E la storia continua «107»

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Sindy

Non riesco a credere che tra meno di un mese nasceranno i bambini.
È una situazione strana per me: immaginarmi camminare per le strade di Modena con due bei bambini mi renderebbe diversa, migliore.

Purtroppo, anche se dovrei stare in pace con me stessa, non lo sono a fatto.

Non faccio altro che pensare a Brenton. Io non riesco a capire. Forse c'è ancora un sentimento che mi lega a lui, forse c'è ancora una parte che lo ama in me. Lo sogno ogni notte, e non in sogni normali: lo sogno con le sue mani su di me, con la sua bocca sulla mia.
E durate la giornata, quando ricordo il suo messaggio, mi viene da sorridere.

Perché non ho preso troppo a genio il fatto che tu aspetti due gemelli e che non sono miei, e vorrei tanto (anche se è impossibile) che siano miei.

Brenton accetterebbe di diventare il padre dei miei bambini, per me, perché mi ama? Perché vorrebbe passare la sua vita a starmi accanto? Non lo so. Ma quando penso a questo mi risollevo automaticamente il morale, e comincio a sorridere come un ebete, tanto che Faith mi prende in giro dicendomi che ho perso il pelo ma non il vizio. Quando le voglio bene, d'altronde siamo cresciute insieme perché è comunque la sorella di Laura, e Laura è una perfetta sorella anche per me. Se solo ripenso a...no. Mi verrebbe da piangere.

Ma poi per sorridere basterebbe pensare a Brenton! Zitta vocina!

Quando nomino qualcuno, questo qualcuno arriva.
Infatti Laura ha appena bussato ed io la ho aperta, è con Ludo.

«Hey! Cerchi tua sorella?»
«No, cerco te» dice sorridente.
«Devi dirmi qualcosa?» Chiedo.
«Molte cose» sarà ancora la questione di Fede? Oddio spero di no.
«Allora dimmi.»
«Tu sogni sempre di essere una principessa, vero?»
«Si, è come se fossi sempre una bambina»
«Hai mai pensato al tuo principe?»
«Si»
«E come lo vorresti?» Perché mi chiede queste cose? È un po' strano da parte sua.

«Beh... comprensivo, un vero uomo...»
«NO! Non in questo senso qui. Immagina di essere in una favola»
«Oh, beh. Lo vorrei su un cavallo bianco, vestito di azzurro e con gli occhi scuri ma luccicanti, che mi proiettino tanto amore nel cuore.»

«Io tuo principe è dietro l'angolo»
«Si, certo. Io mio principe non esiste.»
«Sul serio! Prendimi alla lettera, ia cara Sindy.» Dice maliziosa, che vorrebbe dire?

Mi prende a braccetto e mi spinge piano piano verso la loggia.
«Che cazzo stai facendo?» Chiedo mezza confusa, ha bevuto qualcosa già di prima mattina?

«Principessa Sindy Coop!» Una voce familiare mi chiama da giù.
Ci affacciamo entrambe al balcone, c'è un mucchio di gente.
Brenton è su un cavallo bianco ed indossa una camicia azzurra, i suoi occhi scuri sono luccicante e... comunicano tanto amore.
Come nelle favole...

«Brenton!» Che cavolo succede...
«Principessa Sindy, non abbia paura della torre, sto arrivando!» Scende dal cavallo e corre verso l'entrata per le scale.

«Laura ma che cavolo succede?»
«Tutti dobbiamo avere la possibilità di essere felici, Sindy. Le ho dato io il tuo numero ed ho organizzato io tutto, perché lui ti ama e, cosa importante, ti rende felice» la abbraccio forte.
Ed eccolo sbucare dalle scale e venire verso di me.

«Oddio Brenton, io...» non so davvero cosa dire. Sono paralizzata completamente tra lui e il balcone.

«Principessa, vediamo se il qui sottoscritto principe si ricorda una delle frasi di qualche film visto insieme alla qui presente principessa» schiarisce la voce «E cosa succede dopo che lui ha scalato la torre e ha salvato lei?»
«Questo film non lo abbiamo visto tutto, eravamo troppo impegnati a baciarci»
«Si, ma non rovinarmi il momento...» scherza. Mi viene da ridere.
«Okay... che lei salva lui!»

«Io ti ho salvato?» Chiede.
«Credo di si, e io ti ho salvato?»
«Più di ogni altro principe!» Mi bacia.

Sto vivendo la mia favola. Finalmente sono una principessa che sa amare ed è amata.
Lui è il mio principe, ed io la sua principessa, e sarà così per sempre.
So stacca dal bacio e mi prende il viso tra le mani.

«Sindy, so che posso sembrare invadente, ma io sono disposta a riconoscermi come padre dei tuoi due gemelli.»
«Non sei invadente, affronti la realtà, Brenton.»
«Sindy io voglio fare una famiglia xon te, e credo che questo sia il primo passo...»
«I miei figli saranno lieti di avere un padre come te» lo bacio io stavolta. Un bacio intenso e pieno di tutto.

«Bene, il secondo passo te lo faccio adesso, e calcola che era fuoriprogramma» ride «vuoi sposarmi?»
Io sono ancora più scioccata di prima, è tutto così irreale, così fiabesco.

«Non dirmi di no, so che quando sono tornato qui sono stato un coglione, ma credimi non era mio volere.»
«Infatti non voglio dirti di no!» Mi prende in braccio.

Siamo così presi che non ci siamo accorti che Laura ha guardato tutto. Sorridendo la vedo allontanarsi e rientrare, leggendo però il suo labiale.
«Tutti sono felici, io invece non la merito la felicità» ed entra.

FINO A FARMI MALE [Benjamin Mascolo]Where stories live. Discover now