Capitolo sessantatreesimo.

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«Ho provato a parlarci, ma lui non vuole avere niente a che fare con noi.», disse Ryan in uno dei tanti consigli.

«Certo, come se Stephen da solo potesse fermarmi. Non si è reso conto che ormai ho tutti dalla mia parte?», chiese Justin osservando la cartina davanti a lui.

Nel giro di quattro mesi era riuscito a chiudere molte alleanze. Il regno era al sicuro.

«Evidentemente si sente così sicuro da volerti sfidare. Ma andrà contro la morte sicura.», si intromise Mark con un sorrisetto.

«Stephen ha sicuramente un piano. Non è così sprovveduto. Lo conosco abbastanza bene.», continuò Justin alzandosi dal trono.

In quel momento vide entrare Ariel insieme ad una dama di compagnia. La osservò attentamente e cominciò a notare dei cambiamenti in lei. Aveva il viso ancora più dolce e un sorriso magnifico.

Tutti si inchinarono alla sua vista e lei andò verso di lui per abbracciarlo.

«Come ti senti oggi tesoro?», le chiese a bassa voce, facendola sedere sul suo trono.

«Mi sono svegliata senza nausea per fortuna. Credo che il peggio sia passato. Oggi dovrebbe passare anche il dottore così sentiamo cosa dice lui. Ma io mi sento bene. Sono felice.», sorrise dolcemente guardandolo.

«Ti ho notata prima. C'è qualcosa di diverso in te.», disse Justin sedendosi accanto a lei.

«Anche io mi sento diversa. Il mio corpo sta cambiando.», le loro mani si intrecciarono.

«Sono solo un po' preoccupata...mia madre ha detto che dobbiamo assolutamente dare un ballo per il nascituro. Io le ho spiegato che per una questione di sicurezza vorrei che rimanesse segreta la cosa, ma la conosci...è andata fuori di testa appena ha scoperto che diventerà nonna.», disse Ariel sbuffando.

«Ryan si è occupato della sicurezza ed ha raddoppiato le guardie ovunque. Nessuno potrà entrare nel regno senza un lasciapassare.», Justin si bloccò mentre stava per dire qualcos'altro. Sospirò abbassando lo sguardo. Le sue mani tremavano.

«L'ho ripetuto un sacco di volte...nessuno ti farà del male, l'ho detto troppe volte e non ho mai mantenuto la promessa.», guardò davanti a sé.

«Justin, chi avrebbe mai detto che Dana sarebbe diventata così. Tu non hai colpe. Cosa abbiamo detto: insieme ce la faremo. Se siamo insieme niente mi fa paura. Ricordalo.», Ariel lo fece avvicinare a lei e gli diede un bacio sulla guancia.

«Non abbiamo ancora parlato di nomi.», Justin spostò l'attenzione sulla pancia.

Ariel fece un tenero sorriso e sentì le guance prendere colore.

«Tu hai qualche idea? Qualche nome di un bisnonno a cui tenevi tanto?», risero entrambi di gusto. Mesi prima quelle risate non ci sarebbero nemmeno state, mentre adesso erano all'ordine del giorno.

«No, voglio che mio figlio abbia un nome importante, che sceglieremo insieme.», le disse baciandole la mano con molta dolcezza.

«Adesso devo andare ad accogliere la mia famiglia. Ti lascio alle tue noiose riunioni.», Ariel si alzò, seguita da Justin che non voleva lasciarla andare.

«Sento già la tua mancanza..», mormorò posando la testa sulla sua spalla.

«Mi sembra anche giusto mancarti.», scherzò lei abbracciandolo forte.

Portò le mani sulla pancia che cresceva ogni giorno di più. Il suo cuore batteva fortissimo. Era eccitato di diventare padre, ma aveva anche paura. Sarebbe stato all'altezza?

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Siccome siete stati bravi ho pubblicato prima!
Volevo però chiedervi un favore enorme: si sta avvicinando il capitolo dove Ariel dovrà partorire. Non ho ancora deciso bene se far nascere un maschio o una femmina.
Voi cosa vorreste? E soprattutto: che nome mettereste al nascituro?
Scrivetemi qui sotto le vostre proposte di nomi sia maschili che femminili.
Vedremo se riuscirete a farmene decidere uno dei vostri.
Un bacio, Arianna xxx

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