#.11 un brutto presentimento

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𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 UNDICI
" un brutto presentimento "
— 𝒂𝒄𝒕 𝒐𝒏𝒆

𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 UNDICI" un brutto presentimento "— 𝒂𝒄𝒕 𝒐𝒏𝒆

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                        LA NOTTE ERA CALATA su Hawkins e i ragazzi ancora stavano seguendo quella bussola impazzita

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                        LA NOTTE ERA CALATA su Hawkins e i ragazzi ancora stavano seguendo quella bussola impazzita. Dustin era in cima alla fila e tutti lo seguivano, ormai stanchi di tutto quel camminare.
Stranamente in fondo stava Isabel. A denti stretti avanzava, cercando di mantenere il passo. Senza motivo la sua vecchia ferita alla gamba aveva ripreso a pulsare sotto la carne, quasi avesse preso vita. Non capiva il perché, ma di certo non era un buon segno.

Per evitare di preoccupare gli altri, però, era rimasta in silenzio, interrogandosi solo nella sua testa.
Improvvisamente, davanti ai suoi occhi, leggermente annebbiati dalla fatica, apparve uno scenario diverso dai soliti alberi: un grande specchio di acqua rifletteva su di sé le stelle e la luna piena. Erano arrivati al Lover Lake, il lago dove la maggior parte delle coppie era solita appartarsi e dove, qualche ora prima, un ragazzo era stato ucciso da Vecna. Non era difficile da capire: ogni morte apriva un portale e lì, sotto quella distesa, doveva essercene uno.

In ritardo, Isabel raggiunse gli altri, che già stavano parlando sul da farsi: avrebbero preso la barca usata da Eddie la sera prima, salpando alla ricerca del passaggio verso il Sottosopra.
Steve e Eddie tirarono su un telo, sotto al quale si nascondeva la barchetta, che al massimo avrebbe contenuto sei persone. Non tutti.

Isabel cercò di avvicinarsi a loro per partecipare alla conversazione, quando una lieve onda bagnò le sue scarpe. Come morsa da un serpente, schizzò indietro, sentendo i brividi su tutta la sua pelle. Aveva paura dell'acqua, paura di annegare. Solo Sam sapeva di questo: l'anno prima, quando era stata presa dai russi, avevano usato su di lei diverse tecniche di tortura, una di questa era stata farle credere di annegare. Mani legate, testa indietro, un panno sul viso e poi cascate di acqua nella sua bocca e nei suoi polmoni. Da quel giorno, non era più andata in piscina, né tanto meno al lago.

Senza accorgersene, Nancy, Robin e Allison già erano salite sull'imbarcazione e poi Eddie vi aveva messo sopra i piedi.

    "Isabel" sussurrò Sam, che era rimasto al suo fianco tutto il tempo, "tutto ok?"
    "Sì, ok" rispose lei, deglutendo la paura e avanzando verso la barca. Non sarebbe rimasta lì a far nulla, quando aveva un così brutto presentimento. Avrebbe dovuto mettere da parte la paura ed essere coraggiosa.

𝐇𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧, 𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐦𝐛𝐚 | Steve HarringtonWhere stories live. Discover now