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ADV: scena sessuale NON consensuale. Eventualmente, non leggete il testo tra gli **.



Un botto improvviso lo fece sobbalzare dal pavimento su cui, a quanto sembrava, aveva passato la sua prima notte di nozze.

Dopo essere stato violentato da quello che era suo marito.

Da quello che aveva creduto fosse un ragazzo carino.

Umano.

La testa gli pulsava terribilmente per la botta che JK gli aveva dato la sera prima, una leggerissima nausea lo investì e si massaggiò un occhio che sembrava di carta vetrata. 

Un altro boato, più forte di prima, si schiantò contro la porta a cui era rimasto appoggiato, facendolo scattare e strisciare sedere a terra ad occhi spalancati.

«Apri la porta».

Quella voce.

L'incubo della sera prima iniziò a replicarsi nella sua mente come un drammatico ed orrendo ricordo di cui lui era lo sfortunato protagonista, e il respiro si bloccò in gola. Si portò una mano sul petto e annaspò alla ricerca d'aria, gli occhi fissi sul pavimento che si muovevano freneticamente per razionalizzare ciò che stava succedendo.

«Taehyung, APRI LA PORTA» tuonò di nuovo JK, il suo tono era così baritono da fargli attorcigliare le budella.

Taehyung strisciò via, diretto al suo bagno personale con frenesia crescente, volendo mettere quanta più distanza possibile tra lui e quel mostro che sembrava tanto essere intenzionato a buttare giù la porta. Vi entrò dentro carponi e chiuse la porta con mani tremanti, rannicchiandosi poi contro l'angolo opposto all'ingresso. 

Il respiro faticava a tornare normale, gli occhi si erano nuovamente sciolti in un mare di lacrime che non gli sembrava di poter più generare tante ne erano cadute la sera prima. In realtà, non si era nemmeno reso conto di star piangendo. 

Copiose, spudorate e tristi, le sue lacrime gli bagnarono le guance che sentiva calde e sensibili, probabilmente per gli schiaffi ricevuti la sera prima. 

Riuscì a calmarsi solo dopo quelli che gli sembrarono almeno dieci minuti, in cui finalmente aveva smesso di iperventilare e aveva sentito la stretta al petto allentarsi e distendersi, fino a sparire del tutto.

Avanzò verso il lavandino zoppicando per il dolore sordo alla schiena e ai reni, ignorando le ginocchia molli che sembravano di burro, e si aggrappò al marmo per sorreggersi e sciacquarsi il viso, sibilando per il dolore che anche quelle semplici ed innocenti goccioline trasparenti gli procuravano. 

Non ebbe il coraggio di guardarsi allo specchio, quindi tamponò la pelle con un morbido asciugamano in spugna con delicatezza, cercando di non applicare troppa pressione alla pelle violata.

«Ti diverti proprio tanto a disubbidirmi vero, passivello?».

Gelo.

Quella era la sensazione che ebbe Taehyung a sentire quella voce provenire da un posto troppo vicino per i suoi gusti. Rimase con il volto sepolto nell'asciugamano, le mani gli presero a tremare visibilmente ma non osò muovere un muscolo.

Non che sarebbe riuscito a muoversi anche se avesse voluto, visto che era immobile come una statua e tutto il suo corpo sembrava praticamente bloccato. 

Una mano calda e suadente gli strisciò sulla schiena per tracciare la curva della spina dorsale, facendogli venire la pelle d'oca al passaggio delle dita la cui delicatezza non vi si addiceva proprio.

Let Me Get Lost In You [TaeKook]✔︎Where stories live. Discover now