~24~

2.6K 146 2
                                    

«...tremo come se...»

Mi sveglio nel solito modo: Carly che mi tira le coperte allungando il braccio e io che le lancio uno scarpone ad occhi chiusi, succede questo dalla seconda superiore.

«Fanny, ripensaci ancora...» Mi sussurra sbadigliando.
«Carly, non riuscirei a vivere nella stessa casa di Benjamin, dopo ciò che è accaduto» Spiego e cerco di non sciogliermi in lacrime.

«A che ora andrai via?» Chiede.
«Verso le undici, quindi ho due ore per prepararmi...» Dico mentre fa gli occhi tristi.

Scendo dal mio letto, lei guarda ciò che faccio dal suo.
Corro in bagno, strano... Non è ancora occupato. Ho parlato troppo presto perché dalla porta esce Benjamin in pigiama che mi fissa. Ha i capelli spettinati e la faccia assonnata. È bellissimo.

Devo avere controllo di me stessa.

«Buongiorno...» Continua a fissarmi.
«Buongiorno...» Rispondo ed entro in bagno.
Faccio una doccia veloce, poi entro in stanza ed indosso uno jeans strappato, le Nike bianche ed una maglia azzurra.

Vado a fare colazione da sola, prendo della cioccolata e del pane.

Poi mi dirigo in salotto, mi scaravento sul divano e giocherello con il cellulare.

Arrivano gli altri che si siedono a tavola e mangiano, senza dire una parola.
Noto solo dopo che Benjamin non c'è, ma non faccio domande, potrebbero pensare che mi preoccupo per lui, e io non mi preoccupo per lui... Giusto. Si giusto.

Sono le dieci e mezza, corro in camera per vedere se ho lasciato qualcosa, ma niente, ho preso tutto.
Quando torno in salotto sono tutti lì, in fila per salutarmi, tutti tranne Ben.

Do un bacio a tutti di corsa e abbraccio Carly con la forza di un leone, lei è la mia leonessa, che è stata sempre al mio fianco e mi dispiace lasciarla qui.

«Allora, Benjamin salutatemelo voi, io vado a prendere il taxi... Ciao Ragazzi!» Mi salutano ancora e scendo per le scale.

Fortunatamente sta passando un taxi e lo fermo con il pollice in giù.
Il tassista scende e mi aiuta a mettere i bagagli nel bagagliaio.
Poi salgo di fretta e partiamo.
Nel taxi c'è puzza di sigaretta e di sudore, ma non faccio commenti.

Arrivo in dieci minuti a casa di mia madre.
Appena scendo dal taxi, non ho nemmeno il tempo ti prendere i bagagli che sento una voce in lontananza.

«Frances Fensas... Fanny, aspetta» Mi giro e vedo Benjamin correre. Ha un jeans bianco, le Stan Smith ed una camicia sbottonata di jeans.

Cerco di non sentirlo e comincio ad aprire il bagagliaio con il tassista, che puzza di alcol.
«Ti prego aspetta» Riesce ad arrivare vicino al taxi. Appena si ferma ha il fiatone.

«Cosa c'è?» Dico girandomi, me lo ritrovo a due centimetri e sobbalzo.
«Io... voglio un bacio, un ultimo bacio...» Sospira. Cosa?
«Cosa? Ti sei montato la testa?» Come gli viene in mente che io abbia intenzione di baciarlo?

«Se davvero non posso riaverti mai più, voglio un ultimo bacio, da portare sulle labbra per sempre. So che ho fatto un danno, ma anche io sono uno scherzo della natura e il mio rimedio è amare. E so che non guarirò mai perché so amare solo te»   Esito. «Ti prego« Continua a pregarmi vedendo che non rispondo.
«Okay» Perché ho detto ok? Perché forse sono pazza di lui?! No posso, non posso baciarlo...
Ma io mio cervello non connette.

Mi avvicino, mi prende il viso tra le mani e poi mi bacia. La sua lingua contro la mia fa scintille,
Mi mette la mano sinistra dietro la schiena, io gli passo la mia tra i capelli, quei capelli che mi mancheranno molto. O forse no...

«Fanny ti amo, sei il mio rimedio ...» Dice continuando a baciarmi.
Mi stacco da lui.

«Ora può andare...» Ben rimane sconcertato e comincia a camminare verso casa.
«No, Benjamin, non tu, il taxi» I suoi occhi si illuminano di gioia.
È vero, mi ha tradita. Ma io credo che non lo abbia fatto apposta. Voglio riprovarci, perché stare cinque anni senza di lui è stato doloroso, figuriamoci una vita intera.

Non posso farmelo scappare, se lo lascio non riuscirò a vivere.
È il mio ossigeno. Fino a poco fa non respiravo, ma lui è tornato per ossigenarmi, per farmi vivere.

Il tassista mi lascia i bagagli e poi riparte con il suo taxi dopo avermi sganciato un bel po' di soldi.
Ma il denaro non è niente in confronto all'amore.

Ben si avvicina sorridendo.
«Fanny...» Mi prende la mano e la incrocia alla sua.

FINO A FARMI MALE [Benjamin Mascolo]Where stories live. Discover now