FINO A FARMI MALE [Benjamin Mascolo]

~3~

«Sono stato via...»

La apro.

Tutti hanno gli occhi puntati su di me.

C'è solo un foglio bianco con una strana fantasia intorno. La apro e con coraggio lo inizio a leggere ad alta voce:

"Fanny,
Sono passati quasi cinque anni da quando non ti vedo.
Io mio cuore è in mille pezzi.
Non ti ho scritto per tutto questo tempo perché ho avuto paura di tutto e tutti.
Sono incazzato con me stesso per essere rimasto qui a studiare, seguendo ciò che mi hanno detto i miei, e non ciò che mi ha detto il mio cuore.
Sto per tornare. Credo tra poco sarò lì e mi piacerebbe ricominciare a vivere come prima. Mi sono laureato in scienze moderne. Voglio vedere come sei cambiata, tutto! E spero che torneremo a essere ciò che eravamo prima. Ti amo.
Io tuo Benjamin. A presto"

Restiamo in silenzio. Nessuno osa parlare. Cosa ho appena letto? Ho qui davanti agli occhi una lettera di Benjamin. Dovrei rallegrarmi, dovrei pensare positivo del fatto che sta per tornare qui a Modena, ma invece sono furiosa, irritata, perché in cinque anni, sono ora ha trovato il tempo di scrivermi. Solo ora si è ricordato che esisto io, esistono i suoi amici ed esiste la sua vecchia casa. Solo ora si è reso conto che noi siamo qui, in pensiero per lui da cinque lunghi anni, e questo mi fa ribollire il sangue dentro e me lo fa odiare ancora di più rispetto a prima.

«Ma vaffanculo!» Mi esce all'improvviso, lo dico senza riflettere.
Lancio la lettera e vado a buttarmi sul divano.
Carly viene vicino a me.
«Non sei felice ora? Ti ama!» Mi sorride.
«No, sto peggio di prima, Car» Mi giro.
«Perché? Insomma, era questo che volevi no?» Mi consola Laura.
«NO! Non voglio niente di tutto questo! Dopo cinque anni, solo ora trova il tempo di scrivermi! E ora, vuole tornare qui, l'idea mi eccita, ma non troppo, anzi, mi fa irritare ancora di più!» Mi alzo e comincio a camminare aventi e indietro per la stanza.

«Dove vai?» Chiede Sindy.
«Voglio stare sola...SOLA!» Scappo in camera mia, sperando che non mi segua nessuno.

Appena entro, trovo il coraggio: strappo la foto di Benjamin e la getto a terra.

Subito comincio a piangere.

Quell'essere così bello ma così dannatamente stronzo, torna qui. Lo odio più di me stessa, ma lo amo quanto il mondo intero... Si può amare ed odiare una persona allo stesso tempo?

Sento dei passi e poi la porta aprirsi.

«Ho detto che voglio stare sola! Non voglio nessuno! Non ho bisogno di consolazioni» Urlo.
«Neanche un'amica che ti consola e ti abbraccia?» È Carly.
«Uff..... No! Te ne devi andare a fanculo, come te lo devo dire!» Batto il cuscino contro la testiera del letto. In realtà mi servirebbero consolazioni, mi servirebbe una spalla su cui piangere, ma non riesco ad ammetterlo neanche a me stessa. Ultimamente riesco sempre a fare la dura, a tenere testa alta a tutti, ma dentro sono distrutta, completamente distrutta.

«Ok, ok, smettila di fare la stronza però, non sei più la stessa come me... Me ne vado» Sbotta.
«Aspetta» Lei si ferma, sorride e viene a stendersi sul letto, vicino a me.
«Sono venuta a dirti che Benjamin ha chiamato, viene domani mattina» mi abbraccia «Voleva parlarti, ma abbiamo detto che non c'eri» Aggiunge poi.
«Ah... Va bene, trova solo ora io tempo di fare tutto... magicamente!» la abbraccio anche io tra le lacrime.
«Non preoccuparti, avrete il tempo per parlare» Dice.
«Ecco, è questo il mio dilemma!» La stringo forte a me. «Per fortuna ci siete voi!» Ribatto asciugandomi le lacrime con il palmo della mano.
«Beh, adesso dormiamo, resto qui!» dice accennando un sorriso.
«Puoi tranquillamente dormire lì, sul tuo letto, io...» Mi ferma.
«Non preoccuparti, dai, riposati, domani sarà una lunga giornata...» Sospira.

Ci addormentiamo subito, e io con il sonno, mi preparo a ciò che dovrò affrontare domani.

Non è che non sono pronta, non so, quando c'è di mezzo Benjamin, mi sento una bambina.
Sono cinque anni, cinque dannati anni...
Come sarà? Sarà cambiato molto?
Mi cimento nel sonno, sognando piercing al labbro e valigie.