Capitolo diciottesimo.

2.8K 138 5
                                    

Qualcuno stava bussando con insistenza alla sua porta. Lei si girò dando le spalle al disturbatore. Se ne sarebbe andato via. Le sue speranze non si avverarono e si ritrovò ad andare ad aprire. Si trovò davanti Justin che teneva ancora la mano alta in posizione per bussare. Ariel s'irrigidì ricordandosi che era in camice da notte davanti al suo futuro marito.

«Perdonate la mia insistenza, ma avrei bisogno di voi per i preparativi.», bofonchiò Justin che si lasciò trasportare dal corpo della sua principessa.

«Si...ehm...certamente. Datemi dieci minuti e sarò da voi.», balbettò Ariel rossa in viso.

Sentiva i suoi occhi addosso al suo corpo e si chiese cosa si provasse a sentire le mani.

Chiuse per un attimo gli occhi, quando qualcosa di morbido sfiorò le sue labbra.

Justin la stava baciando! La parte razionale le urlava di staccarsi, mentre il cuore, che lei seguì, le disse di lasciarsi andare.

Riaprì gli occhi e portò un braccio attorno al collo di Justin che la strinse fra le sue braccia con tutta la forza che aveva in corpo. Le loro labbra si cercavano, si volevano e nessuno avrebbe rovinato questo momento.

Ariel non sentì più il pavimento sotto di lei. Si rese conto dopo che lui l'aveva presa in braccio e la stava portando verso il suo letto.

Non riusciva a mettere insieme nessun pensiero razionale. L'unica cosa che le riusciva era quella di baciarlo. E così fece.

Justin la posò delicatamente e dovette sforzarsi molto per staccarsi dalle sue labbra. Aveva bisogno di riprendere fiato, eppure non gli sembrò una brutta morte quella causata dai baci. Si ritrovò sopra di lei e riprese il discorso di prima.

Non gli importava se qualcuno li avrebbe scoperti. Dovevano tutti sapere che le apparteneva. Mordicchiò piano il suo labbro, facendola ansimare proprio come voleva.

Ariel cominciò a sbottonargli la camicia che lui lanciò a terra. Fece combaciare i loro petti e sentì le unghie di lei che si conficcavano sulla sua schiena. Se con le labbra stava divorando la sua bocca, con le mani stava esplorando questo corpo meraviglioso.

Ariel cominciò a tirargli i capelli con forza. Di solito nessuno poteva permettersi di toccarglieli, eppure tutto stava cambiando.

Insieme si staccarono e si guardarono intensamente negli occhi. Avevano il respiro corto e i loro cuori viaggiavano alla stessa velocità.

«Baciarvi è stata la cosa più bella che potesse venirmi in mente.», Justin ruppe il silenzio. Queste parole fecero sorridere Ariel che lo baciò ancora. Stavolta con meno foga. Gli diede un bacio che significava tante cose.

«Sarà il nostro piccolo tenero segreto. Che dite?», mormorò lei con un sorrisetto.

«E se cominciassimo anche a darci del tu? Sempre che voi vogliate.», questo era un argomento molto complicato. Marito e moglie non erano tenuti a darsi del tu, anzi se continuavano a darsi del voi significava portare rispetto. Ma Justin e Ariel erano molto giovani e credevano che dare del voi fosse una cosa ormai troppo vecchia.

«Credo che tu abbia avuto una splendida idea Justin!», affermò Ariel ridendo. Questo coinvolse anche Justin che scese di nuovo sulle sue labbra. Voleva assaggiarle di nuovo. Doveva sapere se per caso avevano un sapore diverso. La baciò e sentì il suo sapore su di esse. Il suo cuore si gonfiò di gioia e per la prima volta dopo tanto tempo era di nuovo felice. Ariel tirava fuori il meglio di lui. Ed era una cosa buona, dato che per troppo tempo era stato arrogante e solitario. Era ora di tirare fuori il vero Justin.

«Castle.»Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ