FINO A FARMI MALE [Benjamin Mascolo]

E la storia continua «104»

Federico

È andata da Sindy. Con quale faccia è andata da Sindy?!
Con la faccia di una donna combattuta e tradita... forse la vocina ha ragione.

Eccola che rientra dal portone di casa con un mezzo sorriso.
«La hai spinta di nuovo dalla scale, Laura?»
«Al contrario, spingerei te dalle scale» eh?
«Che vuoi dire?»
«Mi ha raccontato la verità, quella che tu non mi hai mai detto. Hai sempre incolpato lei di sedurti, ma invece eri tu a baciarla...»
«Te lo ha detto, quindi... Laura, ha ragione, ero io a buttarmi, ma come facevo? Quegli occhi, quelle labbra, era così...» le giustifiche non servono a niente, anzi, a volte possono essere letali.
«Cosa stai dicendo? Vuoi dire che ti piace? Che ti attrae? Che la desideri più di me?» Ha le lacrime agli occhi.
«Non ho detto questo»
«Si, invece»

«Laura quello è passato oramai, ma ora tu sei il mio presente»
«Lo dici come se non mi avessi mai amato, Fede»
«Ma no! Io ti ho sempre amata, qualsiasi cosa. Se non ti avrei amata, avrei fatto fare le valigie a Sindy e me la sarei portata dove il mondo finisce, ma io sono rimasta qui, perché non è vero che di te non me ne frega altamente...»
«Sei falso, ora lo ho capito»
«E lei è vera, Laura? Sindy è vera? È una che va con tutti!»
«No, non e affatto vero... lei è la persona più innocua che conosco»

«Che c'è, siete ritornante le migliori amiche ora?»
«E anche se fosse, cosa te ne importerebbe, tu non sei niente per me...»

tu non sei niente per me tu non sei niente per me tu non sei niente per me tu non sei niente per me tu non sei niente per me tu non sei niente per me
tu non sei niente per me tu non sei niente per me tu non sei niente per me
tu non sei niente per me...

Queste parole mi rimbombano in testa in malo modo.

«Laura smettila, sei patetica, non puoi ricominciare a fartela con Sindy, farai parlare un mucchio di gente...»
«Sai una cosa, Federico? Lei, se vuole farai tutti è libera di farlo, perché non è sposata e non ha qualcun altro da amare, tu avevi queste due cose... e le hai perse»
«Io non ho perso nulla, tu sei qui con me»
«Se io e Sindy stessimo cadendo da un precipizio e tu avresti la possibilità di salvarne una sola, chi salveresti?» si piazza davanti a me.

«Te» dico senza pensarci sue volte.
«Si, certo. Voglio crederci»
«È la verità, io salverei te, di lei non me me frega più niente»
«Hai i tuoi figli nella pancia, sai?»
«Questo è un gioco stupido, sai?»
«No, affatto. Può essere molto significativo per me, mio caro Federico Rossi»
«È stupido, e con questi giochetti mi hai rotto. Laura, se mi amassi mi riprenderesti al volo»
«No, perché questo significa essere sottomessa da te»
«Ma che che cazzo dici, sei da fuori eh?»
«Tu non salveresti nessuna delle due, perché l'unica persona che ami è te stesso» Esce sbattendo la porta.