~21~

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«...davvero...»

Mi sveglio con le sue labbra sulle mie.

Lui mi guarda dolcemente.

«Come stai?»Gli chiedo.
«Bene, dopo ieri notte» Inizia.
«Benjamin, contegno»
«Chissà gli altri due cosa avranno fatto...» Dice divertito.
«Ma guarda...» Sghignazza.
«A prima mattina sei stupenda!» Mi scosta una ciocca di capelli.
«Benjamin»
«Neanche più i complimenti ti posso fare» Sbotta. Non se la sarà presa davvero?!
«No è che, mi sento a disagio! Per me e te era la prima volta e...» Mi ferma. Lo vedo sospirare a lungo e riflettere, poi fa un soffio nervoso e mi guarda.

«Devo essere sincero con te, Fanny. Ieri per te era la prima volta, ma per me no...» Mi lascia sbigottita, cosa?!
Com è possibile...

Prima di Parigi e soprattutto prima di me non era mai stato con nessuna, questo può significare solo una cosa.
Ho un dolore al petto.

«Cosa significa?»
Si irrigidisce e si schiaffeggia.
«Niente» Cerca di baciarmi ma mi scosto e mi tiro le lenzuola.
«Cosa significa, Benjamin?»
Rimane in silenzio.
«Dimmelo o me ne vado!» Sbraito isterica.

«Okay. La mia prima volta non è stata questa, be' in parte...- Lo fermo io stavolta.
«Benji, mi vuoi prendere per il culo?»
«No Fanny no!»
«Allora dimmi la verità!»
«Be'... Fanny, io a Parigi...» Mi alzo di botto, prendo i vestiti a terra e corro in bagno trattenendo le lacrime.

Non ci posso credere, che coglione.
Lo sapevo, non dovevo rimettermi con lui così presto, per lo più ho accettato anche di andare a letto con lui. A Parigi se ne e fatta una, o magari due, ma certo...

Mi rivesto in fretta e comincio a piangere.

«Fanny esci! Dai non fare la bambina!»
«Benjamin lasciami in pace, sei un coglione, io lo sapevo, sei uno stronzo infantile e bugiardo. Avevi detto che in tutti questi anni hai amato solo me. Ma io lo sapevo... Sospettavo che tu ti saresti liberato con un altra. Certo... per stare cinque anni lontano da me...»

«Devi uscire comunque, dobbiamo andare, ci stanno aspettando giu per fare colazione!» Obbedisco. Esco. Si è vestito, ma non riesco a guardarlo in faccia.
Usciamo e fuori ci sono Fede e Laura.
«Ciao» Urla Fede.
«Ciao con sto cazzo» Dico e mi avvio giù.

Gli altri si guardano e mi seguono.
Ci sediamo a tavola con dei cornetti e cominciamo a mangiare.
«È successo qualcosa?» Chiede Laura.
«Sono cazzi miei» Non mi interessa se sono volgare. Lei non sa dei miei problemi.
«Francesca calmati» Dice Fede.
«Ma che volete da me, pensate a voi» Fede guarda Benji... Emh... Benjamin.

Poi, tutti zitti.
Dopo mangiato i due cavalieri, anzi, il cavaliere e il coglione vanno a pagare.

Poi ci avviamo a casa e arriviamo in dieci minuti.
«Eccoli qui! Giorno!- Dice Carly. Si avvicina a me, ma io scappo in camera.
Carly entra prima che possa chiudere la porta.
«Ora siediti e spiegami tutto» Chiude la porta a chiave.
«Ma perché? Sono cazzi tuoi!»
«No è che non ti posso vedere così! Cosa è successo?» Mi poggia una mano sulla spalla.
«Sei una rompiballe, cazzo! Pensi di essere a conoscenza perfettamente della mia vita? Pensi di sapere tutto su di me solo perché ci conosciamo da anni? Bene, ma non sai un cazzo di me! Non mi lasci in pace, rompi sempre... Basta!» Sbotto e mi pento subito.
La vedo sospirare, ma non piange. Non la ho mai vista piangere in questi ultimi anni, lei è forte. Certo, perché non ha un ragazzo problematico.

«Scusami. Ti racconterò tutto» Si siede accanto a me.

FINO A FARMI MALE [Benjamin Mascolo]Where stories live. Discover now