Capitolo trentasettesimo.

2.2K 121 4
                                    

Justin non aveva dormito quella notte. Continuava a pensare a cosa sarebbe successo quando Ariel lo avesse raggiunto all'altare. Pensava anche a suo padre che non sarebbe stato lì con loro.

Aveva paura anche che tutto non sarebbe andato per il verso giusto. E se Ariel si fosse resa conto di non essere una buona regina? Cosa sarebbe accaduto?

Senza di lei sentiva che non sarebbe riuscito ad andare avanti. Aveva bisogno di vederla.

Si alzò dal letto ed uscì dalla stanza. Ariel dormiva nell'ala nord del castello.

Dopo aver camminato un bel po', finalmente si trovò davanti alla porta della sua stanza.

Provo a girare la maniglia e per sua fortuna era aperta. Cercò di fare il più piano possibile.

Ariel non era a letto che dormiva, era sul grande terrazzo che osservava l'orizzonte.

Justin l'abbracciò da dietro e le diede un bacio sul collo. La ragazza sussultò per lo spavento, ma riconobbe subito quelle dolci labbra.

«Non dovresti essere qui, se ti scoprono ti caccerai in tantissimi guai.», mormorò Ariel incrociando le braccia.

«Dovevo vederti prima del matrimonio. So che la tradizione ce lo vieta, ma in questi giorni siamo stati lontani e volevo vederti anche prima del fatidico sì.», rispose lui facendo incontrare le loro labbra.

«Quindi devo dedurre che ti sono mancata?», adorava provocarlo. Justin stette al gioco e fece un sorrisetto che non prometteva nulla di buono.

«Non vedo l'ora di essere tuo marito, così potrò farti vedere di cosa sono capace.», disse tirando la cintura della vestaglia di Ariel, che si aprì mostrando una camicia da notte fin troppo sensuale.

«Oh, quindi vuoi sposarmi solo per approfittare del mio povero corpo?», mormorò Ariel passando l'indice sulle sue labbra.

«Mi sembra tutto tranne che povero il tuo corpo.», ribatté lui ridendo.

«Justin, stai facendo proprio il maleducato!», Ariel rise mentre lo picchiava.

«Adesso ti lamenti del mio carattere? A poche ore dal nostro matrimonio? Non va affatto bene questa cosa.», disse mettendo il broncio.

«Se mia madre ti becca nella mia stanza, farà in modo che questo matrimonio venga annullato alla velocità della luce.», Ariel rientrò nella stanza e si sedette sul letto.

«Sei preoccupata?», Justin si mise accanto a lei, prendendole la mano.

«Penso soprattutto a quando indosserò la corona. E se non fossi abbastanza per i nostri popoli? Magari non sono in grado di fare la regina.», mormorò sospirando.

«Ariel, nessuno di noi nasce re o regina. Credi che i nostri genitori una volta che furono sul trono, sapessero cosa fare? Lo impari passo dopo passo. Se saremo insieme, sarà più semplice la scalata.», Justin strinse forte le sue mani e le fece un sorriso splendido.

«Domani a quest'ora saremo sposati e saremo sovrani. Non male come programma, che dici?», risero entrambi e l'atmosfera si era un po' alleggerita.

«Andrà tutto per il meglio. Finalmente con domani ci potremo baciare senza avere il terrore che qualcuno ci veda.», continuò Justin osservando la luna che sembrava che li stesse illuminando.

Dopodiché non parlarono più. Justin le baciò la mano e lasciò la sua stanza. L'alba si stava avvicinando e non poteva rischiare di essere beccato nella stanza di Ariel. Sorrise chiudendo la porta della stanza e sentiva la felicità crescere il lui.

«Castle.»Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon