Capitolo trentatreesimo.

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Il dottore uscì dalla stanza e guardò la regina e dopo Justin. Il suo sguardo non diceva nulla di buono. Si avvicinò a loro cercando le giuste parole da usare.

«La malattia di vostro marito si sta aggravando. Non ci sono speranze di miglioramento.»

La regina si accasciò addosso al figlio che la strinse meglio che poteva.

Suo padre stava morendo. Non sapevano nemmeno se avrebbe superato la notte. L'unica cosa che voleva fare, era chiudersi in una stanza lasciando il mondo esterno fuori.

«Non credo che arriverà al giorno dell'incoronazione, il suo corpo ormai è segnato completamente dalla malattia.», continuò il dottore sospirando tristemente.

«Cosa possiamo fare?», chiese la regina con le lacrime agli occhi.

«Stategli vicini nelle sue ultime ore. Io tornerò nelle prossime ore per controllare la situazione. Vostre maestà.», s'inchinò andando verso l'uscita.

Justin si staccò da sua madre e andò a rifugiarsi nelle sue stanze. Sbatté la porta e iniziò a rompere ogni cosa che gli passava sottomano.

Il pensiero di perdere suo padre lo uccideva. Sperava che quello fosse solo un brutto sogno, ma doveva guardare in faccia la realtà.

La sua mente vagò fino a fissarsi in un'immagine di Ariel che rideva. La voleva lì con lui, invece era lontana chilometri e chilometri.

Qualcuno bussò alla porta. Non disse nulla, ma comunque si aprì.

«Vostra madre vorrebbe vedervi.», disse un domestico con un filo di voce.

Non ebbe risposta e capì che era meglio andarsene e lasciarlo da solo. Sapeva che doveva andare a trovare suo padre, ma proprio non ci riusciva. Si odiava per questo, ma adesso aveva bisogno di tempo. Suo padre stava morendo. Lui sarebbe diventato immediatamente re. La paura si fece strada in Justin che voleva solo che le cose tornassero alla normalità.

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Ariel fece ritorno alla villa solo a tarda sera. Posò i guanti e ora si sentiva pronta a ricevere il cuoco di corte. Ad aspettarla però c'era un ragazzo che sembrava nervoso.

«Maestà, mi chiamo Ryan e sono un amico intimo del principe Justin. Dovete assolutamente venire con me.», le si parò davanti con uno sguardo preoccupato.

«Cos'è successo?», stava davvero pensando che Justin fosse morto o gli fosse accaduto qualcosa di veramente brutto.

«Re Jeremy è gravemente malato e il dottore dice che non mancano molte ore alla sua morte...», Ariel si sentì mancare e posò una mano sulla sua bocca.

«Justin come sta?», mormorò in preda al panico.

«Non esce dalla sua stanza. È la regina che mi manda qui da voi. Vi prego, dovete venire per farlo ragionare. Siete l'unica che potete.», Ryan era davvero preoccupato per il suo amico. Aveva il terrore che potesse fare una mossa azzardata.

«Partiamo subito!», disse Ariel andando verso la carrozza che li attendeva. Sarebbe stata una lunga notte e sperava solo di arrivare in tempo. Justin aveva bisogno di lei e Ariel sarebbe dovuta essere coraggiosa come mai prima.

Sono una principessa, una futura regina. Non posso permettermi di non essere coraggiosa. Justin ha bisogno di me ed io ci sarò qualunque cosa accadrà.

Lanciò uno sguardo a Ryan e si chiese quanto conoscesse il suo futuro marito.

Se la situazione fosse stata diversa lo avrebbe riempito di domande. Ma non era questo il momento.

«Castle.»Where stories live. Discover now