Capitolo quarantesimo.

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«Siamo qui oggi per celebrare il matrimonio fra il principe Bieber e la principessa Tremblay.», iniziò il prete con voce squillante.

Justin non lo stava ascoltando. Era troppo preso dalla bellezza di Ariel. Si sentiva un uomo fortunato: stava per diventare il marito di una donna splendida.

Ariel era tranquilla, non mostrava segni di paura. Il sole filtrava attraverso le grandi finestre e la rendeva ancora più meravigliosa.

Entrambi volevano che la funzione religiosa finisse al più presto. Dopo nessuno avrebbe più detto niente. Avrebbero potuto fare qualsiasi cosa che volessero.

«Vostra Maestà, volete pronunciare la funzione?», il prete stava guardando Justin.

«Oh si, certo. Scusate.», farfugliò lui girandosi verso Ariel che lo stava fissando cercando di non ridere.

«Io, Justin, prendo la qui presente Ariel Tremblay come mia futura moglie.», sapeva la funzione a memoria, ma decise di cambiarla.

«Sarò un marito paziente. Un marito amorevole e non vi farò mancare nulla. Dopo queste parole avrete completamente il mio corpo, la mia anima e...e il mio cuore.»

Ariel sentì scendere una lacrima lungo la sua guancia. Aveva detto poche parole, ma quelle poche significavano tantissimo per lei.

«Io, Ariel, prendo il qui presente Justin Bieber come mio futuro marito.», si guardò attorno e decise anche lei di cambiare le parole.

«Sarò una moglie comprensiva. Non vi lascerò mai da solo. Non sarò solo vostra moglie, ma anche la vostra più intima confidente. Già possedete il mio cuore.», disse dolcemente e guardandolo intensamente.

Vennero portate avanti le fedi nuziali. Justin gliela fece indossare e le baciò la mano come da tradizione. Ariel prese l'altra e gliela mise sul dito. Le sue mani tremavano per l'emozione.

Erano marito e moglie. Tutte le persone alle loro spalle s'alzarono.

«E dopo lo scambio degli anelli, io vi dichiaro marito e moglie.», disse il prete sorridendo.

Justin posò una mano sul suo fianco e la strinse a sé, dandole un bacio appassionato.

Ariel mise le mani sulla sua schiena e sentì le sua gambe che stavano per cedere.

Lo prese a braccetto e cominciarono ad attraversare la navata con la gente che s'inchinava al loro passaggio.

«Adesso inizieranno a spettegolare sul nostro conto.», sussurrò Justin al suo orecchio.

Ariel rise senza farsi vedere e alzò gli occhi verso i suoi genitori che erano entrambi in lacrime. Accanto a loro c'era la madre di Justin che cercava di contenersi.

«Tua madre starà pensando a tuo padre. Sarebbe stato fiero di te.», disse Ariel guardandolo.

Justin dal giorno della morte di suo padre non ne parlò più. Faceva davvero male. Non aveva nemmeno il coraggio di guardare sua mamma. Sapeva che lei vedendolo sposato, le ricordava suo padre da giovane.

«Si, lo sarebbe stato.», disse solamente, dopo qualche secondo.

Salirono le gradinate che portavano al terrazzo. Dove si sarebbero affacciati per salutare il popolo. In quella stessa terrazza sarebbero stati incoronati re e regina.

Volevano che il popolo partecipasse all'evento. Due valletti fecero un inchino mentre aprivano le porte della terrazza. Ariane trattenne il respiro mentre usciva.


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Vi ho fatto un regalino, anticipando di qualche giorno la pubblicazione del capitolo.
E' un regalo per voi, anche se domani è il mio compleanno AHAHAHAHAH
Buona lettura, Arianna xxx

«Castle.»Where stories live. Discover now