34.

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Sorpresa! Per cosa? Lo scoprirete a fine capitolo😏😉

La riccia si svegliò a causa di un raggio di sole che le illuminava fastidiosamente il viso.
Si voltò dall'altra parte e vide il biondo uscire dal bagno, quando lui si accorse che era sveglia le sorrise e le diede il buongiorno.
Si alzò e gli passò a fianco diretta in bagno, fece per chiudere la porta ma si fermò e lo guardò.
« Non aspettarmi Malfoy, se devi scendere. Mi faccio una doccia. »
« D'accordo. »
Hermione si infilò sotto l'acqua e si lavò a fondo sentendo ancora il sudore e gli odori che le erano rimasti addosso dalla serata precedente.
Pensandoci le venne spontaneo sorridere.
Faceva sesso con Malfoy per una sua scelta e non le dispiaceva affatto, al contrario le piacevano moltissimo le sensazioni che lui riusciva a farle provare.
Indossò un vestito molto semplice e uscì raggiungendo gli altri in sala accompagnata dalla cameriera.
« Lord Malfoy i camerieri mi hanno riferito che non li chiamate per far si che vi servano. »
« Niente contro i suoi camerieri ovviamente Lord Mazur ma semplicemente non siamo abituati. »
« Oh Lady Cathleen. »
« Buongiorno. »
« State bene? »
« Si, grazie per averlo chiesto. »
« Dovere. »
Hermione sorrise e mentre si sedeva al tavolo guardò Draco poiché la stava fissando.
« Stai davvero bene? » sussurrò lui.
« Si Malfoy. »
Fecero colazione poi i due ospiti si spostarono nel salotto e restarono seduti sul divano per una decina di minuti prima di essere raggiunti dal padrone di casa.
« La bella stagione è appena iniziata oggi è una bellissima giornata, vi proporrei una cavalcata nei dintorni. »
« Molto volentieri Lord. »
« E lei Milady? »
La riccia alzò lo sguardo sorpresa e imbarazzata.
« Ma certo. » rispose senza pensare colta alla sprovvista.
L'uomo più anziano sorrise e si allontanò, un valletto disse loro che i camerieri li aspettavano in camera con gli indumenti adatti.
Hermione quasi non ci volle credere quando vide un paio di pantaloni anche per sé.
« Sai... -cominciò Draco uscendo dal bagno per guardarla- non mi hai mai detto se ti piace. »
« Cosa? » gli chiese lei che ancora pensava alla cavalcata e alla sua risposta.
« Come "cosa" Cathleen? -il biondo sorrise divertito e lei si incantò a guardarlo- Ciò che abbiamo fatto ieri sera. »
« Non continuerei a farlo se non mi piacesse Malfoy. »
« Mi sembra giusto. »
Quando furono pronti un cameriere li avvertì che il padrone li aspettava all'entrata e Draco si alzò per poi porgere il braccio alla Grifona.
Nello spiazzo davanti alla gradinata principale c'erano quattro cavalli, due persone per ciascun animale intente a sellarlo e a prepararlo.
« Malfoy io- »
« Sono quattro esemplari di Trottatore Orlov. -spiegò Mazur avvicinandosi ai due- Conoscete la fiera di Skaryszew? »
« Non ne ho mai sentito parlare. »
« Mi sorprende, è uno dei più grandi e conosciuti mercati di cavalli in Europa. »
« Ho dei cavalli in Inghilterra ma purtroppo non sono molto informato in materia. »
« Lo capisco, ognuno ha le proprie passioni, per me questi splendidi animali sono tutto. Partiamo tra poco. »
Quando si allontanò i due inglesi si guardarono.
« Tu non sai cavalcare vero? »
« Cosa te lo fa pensare? » chiese lei sprezzante aspettandosi una presa in giro.
« Non era quello che volevi dirmi prima che ti interrompesse? »
« Oh... si. »
« Perché hai detto di sì allora? »
« Io non lo so, mi ha colta alla sprovvista e non volevo deludere nessuno. »
Draco sospirò ma le sorrise.
« Non è difficile. Stai a fianco a me e andrà bene. »
Il Mangiamorte montò sul cavallo che gli era stato indicato e si accostò a quello della riccia dalla parte opposta rispetto a quella da cui lei stava montando aiutata da un valletto.
Quando la vide a metà strada le tese una mano e l'aiutò a sistemarsi.
« Metti i piedi nelle staffe. -disse indicandogliele con il dito- e afferra saldamente le redini. »
Hermione eseguì e lo guardò cercando una conferma, lui annuì come a dirle che era tutto corretto.
« Siete pronti Lord? » domandò Mazur a fianco alla moglie, Draco annuì poi guardò lei.
Con grande sollievo della riccia il suo cavallo seguì quello del biondo senza che lei dovesse fare qualcosa.
Dopo qualche minuto di camminata, già fuori dalla proprietà del polacco il Mangiamorte si fermò e aspettò che lei lo affiancasse.
Hermione si mise ad osservare il paesaggio per distogliere lo sguardo dal quello del biondo e solo quando fu certa che l'attenzione di lui fosse rivolta altrove ricominciò a guardarlo; cavalcava con la schiena dritta, quasi impettito, stringeva nelle mani le redini con decisione e non in modo convulso come stava facendo lei.
Cercò di rilassarsi e guardò il proprio cavallo, aveva il manto di un marrone chiaro, Mazur le aveva detto che si chiamava Russet proprio per il colore che aveva, probabilmente doveva essere il nome della sfumatura.
Cavalcarono per più di un'ora prima che il polacco si fermasse e li invitasse a smontare, si erano arrampicati su una collina e da lì il paesaggio era mozzafiato.
Draco si schiarì la voce e lei riemergendo dai pensieri lo guardò, le stava porgendo la mano per aiutarla a scendere, mentre si lasciò aiutare non potè evitare di pensare al suo comportamento; si chiese se quella gentilezza fosse dettata dal suo volere o se stesse semplicemente atteggiandosi a gentiluomo.
Restarono a guardare il villaggio che si estendeva nella valle e un castello poco più su rispetto a loro, Mazur raccontò un po' di storia e leggende poi si allontanò tornando ai cavalli e Malfoy rimase accanto a lei intenta a fissare il vuoto assorta nei pensieri.
« Sei pensierosa. » le sussurrò all'orecchio facendola rabbrividire per il contrasto tra l'aria fredda e il suo fiato caldo.
« Lo sai Malfoy, io penso sempre. »
« Mi dicessi a cosa pensi... »
Lo guardò e sfoggiò l'imitazione di un ghigno che lasciò il biondo quasi sorpreso.
« Dovessi chiedertelo io ogni volta che sei assorto nei pensieri... »
Draco assunse un'espressione divertita e tornò a guardare il villaggio sotto di loro con le braccia appoggiate alla ringhiera di sicurezza.
Poco dopo il loro accompagnatore li richiamò e propose di tornare a casa per mangiare e riposarsi in vista della serata che li aspettava.
« Quale serata? » chiese lei a Draco.
« Questa sera siamo fuori, te l'avrei detto tornati al maniero. »
L'aiutò a montare e prima che lei si sistemasse Malfoy era già in groppa al suo destriero.
Dopo un'altra ora di cavalcata rientrarono, il pranzo era già pronto e servito, mangiarono velocemente poi si ritirarono in camera; il Mangiamorte la raggiunse qualche minuto dopo e chiuse la porta alla sue spalle.
« Partiamo alle cinque. »
« Due ore? » chiese lei guardando l'orologio.
« Ci basteranno. »
« Devo lavarmi. Tu- »
« Vai. » disse indicandole il bagno.
Hermione entrò e ne uscì quaranta minuti dopo con un asciugamano bianco avvolto attorno al corpo -non aveva trovato un accappatoio- e uno che teneva su i capelli bagnati.
Draco la osservò sedersi sul letto e frizionare i capelli per asciugarli un po', lei sentendosi osservata si girò a guardarlo.
« Si? »
« Ho detto qualcosa? »
« No ma -Hermione scosse la testa e sorrise- dovrei chiederti a cosa pensi in questo momento. »
L'uomo sbuffò divertito e prese dei vestiti dall'armadio.
« Un completo bianco?! » domandò lei sorpresa.
« Si, il nero non è apprezzato e questa sera non voglio inimicarmi nessuno. »
La guardò ancora un'ultima volta senza che lei se ne accorgesse prima di entrare in bagno.
Pensando a quanto tempo mancava decise che poteva tranquillamente farsi un bagno e cominciò a riempire la vasca, nel mentre tolse i pochi millimetri di barba in eccesso, si spogliò e poggiò l'anello sulla mensola davanti allo specchio.
Era immerso da un po' quando sentì delle voci nell'altra stanza, si tirò a sedere velocemente movimentando l'acqua che fuoriuscì, richiamò la bacchetta con un incantesimo non verbale e tese le orecchie.
Sentì una voce femminile rispondere a quella della Granger che a sua volta la chiamò Ania, capì che era la cameriera e tirò un sospiro di sollievo tornando al caldo.
Ripensò agli ultimi avvenimenti, la cavalcata e la serata precedente, lei che gli diceva che le piaceva ciò che facevano, lui che era diventato premuroso nei suoi confronti.
Si passò le mani tra i capelli bagnati e chiuse gli occhi sommerso dai pensieri poi sentì di nuovo delle voci.
« Non mi è mai capitato che dei Signori non richiedessero i miei servigi. »
« Spero non vi siate offesa, è solo che... non siamo abituati. »
« A Londra non avete dei camerieri Milady? »
« Non per vestirci e prepararci. »
« Ma per le altre faccende? »
« Elfi domestici. »
« Oh, ne ho sentito parlare Milady. Le piace per adesso? » il biondo si chiese cosa stessero facendo.
« Molto Ania. »
« Ne sono lieta Milady. E Lord Malfoy... »
« Cosa? »
Draco inconsciamente si tirò su per essere po' più vicino alla porta.
« Siamo stati informati all'ultimo momento che sarebbe stato accompagnato da voi. A quanto pare viaggiava da solo prima. »
Il Mangiamorte pensò che la notizia di stava diffondendo e non era un bene, fosse arrivata in Inghilterra, al Signore Oscuro... sarebbe stato problematico. Doveva rifletterci e trovare una soluzione.
« Ci siamo incontrati da poco. »
« Se posso permettermi Lady Cathleen, siete una bellissima coppia. »
Hermione non rispose e le chiacchiere cessarono.
Guardò l'ora sull'orologio da polso posato vicino alla vasca e constatò che mancava mezz'ora.
Uscì dall'acqua, si asciugò con un colpo di bacchetta e si vestì, il completo bianco stonava alla sua vista ma sospirò e si disse che sarebbe stato solo per una sera.
Quando mise piede in camera restò immobile sulla soglia, a guardarla incantato.
La Grifona distolse lo sguardo dallo specchio e gli sorrise finendo di sistemarsi un orecchino.
Indossava un vestito dorato, due spalline fini arrivavano a congiungersi a metà schiena con una sottile striscia di tessuto, per il resto la schiena era nuda fino alla zona lombare dove il vestito curvava dai fianchi per ricongiungersi e scendere fino ai piedi. Capì di cosa si era occupata la cameriera guardando i capelli raccolti in uno chignon con due ciuffi ad incorniciarle il viso e un cerchietto quasi somigliante ad una tiara dai motivi floreali.
« È decisamente strano vederti vestito di bianco. -decretò lei ridacchiando- Però stai bene. » terminò in un sussurro.
Draco le passò a fianco silenzioso e lei non seppe perché provò un senso di delusione, non si aspettava certo dei complimenti ma almeno un commento.
« Sei pronta? »
« Si Malfoy. » rispose con cattiveria attirando il suo sguardo perplesso.
« Che ti prende? »
« Niente. Andiamo? »
La mano di Draco sbatté sulla porta impedendole di aprirla e lei lo fulminò.
« Cosa c'è Granger? »
« Non mi chiamare così e ti ho già detto che non c'è niente. »
« Adesso vuoi essere chiamata Cathleen? »
« Non voglio che ci scoprano. »
L'uomo fece un passo verso di lei bloccandola contro la porta e ghignò, ad Hermione venne voglia di colpirlo.
« Ammettilo che ci stai prendendo gusto ad essere Cathleen. »
« No. »
« Bugiarda. »
« Lord Malfoy? »
Approfittò della sua distrazione per sgusciare via dalle sue braccia e tornò davanti allo specchio per controllare che fosse tutto a posto mentre Draco apriva la porta.
« Lord Mazur chiede se siete pronti e vi aspetta in sala. »
« Si, siamo pronti. » disse guardandola.
Le porse il braccio e lei lo assecondò per evitare altri scontri.
Nel salone il padrone di casa la riempì di complimenti a cui lei rispose forzando un sorriso.
« Sapete la destinazione Lord Malfoy? »
« Si, non preoccupatevi. »
« Ottimo, ci vediamo lì allora. » e dettò ciò si smaterializzò insieme alla moglie lasciando i due da soli.
« Pronta? »
« Si Malfoy. »
« Prima dimmi cos'hai? »
«Ancora? Per l'ennesima volta Malfoy niente. »
Draco sospirò e distolse lo sguardo.
« Sai, Mazur fa il cascamorto ma ha ragione. »
« Cosa? »
« Ho detto che ha ragione a riempirti di complimenti. »
Hermione sbuffò divertita e lui si accigliò.
« Era solo questo? -lo guardò perplessa vedendolo incredulo- Questione di un complimento? »
« Io... no. »
« Eppure ora sorridi. »
« Vuoi che torni ad essere arrabbiata? »
« No Cathleen, non roviniamoci la serata. »
Si assicurò che avesse la presa salda sul proprio braccio e di smaterializzò.
Nel cortile d'entrata si stavano materializzando più persone di quanto lui potesse immaginare ma distolse rapidamente lo sguardo per rivolgere l'attenzione alla donna a fianco a lui con ancora la conversazione di poco prima in testa.
« Lo sai cosa penso di te Cathleen. Te l'ho detto in Spagna, e andando da Blaise. »
« Non è necessario che ti sforzi tanto Malfoy. » disse con tutte le intenzioni di prenderlo in giro ma lui non stette al gioco e la guardò seriamente.
« Sei bella Granger. Era questo che volevi sentirti dire? Lo penso, sei bella. »
Lei cercò di trattenere il sorriso e annuì ma lui non distolse lo sguardo.
« E sei all'altezza di tutte loro. » concluse riferito a tutte le donne presenti.
« Ti ho già detto che- »
« -non devo leggerti nella mente ma se non l'avessi fatto saresti stata tutta la serata a pensarci. Ora entriamo che qui fa freddo. »
La donna si voltò e rimase incantata dal castello che si trovò davanti. Malfoy le spiegò che si trattava del Palazzo di Wilanòw, noto anche come la "piccola Versailles".
La serata si divise in due momenti, la prima parte fatta di buffet e balli, la seconda -dopo qualche ora- si ridusse ad una cena con pochi intimi. Hermione sorprese Draco comportandosi e atteggiandosi come una lady educata come i suoi ranghi ed abituata ad essi.
Avevano appena terminato il secondo quando Hermione si tolse il tovagliolo dalle gambe e Draco la guardò.
« Dove vai? » le sussurrò.
« In bagno. -rispose lei con un altro sussurro- Scusate. »
Si alzò e si allontanò imboccando un corridoio, camminò per parecchio allontanandosi dalla sala principale cercando di ricordare la strada per la toilette, svoltò l'angolo sovrappensiero e urtò contro qualcuno.
« Oh mio dio, mi scusi. »
Si affrettò ad aiutare il giovane ad alzarsi da terra e guardò il cesto con il bucato pulito sparpagliato per terra.
« Non si preoccupi, è colpa mia.
« No, no, avevo il naso per aria e, oh le ho fatto cadere tutto. »
« Davvero Milady non si preoccupi. »
Hermione titubò un po' sentendosi in colpa poi annuì a testa bassa.
« D'accordo, mi scusi ancora. »
Il cameriere le sorrise e si chinò a raccogliere il bucato.
Lo guardò della donna cadde su una moneta dorata a terra, doveva essere caduta al ragazzo, la raccolse e si girò verso di lui.
« Penso le sia caduta... »
La osservò meglio e la riconobbe mentre lui la guardava spaventato.
« L'ES... »
« Cos'ha detto? »
« L'ES... l'Esercito di Silente. »
« Chi sei? » le chiese lui lasciando la cesta a terra e accostandosi al muro.
« Hermione. » disse semplicemente lei e lo vide spalancare gli occhi come se avesse avuto una visione.
« Hermione... Ti ho cercata per così tanto tempo. »
« Tu chi sei? »
« Oh già... scusa. »
Estrasse la bacchetta dai pantaloni e se la passò davanti al viso, i capelli cominciarono a schiarirsi e gli occhi cambiarono colore.
« Ronald... »

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Ta-daaaa!

Posso percepire la felicità che state provando in questo momento per l'arrivo di Ronald Weasley!! (🚨ironia ovviamente🚨)

Cosa succederà ora?😏
Potrete scoprirlo solo leggendo, niente spoiler🙊

Under the Darkness | Dramione | Italian VersionDonde viven las historias. Descúbrelo ahora