55.

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Il Mangiamorte guardò l'ora sul suo orologio poi lei appoggiata alla sua spalla e si accorse che dormiva.
Richiuse il libro che stava leggendo e raccolse quello lasciato dalla riccia appoggiandoli entrambi sul tavolino poi facendo molta attenzione per non svegliarla si alzò dal divano e la mise sdraiata.
Appellò una coperta e dopo averla sistemata indossò il cappotto e uscì.
Raggiunse i suoi colleghi alla fontana e affiancato da Higgs cominciò la ronda.
« Ho visto Weasley l'altro giorno. »
Draco lo guardò senza riuscire a nascondere del tutto la sorpresa. Se n'era quasi dimenticato.
« Sei riuscito ad avere informazioni? »
« Ha chiesto di te. »
« Cosa? » domandò il biondo decisamente stupito.
« Ha chiesto di parlare con te. »
« Si è arreso? »
« Viste le sue condizioni probabile. »
« Quali condizioni? Non mi sono più interessato. »
« Già, l'abbiamo notato. Altro per la testa Malfoy? »
« Affari. »
« Mm... » mormorò il compagno poco convinto.
« Allora? Queste condizioni? »
« È stato chiamato un guaritore più volte. Una volta per la mandibola fratturata. Un'altra perchè Alecto l'ha accecato da un occhio che il guaritore non è riuscito a recuperare. »
« D'accordo, andrò a sentire cos'ha da dirmi. »
La ronda procedette tranquilla per il resto della sua durata.
« Allora Malfoy, vieni con noi al Red Shine? »
« Certo. »
« Davvero? »
« Si. »
Non era convinto di averne voglia, anzi... non l'aveva, ma sarebbe stata un'ottima copertura, aveva mancato quell'appuntamento per troppo tempo nell'ultimo periodo. Sarebbe andato con loro, avrebbe preso una ragazza, sarebbe andato in camera con lei e in questo modo non avrebbe destato sospetti.
Si ritrovò di fatti seduto su un divanetto, una ragazza gli porse il bicchiere di whisky incendiario che aveva ordinato e lui lo buttò giù in due sorsi godendosi quel bruciore e quella sensazione di euforia che da tanto non provava.
Poi si spostò con la ragazza in una stanza, i tre bicchieri di whisky che aveva in circolo lo rendevano ben poco lucido, anche l'alcol era mancato per troppo tempo; si sedette sul letto e chiuse gli occhi cercando di fermare i giramenti di testa.
Quando li riaprì vide la ragazza dai capelli ricci e neri slacciargli i pantaloni e una parte del suo cervello gli disse di fermarla, ci provò anche allungando le mani verso la testa di lei che però fu troppo veloce, qui l'altra parte si lasciò conquistare dalle sensazioni fisiche che stava provando.
La lasciò libera di lavorare, la sentì salirgli sulle gambe e sbottonargli la camicia.
Non resistette oltre, le strinse i fianchi e la guidò su di sé con una foga animalesca fino a che non venne.
Riprese fiato un una manciata di secondi, la fece spostare sul letto e si rivestì poi uscì dalla camera, pagò al proprietario la somma per i servizi ricevuti e si smaterializzò al Manor.
Era tardi, molto più tardi rispetto all'orario in cui sarebbe dovuto tornare.
Entrò in camera e si sedette pesantemente sul letto senza prestare attenzione alla riccia che aprì gli occhi sussultando e si girò a guardarlo.
« È tardi... dove sei stato? »
« Ero di ronda. »
Hermione guardò l'ora una seconda volta e si avvicinò a lui.
« Ma avevi un turno solo. Sono le quattro. »
« Sono andato a bere dopo, con alcuni del turno. »
La riccia si avvicinò ancora, tanto da sentire gli odori che aveva addosso, fumo, un profumo dolce e un altro più pungente.
« Non mentirmi Malfoy. »
« Non ti sto mentendo Granger. » disse duro.
Hermione dietro di lui si accigliò poi sorrise decisa a giocare.
Gli passò le mani sulle spalle e sul petto accostando la bocca all'orecchio di lui.
« Hai un odore... »
Le mani della riccia scesero ancora lanciando a Draco una scarica di eccitazione che scese fino a destinazione.
« Che io adoro... »
Sussurrò ancora al suo orecchio sentendo le mani del biondo cercare di raggiungere la sua schiena.
Si spostò sedendosi sulle sue gambe e lo vide piacevolmente sospeso di tanta decisione.
« Mi fa impazzire... »
Hermione dovette dire "no" a se stessa quando le mani di Draco raggiunsero il suo sedere.
« Quando però è a causa mia. »
Gli afferrò i polsi allontanandoli dal proprio corpo e lo guardò negli occhi.
« Sei andato al bordello. »
L'assenza di risposta per Hermione equivalse ad un sì.
Emise una risata incredula e nervosa e scese dalle sue gambe.
« Non ci credo. »
« Cosa c'è Granger? »
« Cosa c'è?! Davvero Malfoy? Sono incinta di tuo figlio e tu vai a puttane?! »
« Granger- »
« Io non mi aspetto di essere amata da te, non mi aspetto una famigliola felice e senza problemi ma il rispetto, quello lo voglio. »
Afferrò la vestaglia e si diresse verso la porta ma Draco risvegliato da quella sfuriata riuscì a bloccarla.
« Aspetta Granger! »
« No Malfoy. Voglio andare a dormire. »
« Mi dispiace. »
Hermione stupita e arrabbiata lo guardò e lui sospirò.
« Mi dispiace Granger, davvero. So che non vorrai credermi ma non volevo andarci. Poi ho pensato che non ci andavo da troppo tempo, rimetterci piede avrebbe potuto aiutarci ad eliminare ogni sospetto e li ho seguiti. E una cosa ha tirato l'altra. »
« Io vorrei crederci eccome Malfoy ma mi è difficile al momento. »
Il Mangiamorte cercò di attirarla a sé senza riuscirci.
« Volevo solo... staccare. Avevo bisogno di svuotare la testa per un momento. Avevo bisogno di... di farlo. »
« E perché non sei venuto da me? »
« Granger... Tu sei- »
« Incinta? Si, ma questo non vuol dire che non possa avere rapporti. Me l'avessi detto avrei chiesto consiglio a Blaise, come ho fatto qualche giorno fa e ne avremmo tratto qualcosa di positivo tutti e tre evitando l'ennesima litigata. »
Draco la guardava ancora incredulo soprattutto dopo il tutti e tre.
« Non ci sono pericoli per il bambino? »
« Non se la madre sta bene e io sono in perfetta salute, il sesso in gravidanza si può fare e fa anche bene, a tutti. »
Hermione sospirò ripensando alle parole del biondo.
« Ma se è davvero servito a far sembrare le cose normali devo ringraziarti. »
Draco si avvicinò e le sorrise.
« Dormi con me questa notte? »
« Non credere che sia passato tutto in un attimo. »
« Non lo penso e di fatti non ti ho chiesto se mi hai perdonato, ti ho chiesto se sei comunque disposta a dormire con me per quanto rimane di questa notte. »
La riccia lo guardò indecisa ma alla fine cedette troppo stanca per discutere ancora.
« D'accordo. -lo vide sorridere soddisfatto- Ma solo se prima ti fai una doccia. -guardò la sua espressione corrucciata e rincarò la dose- Puzzi Malfoy. »
« Hai detto che ti piaceva il mio odore. »
« Si, ma ho specificato che mi piace quando c'entro io e senza gli altri odori di fumo e incenso. »
Lo spintonò verso il bagno sorridendo leggermente poi indicò con un dito la porta.
« Vai. »
Draco scomparve nella doccia ed Hermione tornò sul letto intrinstendosi di nuovo. L'idea che Malfoy avesse fatto sesso con un'altra donna la rendeva nervosa e delusa.
Davvero non l'aveva cercata solo per via del bambino? E se invece Draco non fosse stato più attratto da lei? Ci rimuginò un po' e venne distratta proprio dal biondo.
« Non succederà mai che io non sia più attratto da te Granger. »
Sobbalzò e lo vide avvicinarsi con un ghigno, salì sul letto ed Hermione cercò di non guardare giù dove l'asciugamano si era aperto.
« Semplicemente perché tu mi ecciti come nessun'altra ha mai fatto. »
« Devi smetterla di leggermi la mente. »
Nonostante le mani di Hermione sulle spalle che cercavano di tenerlo lontano lui arrivò a baciarle il collo e lei non riuscì a trattenere un sospiro.
« Dovresti vedere come cambi a letto Granger. Parti decisa, pensando di avere le redini del gioco e poi ti ritrovi sempre e comunque a supplicare. »
« Io non ti supplico Malfoy. » rispose piccata cercando di guardarlo negli occhi.
« Vorrà dire che cercherò di farti supplicare da ora in poi. »
« Andiamo a dormire. »
Draco guardò l'ora e sorrise.
« Sono quasi le cinque oramai e tu sei sveglia. Tanto vale restare svegli ed impegnare il tempo in qualcosa che faccia bene a tutti e tre. »
Hermione scosse la testa scivolando indietro e liberandosi dalle braccia di lui..
« Tu hai già dato questa notte Malfoy. »
Il Mangiamorte le fece passare un braccio sotto il seno e si sdraiò a fianco a lei.
« Sei arrabbiata? »
« Un po'. » ammise lei con un sorriso triste.
Lui sospirò senza sapere cosa dire.
« È stato diverso? »
« È sempre diverso Granger. È sempre insignificante, -la guardò e precisò- solo sesso. »
« Odio quando leggi nella mia mente. »
« Lo so. » confessò lui ridendo.
Afferrò le coperte e coprì entrambi.
« Martedì partiamo. » disse il biondo attirando lo sguardo sorpreso di lei.
« Cosa? Per dove? »
« Non lontano da qui. »
« Hai affari in Inghilterra? »
« Non per affari. »
Precisò giocando con un suo riccio.
« Cosa ci vai a fare allora? »
« Ci andiamo io e te. E basta. »
Sorrise alla sua espressione scioccata e si sistemò supino sotto le coperte.
« Ora dormi Granger. »
***
Draco si svegliò, si stiracchiò poi guardò lei che era già sveglia.
« Buongiorno Granger. »
« 'giorno. »
« Come stai? »
« Bene Malfoy. »
Lo guardò passarsi una mano tra i capelli.
« Non ti alzi? »
« Non ne ho voglia. »
Hermione annuì e tentò di scendere dal letto ma la mano di lui raggiunse velocemente il suo avambraccio.
« Resta qui. »
« Perché? »
« Perché siamo qui per staccare ma tu sei diventata fredda e io voglio solo passare del tempo con la madre di mio figlio. »
Lei sorrise amaramente.
« Non è necessario. Voglio solo che tu riesca ad amarlo, ad essere un buon padre e a tenerlo il più lontano possibile dall'Oscuro. »
« Farò del mio meglio Granger. »
« Grazie. » mormorò liberandosi dalla sua presa e scendendo dal letto.
Draco ripensò alle parole della riccia e si mise seduto.
« Ne parli come se tu non potessi farlo. »
La riccia non lo guardò ma rispose.
« Pensi davvero che io creda che mi terrai qui? »
« Cos'ho fatto fino ad adesso? »
Le accarezzò una spalla sentendola irrigidirsi.
« Non ho intenzione di allontanarti Hermione. È questo che ti preoccupa? È nostro figlio, non vi separerei mai. »
« Magari non vorrai ma- »
« Ascoltami Hermione. -la fece voltare e le prese il viso tra le mani- Te l'ho già detto mille volte e ripetuto altrettante. Non lascerò che ti succeda niente di male. Troverò un modo per evitare qualsiasi pericolo, sofferenza o separazione. »
« Perché? »
« Perché non sono senza cuore come tu pensi. »
Hermione sorrise ancora e scosse la testa.
« Io non penso che tu non abbia un cuore. »
« Allora fidati quando ti dico che prima di arrivare a voi dovranno passare su di me, e non sono un ostacolo facile da superare. »
« Oh, questo lo so. »
Sussurrò sorridendo e facendo ridere il biondo.
Si lasciò trascinare sul letto e appoggiò la testa sulla spalla di lui.
« Non mi hai ancora detto dove siamo. »
« Nella residenza estiva dei Malfoy, a Dover. Era da tanto che non venivo qui. »
« E ci hai portato me. »
« Ci ho portato la mia famiglia. -sorrise all'espressione stupita di lei- Non è così? Un figlio in arrivo, questo rapporto tra di noi. Un po' strana ma è una famiglia. »
« Forse si. »
« Forse? »
« Non lo so Draco. Non so cosa pensare. »
« Forse pensi troppo. »
« Probabile. »
Hermione guardò fuori dalla grande finestra della camera pensierosa.
« Quanto resteremo qui? »
« Vuoi già andartene? » chiese il biondo ridendo.
« No, mi piace, tanto. Era solo curiosità. »
« Possiamo stare fino a domenica. »
Lei annuì soddisfatta. Le avrebbero fatto bene dei giorni lontana dalla monotona quotidianità del Manor.
« Oggi facciamo qualcosa? »
« Cosa vuoi fare Granger? »
« Possiamo uscire? L'incantesimo di camuffamento sulla collana -disse prendendo tra le dita il ciondolo rosso- è ancora valido no? »
« Posso riattivarlo. C'è solo quello di protezione al momento. »
« Solo... solo quello? »
« Si. -Draco capì a cosa stesse pensando e l'attirò a sé- Non ho mai rimesso l'incantesimo a cui stai pensando da quando l'ho tolto in Polonia. A dire il vero già prima di partire non c'era più. »
« Ti sei fidato di me... »
« Si, e ho fatto bene. »
Hermione si chinò e lo baciò velocemente lasciandolo sorpreso ma soddisfatto.
« Quindi, dicevamo per oggi, -ricominciò Draco guardandola- Appena avrò voglia di alzarmi faremo colazione, poi prenderemo i cavalli, tanto tu ormai sei capace -sottolineò per prenderla in giro- e andremo nella radura interna alla proprietà. »
« Mi piace questo programma. »
« Ne sono contento. »
Un elfo entrò nella stanza e Draco si mise seduto.
« Preparate la colazione. Mangeremo in sala. »
« Si Padrone. »
L'elfo scomparve e il biondo si alzò dirigendosi verso l'armadio da cui tirò fuori due paia di pantaloni, due camicie e due maglioni.
Appoggiò sul letto metà della roba presa e guardò la donna.
« Metti questi. »
« Si, grazie. »
Entrambi si vestirono e quando Malfoy uscì dal bagno Hermione guardò sorpresa il maglione con lo stemma dei Serpeverde che lui indossava.
« Non ho la divisa dei Grifondoro Granger, sono spiacente. »
« Non ha importanza. -rispose lei sorridendo- é solo strano vederti così. Sei sempre in giacca e camicia. Sembra di tornare ad Hogwarts... »
Hogwarts...
« Già. Andiamo, la colazione ci aspetta. »
Hermione annuì indossando il suo semplice maglione beige e lo seguì.

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Riusciranno a smettere di litigare secondo voi? 🤣🤣

Under the Darkness | Dramione | Italian VersionWhere stories live. Discover now