Capitolo trentanovesimo.

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La chiesa si stava riempiendo per bene. All'entrata dei valletti indicavano a coloro che dovevano entrare il loro posto assegnato.

Seduti al piano superiore c'erano i genitori di Ariel e la madre di Justin. Indossavano tutti e tre le corone.

Alcune persone chiacchieravano soprattutto del vestito della sposa: come da tradizione nessuno, a parte sua madre, lo aveva visto.

Tutti sapevano che Ariel era una ragazza molto libertina, e quindi si aspettavano un vestito diverso da ciò che avrebbe dovuto essere.

«Ho sentito che arriverà con una carrozza trainata da dieci cavalli completamente bianchi.», disse una donna alla sua vicina.

«Sicuramente sarà un matrimonio molto sfarzoso. I Tremblay hanno fatto un affare con questo matrimonio.», rispose l'altra.

«Finalmente Justin ha trovato la donna della sua vita.», disse un signore seduto qualche posto più avanti.

«Era lo scapolo più ambito di tutto il Canada. Ricco, incredibilmente bello. Ariel Tremblay deve ritenersi molto fortunata.», rispose la moglie sistemandosi il cappello.

Tutti si alzarono in piedi quando venne annunciata l'entrata del futuro sposo.

Justin era tremendamente nervoso. Continuava a schioccare le dita delle mani: se lo avesse visto sua madre, lo avrebbe ucciso. Non era un comportamento degno di un futuro re. Ma a lui non importa va. Non poteva permettersi che nulla andasse storto. Lui e Ariel avevano fatto numerose prove.

«Tranquillizzati Justin. Andrà tutto per il meglio.», disse Ryan, il suo più caro amico, nonché testimone di nozze.

«La fai facile tu. Non ti stai per sposare. Non stai per diventare re. Quindi taci per cortesia.», mormorò Justin in preda al panico.

Continuava a pensare ad Ariel. Era così bella con un semplice vestito addosso, figuriamoci con un abito da nozze. I valletti aprirono la porta e lo fecero entrare.

Iniziò a camminare lentamente, tenendo lo sguardo dritto davanti a sé. Tutti fecero un inchino al suo passaggio. Sopra all'altare vide il prete che li attendeva.

Si girò e vide che tutti lo stavano fissando. Doveva rimanere calmo. Non doveva mostrare segni di debolezza.

L'orchestra iniziò a suonare una dolce melodia. Il suo cuore perse un battito. Significava che Ariel stava per entrare in chiesa. Vennero spalancate di nuovo le porte. Una luce fioca si fece largo. Justin sussultò. Ariel lo stava guardando con un sorriso dolce.

Aveva un vestito talmente bello che anche se era azzurro non gli importava un bel niente.

Tutti i presenti la osservarono come se fossero stati rapiti. Era sempre stata una bella ragazza, ma oggi, con addosso quel vestito da sposa, era perfetta.

Il padre di Ariel la teneva a braccetto e molti si resero conto che aveva pianto. La sua bambina si stava sposando e lui non riusciva proprio a trattenere le emozioni.

Camminavano lentamente. Il cuore di Ariel batteva talmente forte che aveva paura che prima o poi le uscisse dal petto.

Raggiunse l'altare dove Justin fece un inchino solenne e le tolse, da davanti il viso, il velo.

Le prese la mano e con un dolce sorriso, entrambi si girarono verso il prete.

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