Capitolo undicesimo.

2.9K 139 3
                                    

La mano era ancora posata sulla coscia di Justin. Lui cominciava a sentire caldo e chiese al cocchiere di fermarsi nei pressi di una locanda o in un paese vicino.

Aveva bisogno di scendere e sgranchirsi le gambe. Questa vicinanza con Ariel lo turbava immensamente.

«La strada è ancora lunga. Quindi ci fermeremo per la notte in un hotel.», disse scendendo dalla carrozza e allungandole la mano. Ariel le fece intrecciare e scese facendo attenzione.

Ariel si guardava attorno affascinata da tutto ciò che vedeva. Lasciò andare la mano di Justin e corse verso un piccolo mercatino.

Una donna appena la vide fece un inchino e le mostrò ciò che stava vendendo.

«Sono meravigliose queste collane. E guardate questi orecchini, starebbero benissimo addosso a voi.», aveva una voce melliflua la donna. Cercava di conquistare questa giovane principessa che poche volte si era trovata davanti ad una bancarella.

«Trovo davvero grazioso questo medaglione.», Ariel lo prese fra le mani. Era un semplice cuore di una pietra sconosciuta. Non le importava, lo trovava deliziosamente carino.

Justin prese coraggio e l'abbracciò con la sua ombra. Stava dietro di lei e osservava tutto ciò che faceva.

«Prendiamo questo allora.», disse senza rendersene nemmeno conto. Ariel lo guardò a bocca aperta e sembrava sconcertata quanto lui.

«Vi prego, non spendete soldi per me. Ho solo apprezzato la bellezza.», cercò di dire lei, ma ormai il medaglione le apparteneva.

«Accettatelo. Non trovo nulla di strano nel farvi qualche regalo.», Justin liquidò il discorso con un gesto della mano. Non era pronto a rispondere a delle domande che sarebbe sicuramente arrivate.

Non era tenuto a farle nessun regalo, eppure lo aveva colpito lo sguardo rapito di Ariel per quel semplice medaglione. Si chiese se un giorno lei lo avrebbe mai guardato in quel modo. Scosse la testa. Ma che pensieri faceva? Doveva seguire il suo piano e niente sarebbe stato sbagliato.

«Il cocchiere ha trovato un ottimo hotel dove potremmo riposarci per la notte. Per domani pomeriggio saremo alla tenuta.», promise baciandole la mano.

«Non vi preoccupate, avrei anche dormito nella carrozza. Non serviva che faceste tutto questo per il mio sonno.», mormorò Ariel felice che però Justin si preoccupasse tanto per lei. Il suo modo di pensare non era cambiato: i matrimoni combinati erano sbagliati. Ma poteva anche sorvolare tutto questo per le attenzioni del principe.

Entrarono nella grande hall. Tanti occhi erano puntati su di loro. Alcuni mormoravano che sicuramente erano due amanti venuti in cerca di un posto isolato. Altri invece li riconobbero e fecero degli inchini solenni.

Da lì a poco tutti i regni avrebbero saputo del loro fidanzamento, anche se ancora non era stato celebrato ufficialmente. Ariel lo teneva a braccetto e cercò in tutti i modi di sembrare naturale.

Justin cominciò a parlare con quello che doveva essere il proprietario. Quest'ultimo lo stava elogiando e si permise perfino di fare un commento sagace sulla principessa. Justin strinse i pugni. Perché aveva appena fatto questo? Non riusciva a darsi una risposta. A dirla tutta una risposta c'era ma fece in modo di non pensarci.

«Scusate, ma io e la mia signora siamo abbastanza stanchi. Vorremmo ritirarci.»

«Castle.»Where stories live. Discover now