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«...ti amerò per sempre...»

Tre giorni. Tre giorni dalla partenza di Carly.

Non mi capacito di come abbia fatto a trovare un lavoro così velocemente, tra l'altro è anche un lavoro da rispettare.

Provo a chiamarla su WhatsApp, ma non risponde. Le scrivo un sms: Chiamami, se vuoi.

Dovrò comprare una scheda per le chiamate internazionali.
In questi tre giorni finalmente mi sono chiarita con Marty. Certo, non ci siamo ancora stabilizzate, ma per ora può bastare.

Benjamin cerca di parlarmi, ma fortunatamente riesco ad evitarlo. Da come vedo ha già superato il fatto di Daniel. Marco mi ha telefonato spesso, dicendo che quest' ultimo Daniel voleva parlarmi, ma io riattaccavo.

Tre giorni abbastanza "corposi" , se si può dire.

«Emh, Fanny...» Sento la voce di Ben venire da me, fuori in terrazza.

«Cosa c'è?» Chiedo.
Si avvicina e si appoggia di fianco a me appoggiandosi alla ringhiera.
«Be'... Ieri sono stato l'intera giornata a chiarire le cose con Giorgia» Non so quanto potrebbe interessarmi, però...

«E allora...?» Dico con strafottenza.
«Be'... Le ho riferito per l'ennesima volta che non volevo essere il padre del bambino, e lei ha accettato.. Si è rassegnata, insomma... Poi per il fatto che è innamorata di me... Le ho spiegato che anche se tu mi hai lasciato, io ti amerò per sempre, fino al mio ultimo respiro. Non amerò mai nessun altra fino alla mia morte. E con te che voglio stare, e anche se continuerò ad essere respinto, per me resterai l'unica... sempre» Spiega.
Quelle parole mi colpiscono tanto da farmi avere una fitta al cuore. Dovrei ammettere che lo amo, che non posso stare senza i suoi baci, senza i suoi occhi nei miei, senza le nostre notti, senza il suo ciuffo... Ma non può passarla liscia, non può essere perdonato per tutto, l'amore non è un gioco.

Perciò dico semplicemente:
«Oh... Be', Ben, io sono contenta di questo. Per lei, giustamente. E con il riconoscimento di padre?»
«Cedric sarà riconosciuto padre» Mi informa.

Annuisco sorridendo.
Mi prende il viso tra le mani.
«Ora possiamo essere felici...» Comincia ma lo fermo. Corre troppo.
«No Ben, no. Mi dispiace ma non possiamo correre. Devo riflettere, devo capire realmente tutto. Non posso correre... io soffro, lo sai» Trattengo le lacrime.

«Credi che io non abbia sofferto quando ti ho visto a letto con quello lì?» Mi ricorda.
«Lo so Ben, e mi dispiace tanto» Le accarezzo la guancia con il pollice.
«Beh... Allora, prenditi tutto il tempo che vuoi per riflettere...» Sorride. «pero parlami in questi giorni, non evitarmi, non ce la faccio più. Oggi quando mi hai risposto si è risvegliato il mio mondo»

«Si Ben... Grazie» Dico. Si allontana per entrare ma prima di mettere piedi in salotto dice: «Ma tu mi ami... vero?» Mi stupisco della sua domanda. Come non fa a sapere che lo amo? Sembra un film...

«Devo riflettere per scoprirlo...» Mento. Annuisce sorridendo ed entra.

Ogni piccolo gesto che mi avvicina a lui, mi provoca una scossa.
Lui sa amare, è esperto. Ma a volte perde il per sempre.

FINO A FARMI MALE [Benjamin Mascolo]Där berättelser lever. Upptäck nu