Capitolo settantaseiesimo.

1.2K 73 2
                                    

~Ariel.~

Il regno guardato dalla torre più alta del castello mette i brividi.

Non c'è più nessuno, a parte l'esercito. Posso percepire la loro paura.

La paura di non rivedere più le proprie famiglie. Sospiro debolmente e mi chiedo perché siamo dovuti arrivare a tutto questo.

Stringo le mani sulla ringhiera e alzo gli occhi al cielo.

«Stai bene cara?», Dorothea mi si affianca.

«Non tanto. Ma voglio sembrare forte. Devo essere forte. Contano su di me. Non potrei vivere sapendo che qualcuno è morto per causa mia.», dico affranta.

«Ariel, ricordati una cosa: non hai voluto tu questa guerra. Quegli uomini sono stati addestrati per combattere e proteggere il loro re e il suo popolo. Se tu parlassi con loro, ti direbbero tutti quanti che non hanno paura di morire. Perché morirebbero da eroi.»

Capisco le sue parole. Ma fra quegli uomini c'è anche mio marito. L'amore della mia vita.

Come potrei andare avanti senza Justin? Se ripenso a quando non volevo nemmeno sposarlo, e adesso abbiamo perfino una figlia insieme.

Come cambiano le cose. Non lo sopportavo nemmeno e adesso guai a chi me lo tocca.

Improvvisamente sento le trombe suonare e guardando verso l'orizzonte, mi accorgo di Stephen che si avvicina con il suo esercito.

«Siamo più numerosi noi, ma questo non significa nulla. Quell'uomo è spietato e sicuramente avrà qualche asso nella manica.», dico stringendo i denti.

«Certamente. Ma lui non ha una strega con degli enormi poteri. Anzi, non ha due streghe.»

La guardo a bocca aperta.

«Avevo capito che tu non avresti combattuto.», dico sospettosa.

«Ariel, insieme faremo il doppio delle cose. Poi tu hai bisogno di qualcuno che ti supporti. Non ti abbandonerò proprio adesso. Finalmente che ti ho ritrovata, non ti lascio andare.»

Ci diamo un lungo abbraccio. Torno a guardare il campo di battaglia e intravedo subito Justin.

Sento crescere in me il potere. Percepisco che vuole uscire, ma decido di tenerlo ancora per un po' a freno.

«Ricordati il piano di Justin: lui cercherà di avere un confronto con Stephen, nel momento in cui quest'ultimo decidesse di combattere, rilascia il potere pensando ad uno scudo. So che puoi farlo. Tu sei capace di qualsiasi cosa.», Dorothea mi poggia una mano sulla spalla.

Annuisco. Si, io sono capace di tutto. Justin sarà fiero di me. Se Stephen vuole morire, che si accomodi pure. Non lo temiamo.

Justin e Stephen scendono da cavallo e si guardano con occhi minacciosi. Dorothea fa un movimento con le mani in modo tale che anche noi possiamo ascoltare ciò che si dicono.

«Quindi hai deciso alla fine di combattere.», dice Stephen ridendo.

«Non ho voluto io questa guerra, e lo sappiamo benissimo. Perché non lo dici ai tuoi uomini? Li stai portando a morire perché sei fuori di testa!», urla Justin alzando la spada.

Senza rendermene conto il potere esce da me e si sparge fra tutto il nostro esercito. Raggiunge Justin che si blocca di colpo. Lo ha percepito. Lo vedo sorridere piano.

«Quindi vuoi a tutti i costi combattere? Okay, combattiamo. Non ho paura di te. Ma io credo che invece tu dovresti averne.», risponde Justin tranquillamente.

Osservo Stephen che ha perso un po' della sua sicurezza. Sta vacillando. È lui ad aver paura adesso.

_________________________________________________________________
I prossimi capitoli saranno più lunghi e non tutti saranno scritti da parte della narratrice, ma anche dai protagonisti, quindi Justin ed Ariel.
La guerra è imminente, ma non illudetevi che tutto andrà per il meglio, i colpi di scena sono i miei preferiti! ;)
Un bacio, Arianna xxx

«Castle.»Where stories live. Discover now