Capitolo venticinquesimo.

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Justin e Ariel riuscirono a liberarsi di tutti quanti. Si diedero appuntamento in giardino. In un posto così nascosto che nessuno li avrebbe mai trovati.

Ariel stava seduta su una panchina e stava ammirando il lago davanti a lei. Questo posto era pieno di belle cose. Per poterle vedere tutto ci avrebbe messo come minimo delle settimane.

Justin la stava osservando a pochi passi da lei. Il vento s'infila fra i suoi capelli, rendendola una creatura meravigliosa.

Prese posto accanto a lei. Si sorrisero a vicenda. Alle volte non servivano le parole per spiegare determinate cose. Un sorriso faceva intendere il tutto.

«Hai davvero organizzato un ricevimento fantastico. Mi dispiace di averti lasciato sola.», disse lui prendendole la mano.

«Ho sentito molto la tua mancanza, ma il pensiero che ti avrei rivisto presto mi ha aiutata a stare meglio.», commentò Ariel posando la testa sulla sua spalla.

«I nostri genitori non si aspettavano minimamente che fra di noi le cose andassero così bene.», risero entrambi.

Era vero. Qualche giorno fa Ariel non pensava affatto di farsi piacere il principe. Invece adesso si tenevano per mano, si baciavano. La cosa che più la rendeva più felice era che tutto questo non era una montatura. Era tutto reale.

«Godiamoci questi ultimi secondi, prima che ci vengano a cercare. Se sapessero che ci siamo già baciati, credo che ci dovremmo salutare.», disse Ariel ridacchiando.

Justin si avvicinò e la baciò con dolcezza. Lei inclinò la testa e ricambiò il bacio. Le erano mancate le labbra del suo principe. Attorno a loro non esisteva più niente. Se il palazzo fosse andato a fuoco, non se ne sarebbero nemmeno accorti.

Un rumore si fece largo fra gli alberi e subito le loro labbra furono lontane.

Un'ombra passò accanto a loro e Justin si alzò per capire chi fosse.

Ariel riconobbe la gonna voluminosa di sua sorella Dana. Cosa ci faceva nel giardino?

Si rese conto che per tutta la serata non l'aveva notata, credeva che non fosse nemmeno venuta.

«È tua sorella. Cosa ci fa qui?», Justin sussurrò guardandola negli occhi.

«Justin, vai pure dentro. Ho bisogno di parlare con mia sorella. In caso stasera quando saremo proprio soli ti racconterò tutto quanto.», poggiò la mano sulla sua guancia e gli sorrise per rassicurarlo.

Justin non parve molto convinto, ma decise di non andare oltre. Avrebbero parlato più tardi, adesso era meglio se tornava dentro dai loro ospiti o qualcuno avrebbe potuto sospettare qualcosa.

Ariel si mise a seguire sua sorella che andava verso il mare. Le parole delle sue amiche le tornarono in mente: Dana da quando lei era partita, era cambiata. Non era più la stessa.

Non poteva credere che il motivo fosse che lei si sarebbe sposata prima. Fra le due sorelle non c'era mai stata invidia o altro.

«Dana! Dana! Per favore fermati!», Ariel si fermò per prendere fiato.

Sua sorella si girò di scatto come se fosse stata colta in fallo. Aveva uno sguardo gelido e perso nel nulla.

«Perfino il mare a due passi. Sei proprio stata fortunata sorellina cara.», la sua voce raggelò il cuore di Ariel. Che cosa stava accadendo a Dana?

«Castle.»Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon