58.

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Malfoy quel pomeriggio era di ronda ed Hermione aveva accolto il guaritore da sola, come le due volte precedenti.
Si sedette sul letto guardando il moro trafficare con la borsa e si perse nei propri pensieri.
« Cosa ti turba Hermione? »
Lei sollevò lo sguardo e scosse la testa ma il guaritore insistette fino a che Hermione non si arrese.
« Vi ho sentiti parlare, qualche settimana fa, tu e Draco. E lui ti ha detto che ne era felice. »
« Si, è così. »
« Allora perché non c'è mai quando vieni? Sembra che lo faccia apposta. »
« Hermione... -separò le mani di lei per impedirle di torturarsele e sorrise- ti stai facendo delle paranoie inutili. »
« Sappiamo entrambi quanto Malfoy sia bravo a mentire e- »
« Smettila Granger. Lo sai che Draco è al settimo cielo per questo bambino. Hai visto tutto ciò che ha fatto e sta facendo per proteggervi. »
« Si ma- »
« Niente ma. Ora sdraiati. »
Durante la visita il sorriso di Blaise si allargò sempre di più ma Hermione non fece domande sul perché, forse non se ne accorse neanche.
Dopo aver sistemato le proprie cose il Serpeverde si avvicinò vedendola ancora triste.
« Vuoi sapere il sesso? »
La riccia sbarrò gli occhi sorpresa facendo quasi ridere Blaise con l'espressione buffa che assunse.
« Lo sai? »
« Quasi per certo. » specificò dopo aver annuito.
« No... voglio che ci sia anche Malfoy. »
« Terrò il segreto allora. -le fece l'occhiolino e si godette la sua espressione felice- Tu cosa speri? »
« Uh, non saprei... Avere una bambina sarebbe bellissimo ma mi preoccupa cosa potrebbe succederle. In questo mondo... »
Non terminò la frase ma a Blaise non servì per capire cosa la preoccupava.
« La figlia di Hermione Granger sarebbe capace di proteggersi da qualsiasi cosa. »
Hermione cercò qualche indizio sul viso del moro ma non trovò niente se non il solito sorriso.
« A volte odio la vostra bravura nel nascondere le emozioni. »
Zabini rise e ripiegò la pergamena.
« Questo è solo l'esito della visita, vi invierò una lettera con scritto il sesso. Così avrai modo di tenere sulle spine Draco. »
Lo accompagnò all'uscita e una volta che si fu smaterializzato richiuse il portone per poi portarsi le mani tra i capelli ancora emozionata all'idea di sapere il sesso del bambino.
Quando Draco rientrò era ora di cena. Si diresse in camera sperando di non incontrarla ma si incrociarono proprio nel corridoio.
« Draco! -esclamò contenta per poi cambiare subito espressione- Cosa ti è successo? »
« Disordini, tutto qui. » rispose passandosi una mano sul viso sporco di sangue.
Hermione si prese un istante per guardare la camicia bianca con una grossa macchia rossa sul colletto poi gli afferrò un polso tirandolo verso la loro camera.
« Dobbiamo chiudere la ferita. »
In un mobiletto del bagno trovò il dittamo e tornò rapidamente da lui, lo fece sedere sul letto e con un asciugamano bagnato gli pulì la guancia dal sangue rendendo così visibile il taglio. Gli fece piegare la testa di lato e con il contagocce misurò il quantitativo adatto.
Draco si lamentò ringhiando tra i denti e lei dopo aver messo applicato anche una pastura per aiutare la cicatrizzazione gli fece alzare il viso prendendogli il mento tra le dita.
« Sei come nuovo. »
Il biondo le poggiò le mani sui fianchi e l'attirò a sé.
« Com'è andata oggi? Cosa ti ha detto Blaise? »
« È andata bene, lì c'è il referto -disse indicando il comodino poi si morse il labbro e Draco la sentì rabbrividire- Mi ha chiesto se avessi voluto sapere il sesso. »
Il Mangiamorte spalancò occhi e bocca e rimase in attesa di una risposta.
« Quindi? »
« Gli ho detto di no. »
« Cosa?! Perché? »
« Perché volevo che ci fossi tu. »
Draco non rispose restando a guardarla e lei dopo qualche secondo distolse lo sguardo, afferrò l'asciugamano usato in precedenza e con esso cercò di togliere il sangue secco dal collo di lui che la lasciò fare. Scese fin dove la camicia glielo permetteva e poi cominciò a sbottonarla, lì Malfoy la fermò e la guardò negli occhi ghignando alle sue guance rosse.
« Ancora ti imbarazzi in certi momenti... » la prese in giro lui intrecciando la mano tra i suoi capelli.
« Oggi è stata una giornata emotivamente carica. Passerà. »
L'uomo l'attirò a sé per baciarla e la sentì sorridere sulle sue labbra, le mani di lei si spostarono sulle sue spalle; Draco approfondì il bacio mentre le dita di Hermione si stringevano sulla sua pelle poi lui si alzò di scatto dal letto quando percepì i denti della donna mordere il suo labbro.
« Non farlo più, potrei non essere in grado di controllarmi. »
« Ho trovato un punto debole del Generale Malfoy... » cantilenò lei con l'intenzione di prenderlo in giro.
« Ne avessi trovato solo uno Granger la situazione tra noi sarebbe diversa. »
La lasciò soddisfatto di averla sorpresa con le sue parole e le diede le spalle sbottonando del tutto la camicia per poi togliersela.
Hermione guardò per un po' la sua schiena, imbambolata, poi si riscosse.
« Ti conviene farti una doccia per togliere tutto il sangue. »
« Meglio. -si voltò a guardarla e ammiccò- Vieni con me? »
« Passo Malfoy. Vado a dire di preparare la cena. »
« D'accordo. »
***
Un gufo entrò dalla finestra dello studio e atterrò sulla scrivania distraendo Draco dai documenti che stava leggendo. Alcuni fogli volarono a terra senza che lui riuscisse a fermarli prima.
Prese infastidito la lettera dal becco del rapace, lesse il mittente e ansioso l'aprì trovandoci dentro un foglio di pergamena bianco.
Se lo rigirò tra le mani confuso e si alzò.
« Ruf! »
L'elfo si smaterializzò all'istante al fianco del suo padrone.
« Dov'è la Granger? »
« Nella camera Padrone. »
Congedò la creatura e raggiunse la Grifona.
« Granger è arrivata- »
Ghignò notando che indossava solo una camicia e si appoggiò allo stipite con un'espressione di apprezzamento stampata sul volto.
« Cosa è arrivata? »
« Mi duole ammettere che diventa sempre più difficile non saltarti addosso. »
« Facci l'abitudine Malfoy perché anche dopo dovrai darmi del tempo. »
« Tu evita di stare in mutande. » sussurrò improvvisamente alle sue spalle mentre con la mano le accarezzava il retro della coscia fino al sedere.
« Sono in camera mia e mi sono appena lavata-ah. »
Draco le aveva stretto una natica calandosi sul suo collo.
« Malfoy... Draco smettila. »
Riuscì ad allontanarsi ridendo e lo vide per la prima volta imbronciarsi, le fece tenerezza.
« Cos'è arrivata? » chiese per distrarsi dalle sensazioni che quel tocco le aveva fatto provare.
« Sì, questa... -disse afferrando la lettera dal letto- è arrivata da Blaise. »
Hermione quasi gliela strappò dalle mani e l'aprì tirando fuori la pergamena.
« È bianca Hermione. Non c'è scritto niente. »
La riccia cercò la bacchetta trovandola sul mobile del bagno e tornò da lui.
« Sei pronto? »
« Pensi che sia- »
« Si. Ne sono certa, aveva detto che avrebbe inviato una lettera. »
« Non me l'hai detto. »
« Beh ora siamo qui. Vuoi saperlo? »
« Certo che voglio saperlo! »
Puntò la bacchetta contro la pergamena e Draco si accorse del tremore della riccia dall'arma che non stava ferma.
« Revelio. » sussurrò e sul foglio cominciò a comparire lentamente una scritta.
Il Mangiamorte le poggiò un braccio sulla schiena e si allungò a prendere il messaggio.
"Maschio"
Hermione osservò la grafia di Blaise sulla pergamena con il cuore in gola per qualche interminabile secondo, poi quando riuscì ad interiorizzare la notizia che la piccola vita dentro di sé sarebbe stato un Malfoy sorrise felice e guardò il biondo curiosa della sua reazione.
« Draco... »
« È un maschio... »
« Sì Draco. »
« Maschio... »
La sentì ridere e si risvegliò dai pensieri.
« Ne sei felice Malfoy? »
« Lo sarei stato in ogni caso Granger, lo sono. È perfetto. »
Guardò ancora una volta il messaggio prima di metterlo via e rivolgersi a lei.
« Questo week-end andiamo a Dover. »
« D'accordo. » acconsentì sorridendo.
Così il venerdì sera partirono, arrivarono per ora di cena trovando tutto già pronto, il tavolo apparecchiato con tantissime posate (troppe a detta di Hermione che finiva sempre col confondersi), mangiarono senza parlare ma entrambi incredibilmente sorridenti.
Poi si misero entrambi sul divano a leggere, il camino che scoppiettava davanti a loro rendeva tutto più rilassante, la Grifona sprofondò nella lettura fino a quando Draco non chiuse il suo libro e la strinse a sé appoggiando la guancia sui capelli voluminosi di lei. Restò sorpresa ma non disse niente felice di quelle attenzioni e tornò a leggere.
Il respiro del biondo le scaldava la testa e spingeva in avanti i riccioli, si lasciò cullare da quel calore e si ritrovò costretta a chiudere il libro troppo assonnata per continuare.
Il Mangiamorte la sentì muoversi tra le sue braccia per sistemarsi meglio e sorrise senza essere visto, restarono abbracciati e lasciarono che il tempo corresse intorno a loro senza toccarli.
Alle undici fu Draco ad interrompere quella pace porgendole la mano per portarla a letto e lei lo seguì cercando sotto le coperte lo stesso contatto.
Passarono due giorni all'insegna del relax e della solitudine.
Draco la portò più volte a passeggiare in riva al mare, in posti isolati in cui difficilmente avrebbero incontrato gente. Preferì non farla salire a cavallo perciò mise a disposizione un'enorme carrozza nera che lasciò Hermione senza parole.
L'uomo giurò di non averla mai vista così rilassata e felice, ed la riccia non potè che dire lo stesso di lui.
Per la prima volta riuscirono a passare più di ventiquattr'ore senza battutine o malumori.
***
Draco entrò in biblioteca e rimase stupidamente stupito di vederla lì, si incantò a guardarla seduta sulla poltrona, in realtà rannicchiata in modo scomposto, i piedi sotto il vestito al riparo dal freddo, i capelli raccolti disordinatamente in uno chignon e un libro in mano.
Il vestito color corallo che le aveva comprato le stava leggermente grande ma lui la trovò bella in ogni caso.
« Mi stai fissando. »
« Si. »
Hermione lo guardò negli occhi interrompendo la sua lettura e gli rivolse un sorriso che mandò in subbuglio lo stomaco dell'uomo.
« Hai bisogno? »
« No, torna a leggere. »
« Draco... -aveva un tono dolce la sua voce in quel momento, un tono che lei aveva già usato con lui ma che ogni volta lo lasciava sorpreso... com'erano arrivati a ciò?- come stai? »
« Bene Granger. »
Uscì dalla biblioteca ma si fermò nel corridoio assorto nei pensieri. C'era qualcosa di strano quando la guardava o quando pensava a lei. Era bella ma lui questo non l'aveva mai negato, no... era qualcosa di diverso. La necessità di averla sempre a fianco, la paura di perderla, eppure questa paura l'aveva provata anche a Parigi, quasi un anno prima, ma adesso era diversa, più forte, più profonda.
« Sei pensieroso. »
Gli accarezzò la spalla e gli sorrise mentre con l'altra mano sembrava voler sorreggere la pancia enorme che si ritrovata.
« Devo trovare qualcuno che vada a Madrid al posto mio. »
« Perchè non vai tu? Hai saltato troppi viaggi Malfoy. Destiamo sempre più sospetti. »
« Perchè tu non puoi venire e io non voglio lasciarti sola. Non ora che siamo agli sgoccioli. »
« Draco mancano due mesi. »
Lui provò a fulminarla con lo sguardo ma subito si addolcì sospirando.
« Voglio stare con te e con lui. Ho spiegato al Lord la mia apprensione nei tuoi confronti. Sa che sei malata e che non troviamo una cura, motivo per cui ti sto appresso. »
Hermione annuì soltanto pensierosa sul futuro e su come ne sarebbero usciti, Draco restò fuori dalla sua mente ma capì comunque i pensieri che la tormentavano per cui cambiò argomento.
« Non abbiamo mai parlato ma sarebbe ora di scegliere il nome. »
« Ci hai pensato? »
« In realtà no... Julian. »
« Sembra il protagonista di un romanzo di avventura. »
« È un no? »
« No però... »
« Suggerisci qualcosa. » disse il biondo incominciando a camminare verso il salotto portandola con sé.
« Nolan. »
« Sentito troppe volte. »
« D'accordo, altre idee? »
La Grifona si sedette sul divano guardando il biondo fare altrettanto, restarono in silenzio a pensare poi entrambi parlarono nello stesso momento.
« Dominick. » « Tristan. »
Si guardarono e Hermione rise.
« Scusa, dicevi, Tristan... cavalleresco. »
« Regale. »
« Come il figlio di Draco Malfoy dev'essere. » sussurrò lei senza guardarlo.
Draco la sentì e le forzò il viso ghignando.
« Esattamente Granger. »
Il Mangiamorte venne distratto da un elfo che gli porse delle lettere e tornò a guardarla quando parlò.
« Prenderà il tuo cognome? »
« Ovvio Granger. »
« Lo riconoscerai come tuo? »
« Ovviamente si Granger. è mio figlio e lo sarà in ogni modo. Sarà mio erede. »
« Me lo prometti? »
La sorrise dolcemente stupendola e annuì.
« Certo Hermione. E tu sarai sempre sua madre. »
La riccia gli accarezzò i capelli e annuì.
« Grazie. » sussurrò prima di cercare di allontanarci per poi non riuscirci per via di Draco che la baciò velocemente.
***
Blaise accolse Davies nel suo studio, lo fece accomodare e gli offrì del vino elfico.
« Scusa il disordine. -disse raccogliendo tutti i documenti sulla scrivania- Non mi aspettavo visite. »
« Tranquillo. » rispose il mangiamorte curiosando tra i fogli che il guaritore stava raccogliendo.
« Cosa ti porta qui? »
« Abbiamo un caso che pensiamo essere Spruzzolosi al campo cinque. Vorremmo il parere di un esperto. »
« Certamente. Posso venire domani mattina, nel mentre isolatelo da tutti gli altri e per farlo prendete precauzioni. »
« D'accordo, troverai me domattina al campo. »
« Perfetto. »
Blaise segnò con l'inchiostro blu un appunto sull'agenda e l'ospite finì di leggere le poche righe visibili del referto senza farsi vedere.
Quando se ne andò Zabini raccolse dalla scrivania gli ultimi documenti compreso quello di Hermione.
***
Draco sentì il portone sbattere con violenza, si alzò di scatto e vide l'elfo correre trafelato verso di lui.
« Ruf ha provato a fermarli! Padrone Ruf ha- »
Higgs e Smith comparvero nel salone con le bacchette sguainate.
« Che diavolo succede? »
« Siamo qui per la Granger, Malfoy. »
« Abbassate quelle bacchette in casa mia. »
Zacharias si avvicinò.
« Sei stato sollevato dalla tua carica di Generale. Potrai chiedere udienza al Signore Oscuro. L'unica cosa che vogliamo ora è la Granger. Abbiamo l'ordine di prenderla quindi consegnacela e basta Malfoy. »
« Voglio sapere il perché di tale idiozia. »
« Draco? »
Tutti la guardarono in cima alle scale, Malfoy notò il ghigno di soddisfazione sul viso di Smith e capì perché erano lì.
« Hermione... -la guardò mentre afferrava lentamente la bacchetta dai pantaloni- Scappa. »
Riuscì a tramortire Higgs al primo colpo con uno schiantesimo e bloccò la fattura lanciata dall'ex Tassorosso.
« Draco! »
Creò uno scudo tra sé e la donna.
« Vattene Granger! Ti prego! »
Hermione fece un passo indietro guardando i due uomini lottare e nonostante avesse voluto aiutare chiuse gli occhi e si smaterializzò.
Draco venne distratto dal suono e Smith riuscì a colpirlo bloccandolo a terra poi lo disarmò.
« Draco Malfoy, sei in arresto per aver disobbedito agli ordini e attaccato due tuoi compagni. »
Una corda gli legò i polsi dietro alla schiena e la mano di Zacharias lo fece alzare.
« Verrai portato- »
« So benissimo dove Smith, chiudi quella fottutissima bocca. »
« Reinnerva! »
Higgs si mise seduto gemendo e guardò la scena.
« Lei? »
« È scappata. Tu torna al campo, io lo porto ad Azkaban. »
Si materializzarono all'ingresso e tutti gli occhi caddero su Draco prigioniero.
Lo scortarono in una cella nel settore D, dedicato ai Mangiamorte sotto inchiesta.
« E così tu e la Granger vi siete dati da fare. »
Lo ignorò pensando a lei e sperando che fosse al sicuro.
« Aveva un bel pancione... di quanti mesi è? Cinque? Sei? Chi ti sei scopato nel mentre? »
« Chiudi quella cazzo di bocca Smith! »
« Sarai convocato dall'Oscuro. Prega che tu possa parlarci prima che noi troviamo lei, avresti dovuto dirle addio. »
Lo spinse nella cella e con un gesto della bacchetta due catene presero vita attorcigliandosi sui suoi polsi.
Al contrario delle aspettative di Draco, Smith non disse più niente prima di uscire.
Malfoy rimase solo e il suo primo pensiero fu per ciò che lo aspettava... non ne aveva idea.
Il secondo pensiero fu invece per lei e il suo cuore batté più forte per la paura, sperava che si fosse smaterializzata lontano, in un posto non scontato, pregò che non l'avessero trovata.
Si portò le mani tra i capelli e si sedette a terra mentre il suo cervello lavorata ad alta velocità pensando a come procedere.

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Dopo la bella notizia di un piccolo Malfoy in arrivo non potevo non rovinare tutto giusto? 🤭

E così... di nuovo... sono separati.
Come sistemeranno le cose secondo voi? E quanto ci metteranno a farlo?
Sono proprio curiosa delle vostre possibili idee!
Elly❤️

Under the Darkness | Dramione | Italian VersionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora