𝐒𝟐 - 0.1 "Arcade"

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"Lucas e io abbiamo 6$, tu quanto hai?"
"Eh... ancora non lo so!"
"Come sarebbe che non lo sai?!"
"Aspetta chiamo Will"
"Dustin, scendi giù!"
"Cosa, Isabel!? Come hai fatto a trovare questa frequenza"
"Ho detto scendi!"

Era più di mezz'ora che attendeva fuori casa, seduta sulla sua bicicletta. Quella sera avrebbe accompagnato i ragazzi all'Arcade, forse si sarebbe divertita anche lei. Dopo un forte tonfo, anche Dustin fu fuori dall'edificio.
"Era l'ora"
"Senti... ho trovato solo un dollaro, non dire niente"
"E cosa dovrei dire" sorrise furbamente.
"Che hai?"
"Guarda nello zaino"

Guardò, infilò la mano e tirò fuori cinque piccole monete da un dollaro ciascuno.
"C-come facevi a saperlo!?"
"Le ho messe io, zuccone"
"Quando?"
Isabel partì, ridendo; non poteva più aspettare. Dustin la seguì, accelerando per stare al passo con lei.

Da un po' i ragazzi giocavano a "Dig-dug" e Isabel li osservava giocare. Non era molto divertente, ma infondo che altro avrebbe potuto fare. Odiava le feste e non aveva amici, se non quattro marmocchi.
Ad un tratto, un piccolo colpo sulla spalla la fece voltare.
"Hey, Isabel, perché qui?"
Era Keith, lavorava lì, l'aveva scordato. Si conoscevano dalle elementari, erano sempre stati dello stesso gruppo di nerd, ma non le era mai stato simpatico, era troppo... Keith. Ricordava, fin troppo bene, i suoi discorsi interminabili sulle ragazze della scuola.
"Ho accompagnato i ragazzi" ripose indicandoli.
"Serata divertente" rise, prendendola in giro.
"Ah-ah-ah, molto divertente, di sicuro mai come la tua"
Lui riprese a ridere, che c'era di così divertente.
"Ti sbagli, guarda là"
Indicò verso la porta: proprio fuori, vi era un gruppo di alcune ragazze; fumavano, ridevano ed erano belle. Ma non era invidiosa o forse sì; solo un poco.
"Fantastiche" riprese Keith, sgranocchiando un'altra patatina. Non era cambiato.

Alzò gli occhi al cielo e si avvicinò ai ragazzi.
"Come va?!" chiese con entusiasmo, comparendo alle loro spalle.
"Isabel!" gridarono in coro.
"Dannazione, un altro dollaro andato!"
"Potevi aspettare un secondo!" dissero, continuando a sbuffare.
"Aspettate voi un secondo" qualcosa non andava "Perché siete solo voi due?"
Lucas e Dustin si guardarono, si erano accorti solo ora della mancanza di Mike e Will.

Il respiro di Isabel accelerò, mentre la paura si impossessò di lei. Con scatti veloci, prese a guardare dietro le varie macchine: vedeva volti sconosciuti, poi risate, voci, sentiva solo quelle. La testa iniziò a girare, come la sua vista. Si avviò verso la porta sul retro, barcollando ad ogni passo. Poi li vide: appena poco fuori, Mike e Will guardavano verso l'orizzonte, nero e vuoto.
Afferrò la maniglia, stringendola nella mano sudata.
"Che fate qui!?" disse secca.
"Oh, Isabel! Niente stavamo solo..." disse Mike, guardando poi Will.
"Prendendo una boccata d'aria" concluse l'altro.
"Dentro" esclamò la ragazza, indicando la porta e i due sparirono.
Riprese a respirare regolarmente e l'ansia l'abbandonò. Era assillante, lo sapeva, ma doveva esserlo. Aveva promesso.

𝐇𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧, 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐦𝐛𝐚 | Steve HarringtonWhere stories live. Discover now