31.

1.8K 75 18
                                    

Secondo me non siete pront* per questo capitolo 🙊😍

« Malfoy? »
« Oh Granger, vieni. »
Hermione entrò nella stanza e lo guardò recuperare la camicia nera, indossarla ma senza abbottonarla.
« Un elfo mi ha detto che mi aspettavi. »
« Si, siediti. »
Le disse indicando distrattamente il letto mentre rovistava nell'armadio.
La riccia titubò per qualche secondo poi accolse l'invito e lo guardò
« Perché mi volevi? »
« Dammi solo un minuto. »
Aspettò e lo vide tirare fuori dal mobile una cravatta che lasciò sul letto, poi Draco si avvicinò poi alla scrivania e prese un cofanetto porgendolo alla riccia.
« Cosa sarebbe? »
« Aprilo. »
La Grifona obbedì e rimase esterrefatta dal contenuto.
« Cosa devo farci? »
Draco la guardò accigliato e incredulo.
« Cosa pensi di doverci fare con dei gioielli Granger? -lei assottigliò gli occhi e lui sbuffò- Vorrei che li indossassi questa sera. »
Hermione guardò ancora il ciondolo a forma di fiore, oro rosso, sui bordi dei petali dei piccoli diamanti e l'interno laccato di nero. C'erano anche un paio di orecchini e un anello.
« Perché? »
« Perché mi va. -prima che lei potesse parlare lui la interruppe bruscamente- Non c'è niente sotto Granger. Niente che abbia a che fare con le nostre discussioni, né con il nostro rapporto. Non sto cercando di comprarti- »
« Ma qualcosa c'è. »
Si guardarono negli occhi e lui cedette.
« Voglio solo che Nora abbia una buona impressione di te. Io e lei non ci sopportiamo, se almeno voi due andaste d'accordo non avrei un altro ostacolo tra me e Blaise. »
« Gli ostacoli non ci sono Malfoy, sono solo nella tua immaginazione. » gli rispose alzandosi e avvicinandosi all'uscita.
« Farò come vuoi ma dubito che funzionerà. Ho l'impressione che già non mi sopporti. »
« Non ti ha neanche conosciuta. »
Hermione si voltò e si passò una mano tra i capelli.
« In realtà si, quando ero da Blaise ci siamo incontrate, per errore e non l'ha presa bene. »
« Fantastico. » mormorò ironico.
La riccia rimase sulla soglia della camera a guardarlo, passandogli vicino era stata inebriata dal profumo di quello che probabilmente era il suo dopobarba. Osservò ciò che la camicia aperta non copriva e sentì il desiderio di toccarlo. Strinse il cofanetto tra le dita e senza accorgersene di morse il labbro. Draco invece se ne accorse e sorrise cominciando ad abbottonarsi la camicia.
Fu come se l'effetto di un incantesimo fosse svanito ed Hermione tornò alla realtà con le guance porpora e bollenti.
« Vai a prepararti Granger. Partiamo tra poco. »
« Si. »
Dopo venti minuti il Mangiamorte uscì dalla stanza contemporaneamente a lei.
Aveva un abito lungo fino a terra, le mezze maniche di pizzo e il colore riprendeva l'oro rosa dei gioielli.
Non potè trattenere il sorriso quando la vide, la raggiunse e la osservò ancora per qualche istante poi prese la bacchetta e rese invisibile il ciondolo di rubino.
Raggiunsero in silenzio i salone e si smaterializzarono.
Davanti al portone di Zabini Manor mentre aspettavano che qualcuno li accogliesse Draco si accostò al suo orecchio.
« Sei incantevole. »
Hermione lo guardò stupita ma non poté ribattere perché un elfo la interruppe accompagnandoli nel corridoio centrale.
« Draco, Hermione. »
Anche Blaise rimase affascinato da Hermione ma lei dopo averlo salutato velocemente si concentrò sul biondo che sorrideva senza guardarla.
Si accomodarono in salone dove Nora li aspettava.
« Nora. »
« Malfoy. -studiò per un attimo la donna e le sorrise- Hermione. »
Passarono un serata piacevole chiacchierando di attualità e lavoro, Blaise raccontò alcuni aneddoti emozionanti sul proprio lavoro, mangiarono ottimo cibo e bevvero vino, anche Draco nonostante i numerosi sguardi accusatori del padrone di casa e della Grifona.
Nora raccontò sé stessa, era entrata ad Hogwarts qualche anno dopo di loro, era una Corvonero e aveva origini francesi.
Hermione l'ascoltò attentamente interessata e notò che anche Draco sembrava incuriosito.
« Penso sia ora di andare. » decretò il biondo guardando la sua accompagnatrice che annuì.
Blaise si alzò prima di loro e li accompagnò alla porta.
Hermione scese i primi scalini fuori dal Maniero e si girò a guardare il Mangiamorte trattenuto dall'amico.
« Grazie per essere venuto Draco, dico sul serio, ne sono felice. »
« Grazie dell'invito Blaise. È stato piacevole. »
Il moro si sporse a guardare Hermione poi tornò con gli occhi sul biondo.
« Dovrò ringraziare quella donna. » disse con un sorriso di pura felicità sulle labbra.
« Buonanotte Blaise. »
« A te Draco, notte Hermione. »
« Buonanotte! »
Il portone si chiuse con un tonfo e l'uomo la raggiunse.
Quando arrivarono nel salone Hermione perse l'equilibrio per colpa della leggera ubriachezza mista alla stanchezza e lui l'afferrò all'ultimo, la tirò su e lei si aggrappò alla sua camicia.
Dopo qualche secondo la riccia rise.
« Scusa. Mi sento un'imbranata. »
« Finché siamo solo tu ed io... »
Lo fulminò con lo sguardo poi guardò davanti a sé, aveva il suo naso all'altezza degli occhi, lasciò la camicia ma non tolse le mani che rimasero sul petto dell'uomo e fece una leggera pressione per sentirlo di più.
« Granger- »
« Non l'ho mai fatto. »
Alzò la testa per guardarlo negli occhi e si ripetè.
« Io non l'ho mai fatto Malfoy. »
« E perché me lo dici? »
« Perché tu me l'hai proposto. E io... »
« E tu? »
Mosse le mani sul tessuto morbido della camicia sentendo i muscoli di lui reagire.
« La sento Malfoy, quell'elettricità di cui parlavi, e non me la spiego. »
« E la Granger deve sempre avere una spiegazione per tutto. »
« O almeno provarci. » precisò sorridendo.
Draco spostò le mani dalle sue braccia alle sue spalle, poi sulla schiena e l'attirò a se.
« Quindi Granger? »
« Sto accettando Malfoy. »
Non si sarebbe mai immaginato che l'avrebbe ammesso così rapidamente ma sorrise soddisfatto.
« D'accordo. »
La superò e lei lo fermò quasi subito.
« Adesso Malfoy. »
« Adesso? Sicura? »
« Domani potrei cambiare idea. »
« Allora vieni. » le disse porgendole la mano.
Hermione gliela strinse sentendo il cuore saltare nel petto e lo seguì nella sua camera.
Il Serpeverde agitò la bacchetta e lei temette che la spogliasse così invece tutti i gioielli di entrambi levitarono fino alla scrivania.
« Puoi fare come preferisci Granger. » le disse il biondo vedendola incerta sul da farsi.
Lui cominciò a slacciarsi la camicia e lei restò a guardarlo, solo quando l'ebbe lasciata a terra lei si avvicinò e appoggiò i palmi questa volta sulla pelle bollente.
Il mangiamorte le accarezzò il viso con entrambe le mani, si infilò nei capelli poi scese ai lacci del vestito, con pochi movimenti li allentò il necessario e cominciò a sfilarglielo.
Hermione sentì il suo seno entrare a contatto con l'aria ancora fredda della stanza e il nodo lì sotto si strinse di più.
Quando il vestito toccò terra scomparve e la riccia guardò l'uomo inginocchiarsi davanti a lei, afferrare il bordo gli slip e abbassarglieli mentre la guardava negli occhi. Neanche per un momento la mente di Hermione fece sì che si chiedesse cosa stesse facendo.
Dopo essersi spogliato del tutto con un incantesimo Draco la fece sdraiare sul letto e si prese qualche secondo per osservarla senza formulare nessun pensiero preciso.
Anche Hermione lo guardò senza mai scendere sotto la 'V' degli addominali, era imbarazzata ma cercò di non farglielo notare nonostante la situazione.
Il Mangiamorte si piegò su di lei baciandole la clavicola, il petto, arrivando al seno mentre con una mano si sorreggeva e con l'altra le accarezzava una coscia; si soffermò sul capezzolo destro usando labbra e lingua fino a che esso non fu duro.
La Grifona aveva le guance rosse e le labbra schiuse, tutto ciò che stava provando era totalmente nuovo e bellissimo; ogni volta che lui la toccava, in qualsiasi punto, lei tratteneva per un attimo il fiato sorpresa dalle sensazioni che provava.
Nel mentre la mano si era fatta strada arrivando quasi alla meta desiderata, al primo tocco sentì la donna sussultare, la cosa lo fece sorridere e continuò; dopo poco lavoro potè già sentirla bagnata, e calda.
Fece scivolare un primo dito senza troppa difficoltà, tornando con le labbra vicino al suo orecchio, la sentì gemere per la prima volta e un ghigno di soddisfazione gli deformò il volto.
Hermione nel frattempo restò immobile lasciando tutto il lavoro a Draco, lei non sapeva cosa fare e lui sembrava sapere tutto. Cercò di registrare le sensazioni, il nodo allo stomaco, quasi una leggera nausea, il calore che sembrava fuoco all'altezza dell'ombelico e il leggero fastidio del dito del biondo dentro di sé; anche se aveva smesso sentiva ancora i baci lasciati dal lui sulla sua pelle.
Il secondo dito fu più doloroso e lo percepì anche Draco che la vide irrigidirsi, diversamente dai sussulti precedenti, aspettò un po' poi riprovò a muoversi ricevendo un mugolio di disapprovazione in risposta.
« Granger sono solo due dita. »
Sfiorò con le proprie labbra il collo della Grifona e scese più giù sul seno.
Senza spostarsi da quella posizione si sporse per prendere un'ampolla di vetro viola dal cassetto del comodino e la stappò.
« Cos'è? »
« Olio. -rispose versandosene un po' sulle dita impegnate- Dovrebbe aiutare. »
E così fu, il bruciore scomparve lasciando spazio solo alla sensazione delle dita di Draco dentro di lei.
Continuò fino a che non la vide affannata e al limite, si fermò guardandola prendere un respiro profondo e portarsi le mani tra i capelli.
Solo in quel momento, per la prima volta si guardarono negli occhi, ad Hermione venne spontaneo sorridere e le sue guance diventarono ancora più rosse.
Lo guardò prendere l'olio, versarsene un po' sulle mani e ricominciare a massaggiarla per qualche secondo poi cosparse la propria erezione, la Grifona prese coraggio e questa volta lo guardò tutto soffermandosi quasi curiosa sul membro, lo osservò toccarsi per spargere l'unguento e provò una dolce fitta all'altezza dell'ombelico.
Le passò le mani unte su tutto il corpo mentre riprendeva una posizione comoda, le aprì le gambe e appoggiò la punta alla sua entrata; cominciò ad entrare lentamente sentendola irrigidirsi da subito così dopo poco si fermò e la guardò.
« Devi rilassarti Granger. »
Lei lo fulminò con lo sguardo ma l'espressione di Draco non cambiò.
« Rilassa i muscoli e accoglimi. A respingermi avrai solo più dolore. »
La donna chiuse gli occhi e respirò.
« Quando mi senti spingere espira, diminuirà il dolore. »
La guardò annuire e ricominciò a spingere, il suo metodo funzionò almeno un po', Hermione riuscì ad accoglierlo senza la sensazione di un coltello nel ventre che aveva provato al primo affondo. Solo quando Draco arrivò alla fine, gli ultimi centimetri, lei affondò le unghie nei suoi avambracci e scalciò.
« Ferma Granger. »
« Fanculo Malfoy. Non sei tu a provare dolore. »
Draco si accigliò divertito.
« Cerco solo di aiutarti. »
« Sta zitto. » rispose lei con un ansito.
« Eppure i miei consigli ti sono serviti, fossi stato zitto avresti pianto molto prima. » Disse asciugandole una lacrima di cui non si era neanche accorta.
« Adesso passa. »
Restò fermo per qualche secondo costellandole il corpo di baci e piccoli morsi poi riprese a muoversi.
La rigidità di Hermione col tempo venne meno e Draco impostò un ritmo medio, avrebbe voluto aumentare ma sapeva che lei non ce l'avrebbe fatta.
Per essere la prima volta di lei durò più di quanto Draco si aspettasse. Si concesse di venire solo dopo di lei; solo quando sentì i suoi muscoli stringersi e lei vibrare con altre poche spinte venne anche lui.
Uscì e si sdraiò a fianco a lei mentre le coperte si macchiavano di sangue e umori.
Seguirono minuti di silenzio, come gli unici rumori i loro due respiri pesanti e affannati fino a che il Mangiamorte non la guardò.
« Come stai? »
Le ricambiò lo sguardo e si sforzò di sorridergli.
« Bene. » ma Draco sapeva che non era così, infilò le mani sotto la propria testa e tornò a guardare il soffitto.
« So che hai male ma passerà, domani mattina sarai ancora indolenzita, se avrai bisogno ti darò qualcosa. »
« Come sai tutte queste cose? »
La guardò. « Esperienza. »
Si mise seduto e osservò il proprio membro sporco di sangue, si alzò e si diresse verso il bagno.
Hermione si sedette e guardò la macchia rossa sulle coperte chiare e lo stesso liquido che le macchiava le cosce. Ebbe un conato di nausea, aveva davvero dato a lui l'unica cosa che le rimaneva.
Sentì la gola bruciare e la vista offuscarsi.
« Granger. » Alzò gli occhi dalle coperte sporche e lo guardò nudo sulla soglia del bagno.
« Vieni? »
« Per? »
« Ci laviamo e andiamo a dormire. »
« Io... penso che tornerò in camera mia. »
Disse raccogliendo il vestito che era apparso sulla sedia.
« Ne sei sicura? »
« A te cosa importa?! »
« Ehi rilassati Granger, chiedevo solo. »
Hermione finì di prendere le sue cose e tentò di uscire ma le parole di Draco la bloccarono.
« Te ne stai pentendo. »
« No. »
« Te lo si legge negli occhi Granger. »
« Come se tu potessi capire guardandomi negli occhi. »
« Non dagli occhi ma i tuoi pensieri li leggo benissimo se abbassi le barriere. »
Lo guardò con odio.
« Devi smetterla! Non hai nessun diritto di entrare nella mia testa! »
« Vieni qui Granger, ci facciamo un bagno caldo e finiamo la serata piacevolmente. »
« Da quando ti interessa? »
« So che interessa a te. »
La riccia rimase sorpresa a questa risposta e ancora di più quando Draco le tese la mano.
« Ho già riempito la vasca. »
Strinse i vestiti che aveva in braccio e scosse la testa.
« No io... torno in camera. Buonanotte Malfoy. »
« Come desideri... notte Granger. »

--------------
Aaaaaah quanto aspettavo questo momento😍  non vedevo l'ora di pubblicare questo capitolo!

Sono proprio curiosa di sapere la vostra opinione su ciò che è successo😌

P.S. Siamo quasi a metà storia😉

Under the Darkness | Dramione | Italian VersionWhere stories live. Discover now