Capitolo sessantacinquesimo.

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Justin non smetteva di andare su e giù per il corridoio. Dentro la stanza era rimasta la madre di Ariel che ogni cinque minuti usciva per dare degli aggiornamenti.

«Sta andando tutto bene.», in quel momento Ariel urlò. Justin divenne bianco come un lenzuolo.

«Justin, non fare quella faccia. È un parto, non è una passeggiata. Un po' di dolore c'è sempre.», disse la signora Tremblay cercando di tranquillizzarlo.

Lui annuì ma non era molto convinto. Jeremy gli mise una mano sulla spalla.

«Mia sorella, nonché tua moglie è fortissima. Questo dolore sarà sicuramente ripagato quando nascerà il piccolo o piccola!», lo fece sedere e chiese che fosse portato qualcosa di forte da bere.

Tutto il regno si era bloccato. La voce ormai si era sparsa: la regina stava per dare alla luce il primo erede. Grande festa si sarebbe fatta appena fosse nato.

Tutti stavano aspettando. Chi scommetteva sul sesso, chi era pronto con i festoni.

Dopo circa mezz'ora la madre di Ariel uscì dalla camera con un sorriso raggiante. Justin si alzò di colpo e notò subito che teneva in braccio qualcosa avvolto in una copertina.

Rimase immobile per qualche secondo, fino a quando Jeremy non lo fece camminare.

«Ariel è stata bravissima. Questa piccola ha fatto dannare tua moglie.», al suono di "piccola", Justin capì che era una femmina.

Una bambina.

Ariel aveva messo al mondo una bambina. La prese fra le sue braccia e rimase affascinato da tanta bellezza. Era così piccola e indifesa che aveva paura anche solo di stringerla.

Jeremy sorrise e disse ad un domestico di dare la buona notizia a tutto il regno.

«Annunciate al popolo che la regina Ariel ha dato alla luce una splendida bambina. Andate.»

Justin non aveva ancora detto una parola. Era stato ipnotizzato da sua figlia.

Dormiva beata come un piccolo angelo. Le prese la piccola manina e gliela baciò.

«Se vuoi entrare, Ariel si è appena risvegliata.», disse la signora Tremblay con le lacrime agli occhi.

Justin entrò in camera e vedi Ariel che respirava più velocemente del solito. Aveva il viso stanchissimo ed era sudata. Si sedette sul letto e le sorrise piano.

«Come stai?», finalmente gli uscirono due parole.

«Abbastanza stanca.», rispose a bassa voce Ariel.

«Riposa pure. Sei stata bravissima. Hai messo al mondo uno splendore.», le mormorò dolcemente, dandole un bacio sulla guancia.

«Prima voglio scegliere il nome.», Justin le passò la bambina ed entrambi la guardarono.

«Mery.», disse Justin senza nemmeno pensarci.

«Come mai questo nome?», Ariel era curiosa.

«Significa mare splendente. Tu adori il mare.», disse senza tanti giri di parole.

Ariel era commossa dalla scelta. Ma voleva anche un secondo nome. Qualcosa che rappresentasse l'amore e la forza che avevano loro due insieme.

«Edith.», sussurrò lei con un dolce sorriso.

«Che significato ha?», chiese sorridente Justin.

«Colei che lotta per la felicità.», gli occhi di Ariel incontrarono quelli di Justin. Lui si avvicinò ancora di più e la baciò con tutto l'amore che aveva in corpo.

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Finalmente siamo arrivati al capitolo dove la bambina è nata.
Volevo ringraziare la ragazza che mi ha dato il nome.
E' un nome stupendo. Grazie ancora.

«Castle.»Where stories live. Discover now