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«...per tutto questo tempo...»

Mi sta fissando incessantemente.
«Perché mi fissi?»
«Perché ti amo»

Benji mi prende per mano e mi porta in cucina.

«Mangiamo qualcosa in fretta» Prende due fette di pane con la Nutella, che avrebbe dovuto preparare Laura per tutti, ma ora che è incinta, deve lavorare di meno.

Le mangiamo molto velocemente, poi, prendendomi per il braccio, apre la porta di casa e usciamo.

«Dove si va?» Chiedo.
«Ti porto in un' posto molto bagnato in cui mio padre mi ci portava da bambino»
«Okay» Ribatto.
«Andiamo» Ride e iniziamo a correre verso un palazzo.

«Ecco» Entrando, fa l'occhiolino ad un uomo vestito di nero e poi mi conduce verso una porticella in legno.
Entrando, mi godo uno spettacolo della natura.
Una piscina naturale al chiuso circondata da rocce e caverne.
«Cosa? Dove siamo?» Chiedo sbalordita.
«Questa è la piscina privata di quell'uomo. Conosce mio padre e da piccolo mi ci portava sempre, qui ho i miei migliori ricordi» Sorride «A parte i nostri, ovviamente»
Siamo soli.

«Spogliati» Urla. Comincia a togliersi i vestiti, e poi anche i boxer, cerco di non guardare.
Lo hai visto già! Oh, ma cosa dico! La mia testa sta diventando troppo pervi...

«...ok» Mi arrendo. Mi spoglio e mi sfilo mutandine e reggiseno. Non so perché sto facendo questa pazzia. Perché tu e lui siete due pazzi. Mi suggerisce la vocina nella mia testa.

Ci tuffiamo in acqua.
«Ben, se viene qualcuno, noi...» Mi mette un dito sulle labbra.
«Non verrà nessuno, fidati. È privata, te l'ho gia detto» Mi fa l'occhiolino.

«Ok» Ci appoggiano al bordo. Mi sento un po' a disagio, nuda in una piscina, ma con Ben, diciamo che é piacevole.

«Sai che posso amarti anche in acqua, vero?!» Sghignazza.
«Ben!» Urlo per l'imbarazzo. Carino, ora usa anche i sinonimi!

Lui comincia a ridere. Gli squilla il telefono a bordo piscina. Lo prende con un braccio.

«Pronto? Si...oh...beh... No, non me ne fotte un cazzo, cerca di fermare tutto...ok... ciao» Riattacca.
Chi sarà? Mi tremano le gambe. Sarà il freddo?

«Chi era?» Chiedo.
«Alexander, cose di... mia madre!» Sbuffa. «Che odio, proprio» Sorride ed io ricambio.

Passiamo la mattinata a schizzarci, poi ci alziamo, prendiamo due asciugamano, li presenti, e poi ci rivestiamo.
Ho i capelli ancora bagnati, ma si asciugheranno da soli.

Torniamo a casa e tutti ci guardano.
«Dove siete stati» Chiedono in coro.
«In un luogo molto bello» Risponde Ben. Annuiscono. Amo quando non chiedono dettagli.

«È pronto!» Laura porta il pranzo in tavola.
Pranziamo.

Ben si alza da tavola dopo mangiato, si sporge a baciarmi.
«Vado a fare un servizio, a dopo» Esce. Non voglio sapere di cosa si tratta perché non voglio essere impicciona, almeno credo... Gelosa? No!

«Fan...» Mi chiama Laura.
«Si»
«Puoi venire un attimo dentro, in camera?» Chiede.
«Ok» La seguo.

FINO A FARMI MALE [Benjamin Mascolo]Where stories live. Discover now