«Castle.»

Capitolo cinquantatreesimo.

Scesero per la cena. Ariel promise a se stessa che avrebbe provato in tutte le maniere ad entrare in sintonia con Victoria. Si sentiva abbastanza pessimista, ma doveva almeno provarci.

Se poi Victoria non avrebbe fatto nulla, non c'avrebbe più provato.

Un domestico li fece accomodare nella sala da pranzo. Fecero un inchino riverente e presero posto uno accanto all'altra.

«Domani vi andrebbe di fare una gita a cavallo? Qui ci sono posti meravigliosi che meritano di essere visti almeno una volta nella vita.», chiese Derek sorridendo soprattutto ad Ariel. Lei non si rese conto di quel sorriso, ma Victoria invece lo notò e dopo questo gesto la serata iniziò nei peggiori dei modi.

«Credo che sia un'ottima idea. Stanno accadendo così tante cose che io e la mia consorte non siamo riusciti ad avere una luna di miele come avremmo sperato.», disse Justin iniziando a mangiare.

«Ho sempre stimato la tua famiglia Justin. Voglio darti il mio appoggio e la mia alleanza quando i tempi si faranno più complicati.», affermò Derek con una sicurezza che lasciò tutti quanti senza parole.

«Non credi che sia troppo affrettata come scelta?», intervenne Victoria con un punta di disprezzo. Il suo sguardo si era prevalentemente posato su Ariel.

«No, affatto. Dato che qui comando io, decido io. Cosa ne pensi tesoro?», tra di loro era sicuramente successo qualcosa.

Ariel si sentiva un problema in questo momento. Forse il loro arrivo aveva rovinato il loro rapporto.

"Victoria è troppo problematica. Non riesce ad andare oltre lei e quindi sta solo rovinando tutto ciò che ha creato insieme a Derek.", pensò Ariel bevendo un sorso d'acqua.

«Dovremmo tutti quanti calmarci e provare a mangiare senza parlare di alleanze e tutto il resto.», Justin s'intromise per trovare un po' di pace e poter continuare la cena.

«Non avete il diritto di mettervi fra me e mio marito. Pensate piuttosto a tenere a bada vostra moglie.», Victoria disse queste parole con una cattiveria mai vista prima.

Ariel sbiancò e portò gli occhi su Justin che era nero dalla rabbia.

«Che cosa? Come osate voi dire a me una cosa del genere?! Ariel è la donna più adorabile di questo mondo e sta seduta in silenzio perché io le ho detto di essere così, sperando di riuscire a farvi ragionare. Ma vedo che come al solito non siete cambiata, anzi siete solamente peggiorata.», disse Justin alzandosi. Victoria stava per rispondere e sicuramente non sarebbe state belle parole, ma Justin la zittì con la mano e le puntò il dito contro.

«Se vi sento ancora dire qualcosa di male su mia moglie farò in modo che nessuno entri più in contatto col vostro regno. Siete spietata e malvagia e dovreste smetterla di essere così. Sapete meglio di me che senza l'appoggio del mio regno non avrete vita lunga. Quindi vi lascio questa notte per pensare bene a come comportarvi domani. Mi dispiace solamente per Derek con cui ho un'amicizia che dura da anni.»

Justin fece alzare Ariel che non se le fece ripetere due volte, ma prima di andare si girò un'ultima volta e guardò Victoria.

«Non stavo facendo gli occhi dolci a vostro marito. Amo il mio di marito e basta. Derek vi ama immensamente e voi non ve ne rendete nemmeno conto.», detto questo se ne andarono.

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