E la storia continua «82»

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Federico

È passata una settimana da quell'orribile cazzata. È esattamente una settimana che non parlo con Sindy. Non ho molta voglia di sentirla, ma mi manca, mi manca tanto come amica ma soprattutto come spalla destra. Potevo sempre contare su di lei, mentre ora non so se rivolgerle la parola o abbandonarla per sempre.

Sto aiutando Ludo a finire i compiti delle vacanze, quando Laura si precipita in salotto.
«Tesoro, oggi Sindy verrà a pranzo da noi. La ho invitata poco fa siccome su WhatsApp mi ha raccontato di aver litigato con Faith non so per quale motivo. Non sei contento?»
«Contentissimo, amore» ci mancava solo questa.
Ho paura, ho tanta paura. Il disagio sarà molto, lo so. Perché per una volta il destino non si mette nei miei panni?
E se a tavola succedesse qualcosa che farebbe venire dei sospetti a Laura? Non so coma andrà a finire, d'altronde, nessuno sa come vanno a finire le cose.
«Bene, sarà qua a minuti» mi da un bacio «intanto chiudete i libri e mettetevi a tavola» eseguiamo l'ordine. Prendo Ludo per mano le fa faccio sedere a capotavola.

Sto pensando a lei... insomma scoprire che suo padre non è stato fedele ne a lei ne a sua madre mi fa venire un brivido al cervello.

DrinDlon. Bene.
«Tesoro vado io» Laura si pulisce le mani sul grembiule e apre la porta.
Spunta una Sindy dall'aria stanca. Indossa un jeans e una camicetta rosa.
«Hey» Laura la abbraccia. Quella immagine mi fa venire voglia di sotterrarmi.
«Salve, scusate il disturbo. È che Faith e io abbiamo litigato ed è una settimana che non ci parliamo.
Una settimana dall'accaduto... si, nemmeno io e te ci parlavamo fino a ora.
«Ciao Federico» mi saluta. Faccio un cenno col capo.

«Bene, ora che siamo tutti, buon appetito» esclama Laura entusiasta delle sue lasagne. Sindy comincia a mangiare molto velocemente. Sembra accanita con il cibo anche se ha un fisico snello e magro.
«Sindy, cosa è successo con Faith?» Laura interrompe il silenzio.
«Be'... abbiamo discusso per mezzo di un ragazzo con cui ho passato una notte. Siccome è un suo vecchio amico si è parecchio arrabbiata con me, perciò ho deciso di farla pranzare da sola, siccome per tutta la settimana abbiamo pranzato io sul balcone e lei in casa e viceversa» il cervello va in tilt. Gli avevo detto chiaro e tondo che non doveva parlare con Faith di quello che è successo. È evidente che sono io, cazzo.

«E chi era?»
«Non mi ricordo nemmeno!» ride istericamente.
«Scusate, vado un attimo in camera a prendere il cellulare» ho sentito abbastanza. Sindy sembra colpita da ciò che ho detto, infatti segue i miei movimenti con lo sguardo.

Mi fermo con le spalle al muro nel corridoio a ragionare sul quanto sono coglione.
«Scusa, non dovevo dirlo a Faith» Sindy irrompe nel corridoio.
«Che cazzo vuoi? Torna a tavola, Laura sospetterebbe»
«Le ho detto che andavo in bagno» la seguo mentre cammina per il corridoio.
«Fede dobbiamo dimenticarlo, basta» sbotta.
«Sindy come faccio a dimenticarlo! Ho una famiglia»
«Ed è per questo che dobbiamo dimenticarlo, tu hai la tua vita e io la mia. Se dici di avere una famiglia allora perché non vuoi dimenticarlo?» una ciocca le ricade sul viso. Glie la prendo delicatamente e la ripongo dietro l'orecchio. No, non ora... ormoni rimanete a posto...
Le afferro il viso e chiedo l'accesso con la lingua; ha una bocca dolce. Improvvisamente mette le mani sul mio petto e mi respinge «No» va in cucina.

Vaffanculo mondo. Ma perché? Perché noi uomini co eccitiamo subito, eppure è lei la snob, non io. È lei che si sputtana in giro, non io. Perché questo? Accidenti alla mia erezione. Forse è per questo che Sindy piace a tutti, ti fa eccitare solo guardandoti. Eppure quella è solo attrazione fisica, perché io amo Laura, cazzo. E lo ripeto, la amo davvero, dopo questo odio Sindy ancora di più. Devo trattenermi. Non dico cazzate, amo Laura; ogni uomo si ecciterebbe a vedere Sindy con una ciocca sul viso.

Torno anche io in cucina, sperando che questo stupido pranzo finisca in fretta.

My spazio.
Ragazze seguite WritAndErs e leggete  il prologo della loro prima storia. A me già piace e non vedo l'ora che continui...

FINO A FARMI MALE [Benjamin Mascolo]Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt