#.03 per il team granmisfatto

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𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐓𝐑𝐄
" Per il Team Granmisfatto "
— 𝒂𝒄𝒕 𝒐𝒏𝒆

𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐓𝐑𝐄 " Per il Team Granmisfatto "— 𝒂𝒄𝒕 𝒐𝒏𝒆

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               E FU PROPRIO IN QUEL momento,  toccate le lenzuola, che il letto prese le sembianze di sabbie mobili

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               E FU PROPRIO IN QUEL momento, toccate le lenzuola, che il letto prese le sembianze di sabbie mobili.

Isabel era distrutta, come un puzzle disfatto in migliaia di pezzi, così tanti che anche la forza per rimetterli a posto viene a meno.

Era stata una giornata piena di vuoto.

Ormai era quello il paradigma: fare, fare, distarsi, distrarsi, perder tempo, perder tempo. Andava avanti così fino a sera, vorticando a destra e a manca, senza avere un minuto per suoi pensieri.

Isabel, infatti, conosceva il suo veleno: riflettere. Per questo trovava tutti i modi per tenersi impegnata in qualcosa.

Tentava l'impossibile: evitare ciò che l'uomo, a differenza del resto delle creature, è spinto a fare: pensare. Avrebbe volentieri venduto la sua "anima razionale" al diavolo, piuttosto che logorarsi così.

Si sentì incredibilmente stupida ad aver rifiutato l'invito di Dustin. Adesso sarebbe potuta essere  in mezzo ai ragazzi, giocando con loro, spolverando un po' le sue vecchie conoscenze di D&D.

Eppure quella sera sarebbe stato il suo momento, forse sarebbe riuscita a combinare qualcosa di buono. E, come ogni Batman avrà sempre il suo Robin, ogni Steve la sua Robin, così ogni Isabel avrebbe sempre avuto la sua Allison. Quella era la formula.

Non si conoscevano da molto, eppure aveva da subito avevano legato. Strano, vero? Strano che una ragazza chiusa, che detesta le amicizie, come Isabel, improvvisamente trovi una persona con cui stare, oltre a Sam. Il motivo, infatti, di questa loro amicizia era ben più misterioso e non lo avrebbero rivelato a nessuno.

A risvegliarla fu, infatti, lo stridore del campanello. Simile ad una molla tirata e poi lasciata andare, balzò giù dal letto, raccattando da terra il suo zaino e si fiondò nell'ingresso.

"Oh, Isabel, c'è-"
"Allison? Sì, mamma, l'ho chiamata io" concluse la ragazza, nascondendo dietro alla schiena due biscotti appena preparati.

"Ah..." rispose la donna, nemmeno troppo sorpresa dall'arrivo dell'emergente attrice di quartiere.

𝐇𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧, 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐦𝐛𝐚 | Steve HarringtonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora