Capitolo quarantaduesimo.

2.2K 122 3
                                    

Ariel si rese conto che erano arrivati in Florida. C'era un sole meraviglioso e l'unica cosa che voleva fare era mettersi in costume e farsi un bagno in quel mare cristallino.

Justin aveva deciso di andare così lontano, in modo tale da non avere problemi. Sarebbero stati solo loro due in una villa meravigliosa.

Nessuna festa a cui partecipare: due settimane di puro piacere.

Voleva assolutamente godersi il matrimonio con Ariel. E soprattutto dovevano pensare alla loro prima notte di nozze. Sembrava che tutto girasse attorno a quella notte. I loro genitori si aspettavano che Ariel sarebbe rimasta incinta nel giro di un anno.

I due ragazzi non avevano mai discusso dell'argomento "figli". Si sentivano troppo giovani ed entrambi credevano che prima dovevano pensare alla loro vita coniugale, poi sarebbe arrivato il momento di allargare la famiglia.

«Sono sicuro che la Florida ti piacerà tantissimo.», disse Justin facendola scendere dalla carrozza. Ariel guardò davanti a sé e vide una stupenda villa che dava sul mare.

Assomigliava molto a quella in Canada, ma qui il sole splendeva e riscaldava ogni cosa. Avrebbe potuto indossare sempre e solo vestiti estivi, anche per il piacere di Justin.

Entrarono nella villa, vedendo la servitù inchinarsi al loro cospetto. Salirono una scala e raggiunsero le camere da letto.

«Spero che da adesso in poi dormiremo insieme senza avere la paura che qualcuno ci becchi.», mormorò Ariel puntando gli occhi su Justin.

Lui le rivolse un sorriso malizioso e aprì la porta della loro camera da letto. Era veramente meravigliosa: un enorme letto a baldacchino si reggeva al centro della stanza. Un grande terrazzo aveva come panorama il mare cristallino. Ariel cominciò a camminare per la stanza e sentiva il cuore battere molto forte.

«Dio, è stupenda.», si sedette sul letto guardando Justin. Lui le si sedette accanto, prendendole le mani.

«Non abbiamo ancora parlato di...», gli morirono le parole in bocca. Non sapeva come parlare di quell'argomento.

«Justin...io voglio che accada. Insieme a te. Io...», oddio, stava davvero per dirgli che lo amava? E se Justin non avesse risposto? Ma...ma erano sposati, quindi c'era anche un pizzico d'amore fra di loro? O era solo un matrimonio combinato?

«Oh mia piccola Ariel. Si, io ti amo.», le aveva dette. Justin le aveva dette senza problemi,

«Le hai dette. », Ariel rimase immobile.

«Beh, si. Credo di amarti dal primo momento in cui ti ho vista. Credevo che non mi sarei mai riuscito ad innamorarmi di qualcuno. Ma poi sei arrivata tu che mi hai stravolto la vita.», le prese le mani e gliele baciò.

«Voglio essere sincero con te. Non credevo che mi sarei ritrovato davanti una donna bella come te. È vero, mio padre parlava di te come se parlasse di un angelo, ma non avevo dato tanto peso alle sue parole. Mi sbagliavo. Mi sbagliavo di grosso.»

«Tu sei incredibilmente bella. Splendida. Meravigliosa. Potrei stare una vita intera ad elogiarti, ed ancora non avrei finito.», Justin smise di parlare.

Cosa rispondere dopo tutte queste parole? Ariel non sapeva cosa dire. Le sue guance presero colore e abbassò gli occhi. Si sentiva in imbarazzo.

«Ti ho lasciata senza parole?», le chiese ridendo. Lei annuì e posò la testa sul suo petto e sentì il suo cuore battere molto veloce. Era contenta di essere lei l'artefice di questa cosa.

«Castle.»Where stories live. Discover now