Capitolo trentacinquesimo.

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«Tuo padre è ansioso di vederti.», disse la regina a suo figlio.

Justin teneva stretta la mano di Ariel. Quest'ultima gli aveva promesso che non l'avrebbe lasciato da solo in questo momento così difficile.

Entrarono lentamente. Justin non sapeva cosa aspettarsi: sapeva benissimo che mancava poco alla fine di suo padre, ma non riusciva ad accettarlo fino in fondo.

Il re era steso a letto che guardava un punto sul muro. Girò di poco la testa e sorrise vedendo suo figlio.

«Credevo non saresti venuto...», gli disse con un filo di voce.

«Avevo bisogno di un attimo per me stesso padre. Poi qualcuno è venuto in mio soccorso e adesso sono qui.», Justin a stento tratteneva le lacrime.

Ariel posò una mano sulla sua schiena come a dargli coraggio.

«Sono contento di vedervi assieme. Leggo nei vostri occhi che siete felici insieme e questo riempie il mio povero cuore di gioia.», il re era davvero contento che finalmente suo figlio avesse trovato la donna della sua vita. Justin non lo avevo ancora compreso, ma con l'andare degli anni ci sarebbe arrivato.

«Come farò senza di te padre? Io non sono ancora pronto ad essere il re che tu vorresti vedere al trono.», Justin s'inginocchiò al lato del letto.

«Non ho mai avuto pretese su di te. Devi essere il re che ti senti di essere, non cambiare per nessuno figliolo, al massimo cambia per la tua futura moglie.», il re posò gli occhi su Ariel che piangeva in silenzio.

«Sei il figlio che ho sempre voluto e adesso sei un uomo con delle grandi responsabilità sulle spalle. Sii sempre te stesso e vedrai che farai un ottimo lavoro.», di tanto in tanto tossiva e chiudeva gli occhi.

L'amore verso suo figlio, questo lo teneva ancora in vita. Voleva salutarlo un'ultima volta e fargli capire quanto gli volesse bene e come sarebbe per sempre stato al suo fianco.

«Prima o poi doveva capitare. Siamo noi gli artefici del nostro destino, non permettere a nessuno di dirigere la tua vita. Tutto questo adesso è tuo, rendi orgoglioso il tuo vecchio e sii buono con il popolo. Loro ti amano e sano che sarai all'altezza di questo duro compito.»

Justin annuì ormai piangendo. Strinse ancora di più la mano di Ariel.

«Ariel Tremblay, ti ho vista nascere e sapevo che un giorno saresti diventata una regina. Ho scelto te per Justin perché hai il carattere giusto per tenergli testa e per non farlo impazzire. Anche io come te odio i matrimoni combinati, ma col tempo mi sono innamorato di mia moglie e il pensiero che adesso rimanga sola, mi uccide letteralmente.», la sua voce era sempre più bassa. Ariel si avvicinò e sorrise.

«Vi sarò sempre grata per avermi scelta. Mi sono ricreduta e adesso sono completamente innamorata di vostro figlio e sappiate che farò tutto ciò che mi è possibile per renderlo felice. Sarà un re perfetto con accanto una regina degna del trono dove siederà.»

Il re si spense un'ora dopo. Nel regno calò un grande silenzio.

Tutti piansero la sua morte. Era amato da ogni persona che abitava nel regno.

La regina piangeva sulla spalla di Justin che ancora stringeva la mano di Ariel.

Si lanciarono un lungo sguardo malinconico. Justin era ufficialmente il nuovo sovrano.

Mancava solamente la cerimonia e tutto sarebbe diventato effettivo.

La loro vita stava cambiando più veloce di quello che si aspettavano. Il cammino sarebbe stato lungo e pieno di insidie, ma insieme sapevano che ce l'avrebbero fatta.

«Castle.»Where stories live. Discover now