63.

1.6K 77 30
                                    

Con il passare delle ore le contrazioni divennero vere e proprie doglie
« Blaise a che punto è? »
« Non è ancora pronta. »
« Ma sono già le tre. »
« Lo so Draco ma non voglio metterci mano. È nei tempi per un parto naturale ed è meglio lasciare le cose così o rischiamo complicazioni. »
« Draco... »
« Nora, cosa- »
« Vuole te. »
Il biondo annuì e la raggiunse sedendosi accanto a lei.
« Ehi. »
« Dove vai? »
« Da nessuna parte Hermione, resto qui, te l'ho promesso. »
La riccia gemette stringendo la mano di Draco che si piegò su di lei a baciarle la fronte.
« Sei forte Hermione. Guardami... -le asciugò le lacrime sorridendo- Stai andando benissimo. »
Scoccate le quattro Blaise si avvicinò e toccò la spalla del Mangiamorte per richiamare la sua attenzione.
« Possiamo iniziare. »
« D'accordo. »
« Draco? »
« Hermione guardami. -disse Blaise prendendo posto davanti a lei- Ora devi iniziare a spingere. Al mio tre okay? Uno, due, tre. »
Hermione spinse mentre Draco le teneva la mano, spinse più volte.
« Non riesce. »
« Blaise cosa vuol dire? »
« Non ha abbastanza forza. »
« Hermione. -tutti guardarono Nora- Hermione ascoltami. So che sei preoccupata, so che lo ami e so benissimo che non vuoi interrompere questo legame speciale che avete perché è comprensibile ma devi lasciarlo andare. Vuoi proteggerlo a tutti i costi ma arrivata a questo punto è più al sicuro tra le tue braccia quindi spingi perché tu vuoi stringerlo tra le tue braccia per dargli tutta la protezione di cui ha bisogno. »
Draco le accarezzò il viso catturando il suo sguardo.
« Hai paura, lo sento ma non devi Hermione. Sai quando ti chiamo Leonessa? -la guardò annuire- Ti chiamo così perchè lo sei, sei forte, coraggiosa, e riesci sempre a battere la tua paura. »
« Riproviamo Hermione. » disse Blaise per poi vederla annuire.
Alle cinque e trentanove del 14 aprile nacque Isaac Cyrus Malfoy.
Blaise lo avvolse in un asciugamano pulito e lo porse a Draco.
« È... è... »
« Vostro figlio? » propose Nora sorridendo.
Malfoy annuì e si sedette a fianco alla riccia porgendoglielo, Blaise suggerì di allattarlo e il piccolo si attaccò subito al seno della donna smettendo di piangere.
« È bellissimo. »
« Come si chiama? »
« Isaac. »
« Isaac Cyrus Malfoy. » precisò Hermione guardandolo.
Quando il neonato si staccò dal seno della madre il guaritore parlò.
« Deve essere lavato Hermione. »
« Si. » Lo porse di nuovo al padre che si alzò e seguì Blaise in bagno.
« Che ore sono Nora? »
« Sono quasi le sei. Devi riposare ora Hermione. » le sistemò i cuscini e restò a fianco a lei asciugandole la fronte dal sudore.
Si addormentò rapidamente e Nora raggiunse i due uomini.
« Si è addormentata. »
« Ottimo. »
« Ce la farà? -la guardarono entrambi e lei si accigliò- Per oggi intendo. »
« Deve. » rispose il biondo stringendo il piccolo tra le braccia.
Hermione si risvegliò un'ora dopo e trovò a fianco a sé il biondo.
« Draco... »
« Ehi, come stai? »
« Stanca. »
« Riposa allora, hai ancora tempo. »
« Tempo? »
Draco sorrise amaramente ma non perché non fosse felice.
« Oggi ci sposiamo. »
La Grifona rise e il biondo la guardò confuso.
« Lo trovi divertente? »
« Sai... quando hai cercato di convincermi a venire a letto con te... hai detto che non mi sarei mai sposata... »
« Ho precisato che non ti saresti mai sposata con qualcuno che ti amasse. »
« Già... » la sentì mormorare mentre il sorriso le spariva dalle labbra.
« Ma sbagliavo anche su questo. » sussurrò lui tra i suoi capelli.
Hermione lo guardò esterrefatta mentre lui sorrideva.
« Ora riposa. »
Alle otto e trenta qualcuno bussò al portone di Malfoy Manor e Draco seguì Ruf.
« Alecto... »
« Congratulazioni per il pargolo Malfoy. Dov'è la Granger? »
« In camera sua, posso chiederti perchè sei qui? »
« Vi sposate tra un'ora e mezza, ho il compito di prepararla. »
« Okay... Ruf, accompagnala. »
« Zabini. »
« Carrow. »
La guardarono salire le scale e Blaise si rivolse al padrone di casa.
« Perché è qui? »
« Per Hermione. »
Nora stava aiutando la riccia ad alzarsi quando la Mangiamorte entrò nella stanza
« Beaumont, Granger. »
« Alecto... »
« Perché sei qui? »
« Rilassati Granger, sono qui per te e per il tuo matrimonio. » rispose curiosando la stanza.
« Dalle il tempo di farsi una doccia. »
« Ma certo... non sarò io a pagare il ritardo davanti al Lord. »
Nora accompagnò Hermione in bagno e tentò di aiutarla.
« Non c'è bisogno Nora davvero. »
« So che sei orgogliosa Granger e se è vergogna quella che stai provando ti ricordo che ho assistito al tuo parto. Voglio solo facilitarti le cose, così faremo più in fretta. »
Si lasciò aiutare a lavarsi e ad indossare un vestito pulito. Prima di uscire la mora la fermò e le porse una pozione.
« Prendi questa? »
« Cos'è? »
« Me l'ha data Blaise, ti aiuterà ad avere le forze necessarie per affrontare tutto ciò. »
« Grazie. »
La bevve lasciando la boccetta in bagno e tornarono in camera.
« Allora Granger... sai come funziona? »
« No. »
La donna roteò gli occhi e si sedette sul letto.
« Preparati mentre te lo spiego, non abbiamo tutto il giorno. »
Così mentre Alecto spiegava a cosa sarebbe servita la cerimonia e cosa avrebbe dovuto dire, Hermione si preparò aiutata da Nora.
Indossò un lungo vestito nero sbracciato dallo scollo a "V", Nora le acconciò i capelli prendendo i ciuffi davanti e legandoglieli dietro alla testa poi la truccò con una leggera sfumatura di ombretto scuro e un rossetto rosso tendente anche quello alla sfumatura più scura.
Fu pronta un'ora dopo e scesa in sala trovò Draco tirato a lucido.
« Sei già in piedi. » constatò sorpreso.
« Blaise mi ha dato una pozione, non so cosa fosse ma ha avuto un ottimo effetto. »
Gli si avvicinò e gli appoggiò una mano sul petto.
« Sei pronto? »
« Si, e tu? »
« Ne sei sicuro Draco? Di questo? »
« Ho fatto degli errori nella mia vita Granger, e ho perso le persone che amavo. Con te ho avuto la possibilità di una nuova famiglia e non la perderò per la superiorità del sangue. »
« Andiamo allora. »
Si smaterializzarono all'ingresso del maniero e vennero scortati fino al cospetto dell'Oscuro.
« Draco, Hermione... dov'è il nuovo arrivato? »
Ruf si staccò dal fianco di Zabini e raggiunse il biondo porgendogli il fagottino.
« Mio Signore... »
« Come l'hai chiamato Draco? »
« Isaac Cyrus Malfoy mio Signore. »
« Stai appoggiando su questo bambino tutto quello che hai raggiunto in questi anni Draco, la tua stessa vita. »
« È un rischio che corro per servirvi al meglio. »
« Hermione... »
« Mio Signore. »
L'Oscuro sembrò sul punto di dire qualcosa ma venne distratto dall'arrivo dell'ultimo gruppo di invitati e Malfoy chiamò Ruf.
« Se dovesse succedere qualcosa, qualsiasi cosa che possa mettere in pericolo Isaac smaterializzati a Dover e rimani lì finchè uno dei due oppure Zabini non ti raggiunge. È chiaro Ruf? »
« Si Padron Draco. »
« Bene. »
Guardò la riccia e la sua espressione sconvolta e scosse la testa.
« Solo prevenzione. »
« Signori, e Signore. Siamo qui ad assistere a questa unione sotto il potere del Marchio Nero, tra Draco Malfoy e Hermione Granger. »
Hermione intercettò lo sguardo beffardo di Smith e si concentrò su Draco.
Il Lord li chiamò davanti ad un pilastro di marmo e spostò una ciotola sulla cima di esso poi porse a Draco un pugnale che il biondo afferrò prima di tendere la mano verso Hermione in attesa della sua.
La riccia lo guardò confusa, Alecto non le aveva detto niente che riguardasse pugnali o altre strane cose, pensava che avrebbe dovuto solo ripetere un giuramento.
Osservò attentamente la ciotola di pietra sul pilastro e il pugnale d'argento nelle mani di Draco e si fece un'idea. Magia del sangue. Non era un legame solo sotto il Marchio Nero, sarebbero stati veramente legati a vita tramite magia antica e oscura.
« Hai un ripensamento Hermione? »
La voce dell'Oscuro la riscosse dal suo agitato ragionamento e lei negò guardando l'espressione dura di Draco.
Gli diede la mano tremante, il biondo appoggiò la lama sul palmo, le chiuse le dita ed estrasse rapidamente il coltello creando un taglio poi le mise la mano sulla ciotola in modo da raccogliere il suo sangue e fece lo stesso a se stesso. Quando nella ciotola ci fu un quantitativo di liquido che soddisfò l'Oscuro il Mangiamorte afferrò il fazzoletto che gli stava porgendo Blaise e ripulì la mano guardando la ferita richiudersi grazie al dittamo di cui la stoffa era intrisa poi lo passò ad Hermione.
« Draco... »
Lo guardò afferrare la ciotola e avvicinarsi a lei. Intinse il pollice nel liquido rosso e tracciò tre segni verticali, uno sulla fronte, uno sulle labbra, e uno al fondo della scollatura, quasi tra i seni recitando una sorta di cantilena.
« La tua mente... la tua parola... il tuo corpo... »
Hermione sapeva che era una specie di reclamo delle cose che aveva elencato. Avrebbero dovuto essere sue da ora in poi.
La ciotola passò nelle mani dell'Oscuro che fece la stessa identica cosa su Draco come ennesimo giuramento di fedeltà.
Improvvisamente la ciotola e il pilastro scomparvero e l'Oscuro si avvicinò.
« Le mani. »
Di nuovo Draco le porse le mani, questa volta entrambe e lei le prese stringendogliele, il Lord puntò la bacchetta sul punto di intrecciò e tre lunghi nastri neri si avvolsero intorno alle loro mani.
Il Marchio di entrambi prese a bruciare ma Hermione vide il viso del biondo restare impassibile, si chiese quante volte avesse provato quel bruciore, tanto da esserci abituato.
« Da ora in poi sarete legati a vita sotto il segno del Marchio Nero. Disonorare questa unione comporterà il tradimento del Marchio e perciò la pena di morte. Hermione... »
« Io, Hermione Jean Granger, giuro di esserti fedele Draco Malfoy, di onorare te e la causa che ci lega oggi e sempre. » sembrò riflettere su qualcosa ma prima che potesse parlare ancora un no le risuonò nella testa con la voce di Draco.
« Io, Draco Lucius Malfoy, giuro di esserti fedele Hermione Granger, di onorare te e la causa che ci lega oggi e sempre. »
I tre nastri vennero trasfigurati in tre serpenti che scivolarono a terra e strisciarono fino ai piedi di Voldemort..
« Abbiamo suggellato una nuova unione oggi. Vedremo se sarà all'altezza delle presentazioni di Draco. »
Nella sala apparve un tavolo colmo di bicchieri di champagne e gli sposi furono obbligati a fare un brindisi.
Hermione aveva l'impressione che tutti i presenti si stessero prendendo gioco di loro.
Approfittò di un attimo di distrazione di Draco e cercò Ruf per prendere suo figlio, se lo strinse al petto e si sedette su una sedia in fondo al salone.
« Hermione... »
« Ciao Blaise. »
Le si sedette accanto e tentò di guardarla negli occhi.
« Come stai Hermione? »
« Mi sento giudicata, come mai prima d'ora. Voglio che questa farsa finisca e che io possa andare a casa, con Draco e Isaac. »
« Sarà una farsa per loro ma non per voi. »
Lei rise guardandolo e scosse la testa.
« Apprezzo lo sforzo Blaise ma non cambierà la situazione. Sono la moglie Mezzosangue di Draco Malfoy, la rovina della sua stirpe e la causa della sua decadenza. »
« Stronzate. » commentò il moro bevendo un sorso dal suo calice.
« Blaise... »
« Non importa cosa penseranno gli altri. Guarda Draco, guardalo adesso -la riccia alzò lo sguardo verso il biondo in mezzo alla sala e lo vide sorridente- Tu l'hai reso felice e io non l'ho mai visto così felice da Hogwarts. Draco ha sofferto tanto nella sua vita, e anche tu. Insieme invece avete creato un posto sicuro per entrambi, una famiglia, e i sentimenti che provate l'uno per l'altro si vedono, sempre più chiaramente. »
« Sentimenti? »
« Qualsiasi essi siano Hermione. Mesi fa mi hai detto che provi affetto nei suoi confronti e lui è stato disposto a tutto per proteggere te e vostro figlio. »
Blaise si zittì notando come i due si stavano fissando e si alzò.
« Andiamo. -disse porgendole una mano- Godetevi questo momento, voi due e nessun'altro. »
Hermione lo ringraziò e raggiunse il biondo che le fece passare un braccio sulla schiena stringendola a sé.
« Vuoi andare a casa? »
« Possiamo? Sarebbe magnifico. »
Draco scambiò due parole con l'Oscuro che rivolse uno sguardo gelido ad Hermione e svogliatamente congedò tutti i presenti, salutarono Blaise e Nora e si smaterializzarono al Manor.
Il biondo sentì la riccia cadere appena arrivati e la strinse rischiando di perdere l'equilibrio.
« Ehi! Hermione. »
« Scusa, sono... sono stanca. »
La fece sedere sul divano e le si mise a fianco ridacchiando quando lei di sdraiò con la testa sulle sue gambe.
« Dov'è Isaac? »
« È affidato a Ruf. »
« Sarà il nostro babysitter? »
« Ha cresciuto me e crescerà nostro figlio. »
Le prese una mano e intrecciò le loro dita.
« Questa mattina hai detto una cosa a proposito del matrimonio... »
« Non so dare un nome a ciò che provo per te Hermione. So solo che sei la mia famiglia, ora sei ufficialmente mia moglie e tutto ciò mi rende felice. »
L'elfo arrivò in sala con il bambino che piangeva in braccio e lo porse alla madre che nel mentre si era messa seduta.
« Ciao tesoro... »
Lo appoggiò al proprio petto accarezzandogli la testa e il piccolo si attaccò subito al suo seno.
Draco li guardò entrambi provando un'emozione potentissima dentro di sé che se possibile aumentò quando si accorse del sorriso che lei gli stava rivolgendo guardandolo.
Osservò il bambino stretto tra le braccia della donna e pensò che finalmente aveva una famiglia, qualcuno per cui combattere e qualcuno su cui poter fare affidamento.
Quando Hermione finì di allattare porse il piccolo a Draco e si appoggiò al suo fianco.
« Dovresti andare a dormire Granger. »
« Lo sto facendo. »
Mormorò lei con il viso appoggiato sul torace dell'uomo e sentì la sua mano tra i propri capelli.
Si addormentò rapidamente, tra le braccia dell'uomo che da peggior nemico era diventato padre di suo figlio e marito.
***
La riccia aprì gli occhi e voltandosi a guardare la finestra notò il posto del Mangiamorte vuoto.
Si mise seduta e lo vide appoggiato alla culla del figlio.
« Malfoy... »
« Ehi. » le sorrise per un attimo e tornò a guardare il piccolo mentre Hermione lesse l'ora.
« Sono le cinque Draco. »
« Lo so ma non riesco a dormire. »
« È evidente. » mormorò lei prima di spostare le coperte al fondo del letto e alzarsi.
Lo raggiunse rimanendo alla sue spalle e lo abbracciò appoggiando la guancia alla sua schiena nuda.
« Qualcosa ti preoccupa? »
« No, è solo insonnia. »
« Ma un motivo deve esserci. »
Draco si girò verso di lei e la baciò cogliendola di sorpresa, le strinse i fianchi poi si spostò sul collo.
« Draco... Dra... »
« Neanche il mio nome per intero Granger? »
Le sussurrò all'orecchio sentendola rabbrividire.
« Draco ti prego- non- fermati. »
L'uomo l'ascoltò e la guardò.
« Scusa. -commentò ridacchiando- È difficile trattenersi. »
« Lo so. -rispose lei accarezzandogli una guancia- Manca anche a me ma- »
« Rilassati Granger. So che serve del tempo, tranquilla. »
Hermione gli sorrise e lo superò raggiungendo la culla poco dopo lo sentì avvicinarsi.
« Ma sono certo di essere ancora in grado di farti venire anche solo con la bocca. »
La donna rise cercando di guardarlo e scosse la testa prima che entrambi fossero distratti dal pianto di Isaac.

-----------------------------------
Ci sarebbero tante, tantissime cosa da dire di questo capitolo.
Talmente tante che non so da dove partire.

Per cui lascio la parola a voi.
Cosa vi è piaciuto di più? Cosa invece vi ha lasciat* perplessi? Cosa non vedere l'ora di sapere adesso?

Cominciamo uno scambio di opinioni nei commenti, sono proprio curiosa.
Risponderò a tutti, promesso✨

Elly💗

Under the Darkness | Dramione | Italian VersionWhere stories live. Discover now