FINO A FARMI MALE [Benjamin Mascolo]

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«...e mi hai detto che il vino veritas...»

«Passata bene la nottata?» Chiede dopo un po' indossando gli occhiali alla tipo "Harry Potter".
«Si, diciamo di si» Dico mettendo un po di mascara.
«Ti trucchi sul posto di lavoro?» Mi guarda sorridendo.
«Non ho avuto la possibilità di farlo a casa, quindi...» Veniamo interrotti dalla responsabile.
«Signorina! Per favore! È qui per lavorare, posi quei trucchi, se non vuole essere licenziata ancor prima di essere assunta completamente» Faccio come detto e mi concentro sul lavoro.

Ned dice qualcosa ma non rispondo, non voglio essere richiamata di nuovo.

A fine turno, non vedo l'ora di tornare a casa e pranzare.
Tolgo il camice e lo ripongo al posto. Mentre esco sento una voce che mi chiama.
«Fan, aspetta» Mi giro: Ned.
«Che c'è?» Chiedo in attesa dell'autobus.
«Stasera vorresti, non so, cenare con me nel ristorante dei miei genitori?» Ah! Già! I suoi hanno un ristorante! Non saprei, non voglio tradite Ben, ma se è solo una cena magari...
«Ned, sai che sono sentimentalmente impegnata» Gli ricordo.
«Chi ha parlato di sentimenti! Voglio solo offrirti una cena. Tutto qui! Verrai?» Chiede con la voce speranzosa.
«Verrò». Sorride soddisfatto «Ci vediamo alle sette qui, davanti allo stabilimento». Mi saluta e con il suo camice rientra dentro, lui finisce di lavorare alle tre.

E stasera si va a cena con un uomo che non e Ben! Evviva! Ye, fantastico!
Speriamo bene.
L'autobus arriva e in poco tempo sono a casa e ho anche gia pranzato.
Vado in camera per video chiamare Ben. Risponde subito.
«Cucciolo» Gli mando un bacio con la mano.
«Ciao piccola! Come va?» Mi saluta con un sorriso, ha cambiato piercing, ha rimesso quello che ha sempre avuto e che a me piace tanto.
«Bene, tu?» Chiedo.
«Abbastanza. Cosa farai stasera?» Chiede. Bene.
«Beh... Un mio collega di lavoro, Ned, mi ha invitato a cenare nel ristorante dei suoi genitori...» Tossisce.
«Cosa?» Ha una faccia un po' arrabbiata.
«Niente di particolare! È solo per farmi assaggiare le specialità dei suoi... Non preoccuparti, Ben, ho gia fatto troppi errori con gli uomini, stai tranquillo» Sospira.
«Va bene, ma chiamami, ok?» Mi fissa attraverso lo schermo.
«Ok, ok, certo» Lo rassicuro.

Sorride e chiude salutandomi.
Secondo me è un po' arrabbiato, anzi, un po' troppo, ma è solo una cena, niente di che, anche io dovrei essere gelosa di chi frequenta a Parigi, siccome lavora in uno stabilimento di quasi tutte donne.