1.9 "Fanculo"

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Improvvisamente il mondo si concentrò su un gesto: Nancy alzò la mano, incrinando le labbra in un sorriso.
Erano passati diversi minuti, da quando Steve si era seduto in disparte. "Che hai adesso?" non faceva che chiedere la sua testa, mentre gli occhi vagavano vuoti. Guardavano gli altri, ma senza guardarli davvero.
Nancy, però, aveva frainteso, credendo che il ragazzo stesse osservando proprio lei. Prima, certo, sarebbe stata una bugia, ma adesso era vero.
Dio, Nancy Wheeler; era passato tempo dall'ultima volta che l'aveva scrutata attentamente. Non era cambiata: rigida, ma da sguardi anche dolci; la perfetta combinazione di ogni cosa. Una luce diversa, però, la illuminava: era fioca, vecchia, ma con un leggero calore dentro. Il ricordo, il passato, la loro relazione. Quel bagliore sarebbe rimasto, ma apparteneva ad un altro tempo.
Sorrise, bei tempi. Era il re della scuola, il ragazzo innamorato e fidanzato con la ragazza più bella e ricca di tutta Hawkins. Cosa chiedere di più?
Oh, tante cose, troppe. Quel tempo, era il tempo in cui Steve Harrington era uno stronzo. Già, stronzo. Il tempo in cui Nancy Wheeler aveva amato quello stronzo, che non aveva altro che soldi e una modesta immagine. Di chi si era innamorata la Wheeler? Di questo. Aveva visto, forse, altro dentro di lui? No, quella parte gentile e buona di lui c'era sempre stata, ma lei non era stata in grado di tirarla fuori. Le andava bene così, fino a quando...
Cuore spezzato. Lui si era dimostrato essere un fidanzato di merda, cosa che Jonathan, invece, non era stato fino a quel momento. Aveva faticato a dimenticare Nancy, aveva sempre pensato "non ci sarà mai una come lei, tu, uomo, cercherai e cercherai senza mai trovare una degna 'sostituta'". Dall'altra parte, però, aveva provato una rabbia irrefrenabile per ciò che gli aveva fatto. Lei era fuggita tra le braccia di un altro, chiamando ogni cosa una "stronzata". Il suo amore era stato una stronzata, il suo dirle ti amo una stronzata. Questa non era più una questione di orgoglio, ma di amore.
In quegli attimi, però, non percepì nulla, non gli faceva più male. Sì, Nancy era passato e non provava amarezza a vederla in questo modo.

Isabel lo stava fissando da un po', notando quegli sguardi nella direzione di Nancy. Incredibile come quella ragazza entrasse sempre nella sua vita, intralciandola la maggior parte del tempo. Gelosia? No, non era gelosa. Rabbia? Sì e finora repressa. Quella era la sua vita, cazzo, la sua!

Quando gli occhi di Steve si posarono sulla sua figura, Isabel abbassò gli occhi, fuggendo.

Guardandola, Steve sentì il discorso avuto poco prima con Robin riaffiorare nella sua mente. Insomma, si era aperto con lei, ammettendo di avere una cotta per la ragazza con cui stava parlando.
Avere una cotta per Robin Buckley e amare Isabel Henderson allo stesso tempo? Assurdo!
La verità, però, non era così assurda; parlando con Robin, rivelandole quei sentimenti, si era sentito strano. La verità era che Robin, quella cotta, era stata una parentesi necessaria. Quella ragazza era gentile, simpatica come Isabel; solare ed intelligente come Isabel; in grado di farlo divertire come Isabel; di farlo sentire leggero come Isabel. Come Isabel, come Isabel, come Isabel... Robin era stata una ricerca involontaria di una persona più simile all'oggetto del suo desiderio. Robin era quasi uguale ad Isabel. Ma bastava quel "quasi" a rovinare tutto; avrebbe potuto cercare per mari e per monti, ma un clone di Isabel Henderson non l'avrebbe trovato.
Nessun cuore spezzato quella volta, solo "grazie", grazie per essersene reso conto.

Mistero risolto, eppure se ne stava lì frenato. Desiderio di amare? Amare? Era questo che lo tormentava, che forse lo aveva sempre tormentato.
Ricordava bene quella sensazione; era da codardi negare la verità, aveva provato una cosa simile per Nancy. Un desiderio di protezione, di attenzioni, di curare ed essere curato. Ma non era solo questo, era di più. Un "più" che non sapeva spiegare né a parole né a pensieri.
La vera domanda, però, non era "la ami?", ma era "sei pronto ad amare?". Perché aveva paura di fallire un'altra volta, come in tutta la sua vita.
E adesso?

𝐇𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧, 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐦𝐛𝐚 | Steve HarringtonWhere stories live. Discover now