, lotterei e li affronterei.» Detto ció, afferra il biglietto, fa altri accertamenti e poi mi lascia passare.

Un messaggio mi arriva: Dove sei?
È di Laura.

Fisso lo schermo del cellulare come un perfetto idiota, sorridendo come un ebete indifeso.
Le interessa sapere dove sono... mi dispiace, ma meglio non complicare la situazione. Metto il cellulare in tasca e cerco il mio aereo.

Ripenso alle parole del check-in: Beh... no, non scapperei dai problemi, lotterei e li affronterei.
Non credo siano il mio genere di problemi che intendesse. Ho lottato, ho lottato a lungo, ma alla fine dei conti ho solo peggiorato le cose.

Un'altro messaggio: Rispondimi.
Ignoro anche questo, che tra l'altro viene dallo stesso mittente, e mi avvio verso la linea per imbarcarmi sull'aereo.

Un'altro ancora: Federico non ignorarmi, almeno non continuare a farlo.
Ora basta. Sa che la amo, e se mi contatta di nuovo rischio di non partire più per la mia nuova vita. Spengo il cellulare e lo chiudo nella tasca del K-Way, per avere tranquillità e non cambiare idea.

Non ho più niente da fare qui. Ho provato di tutto, ma nono stato perdonato. Si, fa male, molto male, ma alla fine passa, spero.
Troverò qualcun'altra, magari solo per divertimento. Ho imparato che il matrimonio serve solo per avere dai diritti dalla legge, nient'altro. Non serve ad unire persone che si amano, perché l'amore della vita reale non è come quello dei libri. Lì tutto è facile, niente risulta complicato o addirittura impossibile.

Ed eccomi qui, a non sapere dove mi porterà il destino.

«Hey! Aspetta Federico!» Una voce dietro di me mi chiama, mi giro... ho le allucinazioni..?

Spazio Autrice:
#WeCiao!✔️
Ragazzi, stamattina mi sono svegliata, e prima di andare a scuola ho aperto Wattpad... 100.000 letture.
Cioè, ragazzi io non riesco proprio a crederci. Mai avrei immaginato di raggiungerle, perché inizialmente scrivevi questo libro per scherzo. Poi mi ha preso conpletamente✔️
Non so davvero come ringraziarvi. Siete la parte migliore di me, e senza di voi tutto questo non sarebbe possibile.
Perciò, auguri a noi...

100.000 VOLTE GRAZIE✔️🖊🔝

FINO A FARMI MALE [Benjamin Mascolo]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora