Capitolo trentottesimo.

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Quella mattina Ariel si svegliò prestissimo. Non aveva dormito nulla, era troppo emozionata. Di lì a poche ore sarebbe stata sposata. Sarebbe stata una regina e...e niente, sentiva l'ansia crescerle in lei. Doveva assolutamente calmarsi.

Non era più una bambina. Era cresciuta in una famiglia dove fin da quando era piccola, era sta abituata a immaginare la sua vita da donna sposata.

Solo che mai avrebbe scommesso che sarebbe stata anche una regina. Si alzò dal letto e si mise davanti al grande specchio.

Capisco che sia un matrimonio combinato, ma cosa ci trova di bello in me Justin?

Da qualche giorno le ronzava in testa questa odiosa domanda. Aveva conosciuto tante principesse più belle di lei. Evidentemente Justin vedeva qualcosa che ad Ariel sfuggiva.

Qualcuno bussò piano alla porta. Le uscì un debole avanti. Si ritrovò davanti sua madre che era già pimpante alle sei del mattino.

«Mi fa piacere trovarti già sveglia tesoro. Chiamo le due domestiche per venire ad aiutarti a preparare.», Ariel non fece nemmeno in tempo di dire nulla che la stanza si riempii di gente.

La fecero accomodare su una poltrona dove iniziarono a truccarla ed a farle l'acconciatura.

Sua madre intanto dava ordini a destra ed a sinistra. Ariel si chiese se qualche volta respirava, perché non la smetteva mai di parlare.

«Mamma...riusciresti a calmarti per qualche secondo?», le chiese prendendola per il braccio.

«Come posso stare tranquilla nel giorno del matrimonio di una delle mie figlie?! Quando sarai madre anche tu allora potrai capirmi e vedrai che sarai anche peggio di me.», la signora Tremblay riprese a dare ordini, mentre la mente di Ariel iniziò a viaggiare.

Fantasticava su una futura famiglia assieme a Justin. Dopo il matrimonio devono obbligatoriamente arrivare dei figli, le avevano sempre insegnato.

Bella la vita quando ti obbligano ciò che devi e che non devi fare. La parola libertà non sai manco come si scrive dato che non la proverai mai.

Finalmente poté alzarsi da quella poltrona, e indossò il suo meraviglioso vestito azzurro. Sua madre si bloccò e cominciò a sorridere felicissima.

«Credevo che avrei avuto un infarto per colpa di questo vestito. Ma sei così bella che l'infarto me lo farai venire per colpa della tua immensa bellezza tesoro.», le prese le mani e la fece girare verso lo specchio.

Ariel si vide bellissima. Il suo cuore batteva molto velocemente, ma non le importava. Si sentiva finalmente pronta a sposarsi. Sapeva che ad attenderla c'era il ragazzo che amava.

Si, finalmente lo aveva ammesso a se stessa: amava Justin! Era follemente innamorata di lui. Il pensiero di stargli lontana era insopportabile.

«Mamma? Che cosa ci troverà di bello in me Justin?», la domanda le uscì senza rendersene conto. Sua madre mise giù il bouquet di rose bianche e si avvicinò ad Ariel.

«Tesoro, tu sei bellissima. Sei una ragazza buona ed educata. È stato il padre di Justin a sceglierti perché sapeva che lui si sarebbe innamorato di te col tempo. Justin è sempre stato molto riservato e non sorrideva facilmente. Grazie a te è rinato e sarà un ottimo re perché avrà al suo fianco una moglie ed una regina perfetta. Sono molto orgogliosa di te. Ti abbiamo obbligata ad una vita che tu non avresti mai voluto fare. L'hai accettato e questo mi rende orgogliosa della mia bambina.», disse sua madre con le lacrime agli occhi.

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Ci avviciniamo al matrimonio tanto atteso, state pronti. :)

«Castle.»Where stories live. Discover now