Capitolo quarto.

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Ariel raggiunse delle sue amiche che stavano commentando la bellezza del principe Bieber.

Lei ascoltava, ma preferiva tacere e godersi la vista di quell'uomo così ombroso.

Aveva mosso qualcosa dentro di lei. Di solito non provava nulla per nessuno, ma questo principe con un semplice sguardo era riuscito ad entrarle dentro.

«Dicono che sia lo scapolo più ambito di tutto il regno.», disse lady Francy. Tutte quante ridacchiarono.

«Uno come una bellezza tale dovrebbe essere già al terzo o quarto matrimonio.», mormorò Ariel bevendo un sorso di vino.

«Cara mia, dicono che sia un osso duro e che conquistarlo non è molto semplice. Eppure sappiamo tutti quanti che è il tuo promesso sposo.», continuò Francy facendola un sorriso sornione. Ariel ricambiò il sorriso ed entrambe scoppiarono a ridere come due ragazzine.

Il maestro d'orchestra si alzò in piedi e diede il via alle danze. Molte coppie cominciarono a ballare. Alcuni ragazzi si fecero avanti con delle dame.

Ariel fece per tornare al suo trono, quando un braccio la bloccò. Anche senza girarsi sapeva benissimo di chi si trattava. Deglutì e incontrò quei favolosi occhi color nocciola.

«Mi concedete questo ballo me lady?», chiese inchinandosi.

Lei annuì e si fece trascinare in mezzo alla pista. Presero posizione e cominciarono a farsi cullare dalla dolce musica. Nessuno dei due parlava, ma fra loro c'era come una forte alchimia. Il principe teneva uno sguardo serio che non lasciava trapelare nessuna emozione.

Forse dovrei far conversazione, ma la sua espressione mi inquieta.

Ballarono senza sosta ed entrambi pensarono che i loro corpi erano nati per stare vicini. Si completavano benissimo e creavano un'armonia brillante.

«Siete davvero graziosa con addosso quest'abito.», Ariel alzò di colpo gli occhi al suono di queste parole. Il principe la fissava con un sopracciglio alto. Lei accennò un sorriso e si rese conto che quello era un sorriso vero, dettato dal cuore.

«Vi ringrazio signore. Posso però dirvi che ho vestiti migliori di questo.», come mai gli aveva detto questo? Forse perché avrebbe certamente ricevuto una risposta.

«Questo vestito vi rispecchia molto. Ma sono dell'idea che qualunque cosa indossiate vi stia d'incanto.», la fece girare e la strinse più forte fra le sue braccia.

«Le vostre parole mi riempiono il cuore di gioia.», si stava spingendo oltre, forse stava andando verso una strada pericolosa. In questo momento ad Ariel non importava, voleva solamente che il principe continuasse ad elogiare la sua bellezza.

«Sono venuto qui con uno scopo preciso. Conoscervi e farvi diventare mia moglie.», tutto intorno a loro non esisteva più. Ariel si fermò e si chiese se i complimenti precedenti facessero parte del suo piano. Cominciò a sentire la rabbia farsi strada dentro di lei.

«Perdonatemi, ma ho bisogno di un po'd'aria.», lo scansò e andò dritta verso i giardini.

Come poteva essere così maleducato? Prima le dice che è graziosa con addosso quell'abito, mentre subito dopo si mette a parlare di matrimonio.

Brava Ariel, ti sei fatta abbindolare dalla sua bellezza. Dovresti sentirti come le tantissime donne di Jeremy! a volte odiava davvero la sua vocina interiore.

Si mise seduta su una panchina ad osservare le stelle. Voleva provare a divertirsi questa sera. Non poteva mica lasciarsi abbattere da un presuntuoso di principe!

Fece dei respiri profondi e tornò dentro il grande salone. Suo padre le fece un cenno.

«Castle.»Where stories live. Discover now