Capitolo terzo.

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Molti uomini le fecero il baciamano e altrettante donne s'inchinarono. Tutta quella popolarità non le donava. Per tutta la vita avrebbe fatto parte della nobiltà, eppure la odiava. Si avvicinò ai troni dove sedevano i suoi genitori. Suo padre le sorrise, mentre sua madre con lo sguardo le indicava qualcuno. Ariel roteò gli occhi e prese posto accanto a suo fratello Jeremy. Lui era il terzo dei figli. Bello come il sole faceva impazzire molti cuori femminili. Lei e Jeremy avevano un carattere molto simile. Riuscivano a capirsi con poco e facevano impazzire la loro madre.

Con i suoi occhi verdi e i capelli neri corvino, il principe riusciva spesso ad abbindolare le persone. Conquistava molte donne, ma anche alcuni uomini rimanevano colpiti dal suo fascino.

Ariel si accorse come Jeremy stava osservando una ragazza. Scosse la testa ridacchiando e spostò gli occhi sul resto degli ospiti. Tanti chiacchieravano, altri preferivano solo ascoltare e ridere ogni tanto.

Un valletto inchinandosi si avvicinò ai troni, facendo calare un silenzio inquietante.

Ariel si mosse sul suo trono, sentendosi a disagio.

«Vostre Maestà, vorrei avere l'onore di presentarvi il principe Bieber.», un brusio si alzò fra gli ospiti e tutti si girarono verso il grande portone.

Il re sembrava felice di questo arrivo, infatti si alzò e andò personalmente a fare gli onori di casa all'ultimo arrivato. La signora Tremblay portò gli occhi su Ariel che capì che quell'uomo era proprio il suo peggior incubo.

Ariel rimase a bocca aperta vedendolo entrare. Teneva le mani intrecciate dietro la schiena. Guardava tutti quanti con indifferenza, come se stesse giudicando.

Tutti rimasero colpiti dalla sua bellezza. Più che un uomo, sembrava un ragazzo vissuto. I capelli biondi come l'oro li riportava legati a mo di codino. Due occhi color nocciola cambiavano colore sotto l'effetto della luce. Erano misteriosi e non promettevano nulla di buono. Aveva le labbra carnose e perfette.

Chissà com'è baciarlo... Ariel scosse la testa velocemente e arrossì.

Il principe continuava a camminare fiero di sé. Faceva qualche cenno con la testa a delle persone che ricambiavano con dei sorrisi tirati.

«Principe. È un onore per me avervi qui.», disse il re stringendogli una mano.

Bieber sorrise e si guardò attorno, fino ad incrociare lo sguardo di Ariel. Si scrutarono per qualche secondo e lì tutto cambiò.

Gli occhi azzurri come il cielo di Ariel colpirono nel profondo dell'animo il principe. Avevano come uno strano luccichio che li rendevano meravigliosi.

«Venite che vi presento alla mia famiglia.», continuò suo padre, distogliendo Bieber dai suoi pensieri più maliziosi. «Questa è lady Annabeth Tremblay. Poi abbiamo mia figlia Dana, mia figlia Mary. I miei figli Jeremy eJack.», si bloccò e fece alzare la sua prediletta.
«Lei è Ariel Tremblay.», disse con voce dolce e piena d'affetto.

Ariel fece un inchino solenne e tenne gli occhi bassi. Sentiva lo sguardo del principe addosso ed aveva come il terrore di guardarlo. Se da lontano la sua bellezza la sconvolgeva, non voleva sapere cosa sarebbe potuto accadere standogli vicina.

«Vi prego. Rialzate gli occhi.», la sua voce la mosse dentro. Era bassa e roca. «Occhi come i vostri devono essere guardati fino a diventare ciechi.», non se lo fece ripetere due volte. I lo sguardi furono di nuovo una cosa sola e ormai erano completamente persi.

«Castle.»Where stories live. Discover now