8.

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« Padron Blaise. »
« Dimmi Ern. »
« C'è il Signor Travers. »
Blaise scattò in piedi spaventando Hermione e la guardò.
« Vai in camera e non uscire o siamo entrambi morti. »
La riccia annuì e percorse velocemente le scale fino a chiudersi in camera mentre il padrone di casa andò ad accogliere l'ospite.
« Travers. »
« Ciao Zabini. »
Lo invitò ad entrare e si accomodarono sui divani in sala mentre gli elfi servirono da bere.
« Cosa ti porta qui? »
« Draco. »
Il moro si irrigidì preoccupato e raddrizzò la schiena.
« Cos'ha fatto? »
« Non si è presentato alle ronde per due volte consecutive. »
Sbuffò e si passò le mani sul viso.
« Andrò a parlargli, grazie per avermelo riferito. »
« Tu sai cos'ha? »
« Si, non è stato bene fisicamente, forse non si è ancora ripreso e non vi ha avvertiti. Mi spiace, rimedierò tranquillo. »
« Spero si rimetta, il Lord non lo sa ma se salta ancora non potremmo più nasconderglielo. »
« Ci certo, capisco, gli parlerò tranquillo. »
« Grazie Zabini. »
Il Mangiamorte si e prima di allontanarsi guardò ancora il più giovane.
« Congratulazioni per Nora. »
« Grazie. Ern, accompagnalo all'uscita. »
« Si padrone. »
Blaise raggiunse la camera dell'ospite e bussò prima di entrare.
« Devi venire con me Granger. »
« Che succede? »
« Devo andare da Draco. »
Si smaterializzarono al Manor e lo spettacolo che si trovarono davanti agli occhi lasciò entrambi senza parole; Ruf stava raccogliendo dei cocci di vetro da terra, vicino al divano c'era una bottiglia rovesciata da cui del liquido era fuoriuscito macchiando il tappeto, la mensola sopra al camino era annerita probabilmente per colpa di una fiammata.
Sul divano c'era Draco, addormentato scompostamente sui cuscini di pelle.
Blaise si avvicinò, raddrizzò la bottiglia e si sedette su un piccolo spazio libero accanto al biondo.
« Draco? »
Gli diede due leggere sberle sul viso e riuscì a svegliarlo.
« Draco! »
« Mm... Blaise. » biascicò il biondo con tono annoiato.
« Cazzo Draco ma come ti sei ridotto? »
Gli afferrò i polsi e lo mise seduto, in tutto questo Hermione rimase a debita distanza.
« Perché sei qui? »
« Travers è venuto da me e mi ha detto che non stai partecipando alle ronde Draco, sei impazzito per caso?! »
Il biondo ancora un po' ubriaco sbuffò e il suo sguardo cadde sulla riccia diventando improvvisamente furioso.
« Che diavolo ci fa lei qui?! »
« Non potevo lasciarla a casa. »
Draco riuscì ad alzarsi e barcollando si avvicinò a lei mentre il moro fissò la scena pronto ad agire.
« È guarita... »
« L'ho curata Draco, ovviamente. »
Lo prese per le spalle e riuscì con suo grande stupore a guidarlo in camera, gli diede una pozione per smaltire la sbornia e uscì chiudendo la porta.
Si sedette sul divano e si passò le mani sul viso prima di essere raggiunto da Hermione.
« Perché ci stai dietro? »
Chiese improvvisamente la riccia che lo sentì sospirare.
« Perché gli voglio bene e ha bisogno di affetto. »
« Pensi davvero che se lo meriti? »
Zabini indurì lo sguardo.
« Le cose sono più complicate. »
« Cosa c'è di complicato nel suo essere mostro? »
« Tu non capisci. »
« Cosa c'è da capire? »
« Draco sta soffrendo! »
Gridò lui facendola zittire immediatamente.
« Le cose sono più complicate. » ripeté triste.
« Allora come sono? »
« Hanno ucciso i suoi genitori davanti a lui, poco dopo la guerra. Si è chiuso in sé, sempre di più finché... »
Pensò di parlare di Astoria ma decise di tenerlo per sé.
« Finché? »
« Finché non è precipitato come adesso. »
« Chi è stato? »
« Non lo immagini? »
« Si, domanda stupida. Perché? »
« Tradimento. » disse semplicemente senza dare altre spiegazioni.
Blaise stanco di parlare si alzò ma prima di allontanarsi la guardò per poco.
« Quando sei qui alza le barriere. Draco a volte è troppo bravo per i miei gusti. »
La giornata a Malfoy Manor passò in fretta.
Il pomeriggio tardi Blaise tornò dal biondo e lo svegliò.
« Draco devi prendere questa. »
Gli porse una pastiglia bianca e un bicchiere d'acqua.
« Per che cos'è? »
« Da quando fai domande su cosa ti do? »
Lo guardò poi spostò lo sguardo sulla pastiglia e la deglutì.
« Dovresti evitare di bere, almeno per qualche giorno. »
Il Mangiamorte annuì annoiato e i suoi occhi caddero sulla Granger che stava osservando qualcosa sul comodino, si sentì osservata ma non ci badò.
Il moro raccolse tutta la sua roba e affiancò la donna.
« Avvertirò che non stai bene, ti do un permesso di cinque giorni, rimettiti e torna a fare le ronde o sarai nei guai. »
Porse il braccio ad Hermione e lei lo strinse, poco dopo erano tornati a Zabini Manor.
« Pensi che riuscirà a stare lontano dall'alcol? »
« Lo spero Granger. »
***
« Blaise. »
« Ciao tesoro. »
La donna lasciò il soprabito all'elfo e baciò il fidanzato.
« Com'è andata a Monaco? »
Le chiede facendola accomodare il divano.
« Bene, abbiamo concluso l'affare. »
« Meraviglioso Nora, sono felice per te. »
« E tu? Cos'hai fatto in mia assenza? »
« Soliti appuntamenti, la signora Price ha dato alla luce un maschio, sanissimo. »
« E noi quando mettiamo al mondo un piccolo Zabini? »
Chiese la mora sorridendo sulle labbra dal compagno.
« Appena sarai mia moglie amore e non vedo l'ora. »
« Quanto ci vuole ancora per le carte del matrimonio? »
« Non dovrebbe volerci ancora tanto, abbi pazienza, appena le abbiamo organizziamo la cerimonia e ci sposiamo, te lo prometto. »
« Ti amo Blaise. »
« Anche io Nora. »
Rispose prima di stringerla a sé e baciarla.

Under the Darkness | Dramione | Italian VersionWhere stories live. Discover now