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Se la compostezza lo aveva accompagnato durante la sua trionfale uscita di scena, lo stesso non si poteva dire del momento in cui aveva voltato l'angolo del corridoio. Lì, fuori dal campo visivo di un JK che lo guardava andare via con espressione dura, Taehyung aveva sentito le energie sciogliersi, venire drenate via da una forza sconosciuta che gli aveva fatto abbandonare la sua posa composta e decisa per lasciare spazio ad una più stanca e spossata. 

Si era barricato nella sua stanza chiudendosi a chiave, scivolando contro la porta con la mano ferma sul cuore che ancora non si era ripreso dal colpo. L'ansia e la paura che aveva provato durante quegli attimi, misti alla rabbia e all'irritazione per essere stato chiamato traditore  o per essersi sentito dire di dover  fare qualcosa, la dicevano lunga quanto effettivamente gli fosse costato negare a JK quel favore.

E anche a sbottargli contro in quel modo, mantenendo una posizione di fiero controllo della sua persona.

In realtà, il pensiero non volava tanto nè a JK nè a Jungkook, entrambi piuttosto cresciuti e in qualche modo capaci di poter razionalizzare la situazione per arrivare ad un compromesso accettabile. 

No, tutti i suoi pensieri erano rivolti a Kookie. 

Non voleva perderlo.

Era stupido e si odiava per non riuscire a mantenere un passo di distanza da quella situazione, o per permettere al suo essere egoista di provare quel senso di tristezza ed impotenza al pensiero che potesse essere messo a tacere per sempre.

Ma Kookie non era solamente Kookie. 

Kookie era parte di JK, che era parte di Jngkook, che gli faceva venire l'immensa voglia di strapparsi i capelli per la frustrazione.

JK gli aveva chiesto di aiutarlo in ciò in cui lui non poteva fisicamente interferire, mostrandosi seriamente preoccupato non tanto per sè stesso, quanto per la personalità fanciullesca di Jungkook, che JK sembrava voler proteggere più di ogni altra cosa. 

Non sapeva cosa spingesse JK ad essere così affettuoso nei confronti di Kookie -visto che gli aveva confessato di averlo messo a tacere per lungo tempo, in un'ipotesi che era stata confermata dallo stesso piccoletto che lo teneva in pugno senza neanche saperlo- ma Taehyung era combattuto sul da farsi. 

Se solo durante la loro permanenza nella tenuta di re Namjoon non gli avesse urlato contro in quel modo, se non lo avesse malmenato senza attendere la sua verità, non ci avrebbe pensato due volte a dargli il suo supporto e a mediare con Jungkook per trovare una soluzione meno drastica alle difficoltà. 

Lo avrebbe sinceramente aiutato a vivere -come aveva affermato lui- senza battere ciglio, si sarebbe battuto sapendo di entrare in un discorso non di sua competenza ma su cui poteva avere almeno il diritto di parola. 

Lo avrebbe fatto, se solo non fosse stato ferito. 

Una confusione tale l'aveva provata solo nel momento in cui non sapeva districarsi tra le varie personalità perchè non ne era a conoscenza. Quando aveva desiderato di scappare via, di mettere quanta più distanza possibile tra i Jeon e sè stesso, quando aveva pensato che fosse tutto troppo.

In compagnia dei soli suoi pensieri, aveva quindi sospirato scompigliandosi al contempo i capelli, preparandosi a passare la notte da solo.

Di nuovo.

Aveva sorriso amaramente per la consapevolezza che, effettivamente, lui e Jungkook avevano passato davvero pochi momenti insieme che non implicassero dissociazioni o impegni tali da farli separare. Si stava quasi rassegnando all'idea che non gli era possibile trascorrere una notte tranquilla con suo marito, anche solamente in silenzio ma in compagnia della sua persona. 

Let Me Get Lost In You [TaeKook]✔︎Where stories live. Discover now