54.

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Hermione posò il libro sul comodino, si scostò le coperte di dosso e si mise in piedi ignorando i giramenti di testa. Vi diresse verso la porta poi ci ripensò e prima di uscire afferrò qualcosa per coprirsi.
Camminò per il corridoio silenzioso fino a che una porta aperta attirò la sua attenzione.
« Malfoy? »
L'interpellato alzò lo sguardo e Hermione rimase sorpreso da quello che sembrava un sorriso, erano giorni in cui era sempre cupo e di cattivo umore.
Era in piedi accanto alla libreria, a fianco a lui c'erano degli scatoloni; la riccia si appoggiò allo stipite con un'espressione curiosa.
« Cosa fai? »
« Il bambino avrà bisogno di una stanza. »
Stava davvero liberando una stanza per il loro bambino?
Draco estrasse un libro dallo scaffale, lo sfogliò e lo fece levitare fino ad uno degli scatoloni.
« Vuoi... vuoi una mano? » il Mangiamorte la guardò e scosse la testa.
« No Granger, grazie. Torna a letto. »
« Sono stanca di stare a letto. »
« Dovresti. »
« È solo un po' di influenza. »
« E tu sei incinta. »
« Draco- »
« Devi sempre discutere?! »
Hermione aprì la bocca per rispondere ma niente uscì, il biondo invece scostò lo sguardo dalla figura di lei. La grifona gli diede le palle ma si bloccò ancora.
« Dimmi dove vai. »
« In giardino, ho bisogno d'aria. »
« Va bene, copriti. » aggiunse guardandola freddamente.
Uscì dalla stanza, poi dal maniero e si sedette su una panca di pietra guardando un pavone bianco passarle davanti indisturbato.
Si chiese se sarebbero mai riusciti ad andare d'accordo. Certo, la situazione era migliorata, tantissimo, ma c'era ancora questa freddezza che arrivava come uno tsunami a momenti alterni ed era capace di cancellare momentaneamente mesi di progressi del loro rapporto.
Hermione cominciò a chiedersi cosa sperasse; non di certo per se stessa ma era incinta di suo figlio, sperava per il loro bambino. Avrebbe voluto crescerlo in un ambiente sicuro e amorevole, e soprattutto con il padre.
Aveva imparato a conoscere Malfoy, qualcosa le diceva che sarebbe stato capace di amare e dall'apprensione dimostrata fin da subito in quei primi mesi della gravidanza era sicura che avrebbe amato il figlio in arrivo.
Il suo ingombrante flusso di pensieri fu interrotto da un elfo che la chiamò per la cena.
Subito dopo il pasto Hermione si congedò sostenendo di essere parecchio stanca, si mise sotto le coperte ma non si addormentò; era ancora sveglia quando il biondo entrò in camera.
Credendola addormentata non accese la luce per non disturbarla, scostò le coperte dalla sua parte e prese il pigiama. Hermione potè guardarlo grazie alla luce della luna che entrava dalla finestra, quella luce lo rendeva ancora più pallido del solito.
Draco si diresse in bagno e accostò la porta prima di accendere la luce, ci rimase per poco, uscì indossando solo i pantaloni e arrivato al letto si infilò anche la maglia poi tutto sembrò fermarsi, silenzio. La Grifona pensava che si sarebbe sdraiato invece era fermo lì, in piedi davanti a lei, capì che la stava guardando, che avesse capito che era sveglia? Hermione si mosse leggermente fingendo di dormire e il biondo sembrò risvegliarsi dai pensieri, si sdraiò e si coprì.
La mattina seguente Hermione aprì gli occhi e per prima cosa vide Draco uscire dal bagno.
« Buongiorno. »
« 'giorno Granger. »
Si mise seduta guardandolo prendere i vestiti.
« Oggi? »
« Sono di ronda. »
« Va bene. »
« Resta a casa. »
« Malfoy- »
« Resta qui Granger. Niente storie. »
Hermione indurì lo sguardo e si alzò; voleva uscire da quella stanza ma la mano del biondo glielo impedì.
« Lasciami. »
« Granger... »
« Lasciami Malfoy! »
Draco ammorbidì lo sguardo ma non lasciò la presa che se possibile di fece più forte.
« Lasciami. » sibilò lei guardandolo negli occhi.
« Calmati leonessa. » disse con un ghigno sulle labbra.
« Draco Malfoy lasciami all'istante. »
Lui l'attirò a sé nonostante la resistenza della donna e non perse quel ghigno.
« Lasciami! » ripeté lei furiosa.
« Calmati Granger e ti lascerò andare. »
Hermione rilassò i muscoli tranne quelli facciali e prese un respiro profondo.
« Sono calma, ora lasciami. »
Il Mangiamorte non lo fece e portò una mano tra i suoi capelli.
« Non sei calma, sei solo, incredibilmente, zitta. »
Rafforzò la presa sulla sua testa e avvicinò le proprie labbra al suo collo.
« Mal- » le parole morirono in gola prima di essere pronunciate.
Le baciò una piccola porzione di pelle stringendole ancora il polso, il pugno della riccia si aprì segno che si stava rilassando, ebbe subito caldo e maledì gli ormoni impazziti per via della gravidanza.
« Draco... lasciami. -Il serpeverde sciolse la presa sui suoi capelli- Stai facendo tardi. » disse sperando di convincerlo ma lui alzò le spalle.
« Sono il generale, mi aspetteranno. »
Spostò le labbra vicino al suo orecchio e sorrise.
« Se non fossi incinta saresti già nuda. » le sussurrò con voce roca, segno evidente dell'eccitazione e lei provò di nuovo quel piacevole bruciore all'altezza dell'ombelico.
Maledetti ormoni.
Le baciò la mandibola e finalmente si allontanò lasciandola libera.
« Torno tra qualche ora. » e detto ciò uscì dalla stanza.
Hermione fece colazione con due croissant caldi e un tazza di tisana ai mirtilli, poi pensò a cosa fare per passare il tempo, alla fine prese la scacchiera e si sedette sul divano.
A metà della seconda partita il camino di illuminò di verde e lei si alzò sorpresa per poi rilassarsi riconoscendo Zabini.
« Granger. »
« Ciao Zabini. »
« Ti disturbo? »
Hermione sorrise indicando gli scacchi poi lo guardò negli occhi.
« Non facevo niente di importante. »
« Come stai Hermione? »
« Ancora un po' di febbre, ma sta passando. »
« Bene. Draco è in casa? »
« Oh, no, non te l'ha detto? Oggi è di ronda. »
« Non gliel'ho chiesto, sono venuto senza avvertire. Ti ha lasciata sola? »
« Già. »
« Vuoi venire da me? Nora è a casa. »
« Grazie Blaise ma passo. Non vuole che mi allontani da casa e non voglio litigare al suo ritorno. »
« Ah giusto... gli incantesimi. »
La riccia lo guardò confusa.
« Incantesimi? »
« Gli incantesimi di protezione di questo Manor sono più forti dei miei. »
« Ah... »
La guardò sedersi sul divano e la imitò.
« Stai bene Granger? »
« Si Blaise. »
« Sicura? »
« Davvero, sto bene. Mi sto abituando a tutto ciò. »
« D'accordo. »
Si sorrisero a vicenda ed Hermione cercò con lo sguardo un elfo.
« Posso offrirti qualcosa Blaise? »
« No, ti ringrazio. Anzi, tolgo il disturbo. Se puoi dire a Draco che sono passato. »
« Ma certo. »
« Bene, grazie. »
Si alzò dal divano dirigendosi verso il camino ma prima che potesse prendere una manciata di polvere volante Hermione lo fermò.
« Blaise posso farti una domanda? »
« Certamente. »
« Si possono avere rapporti nella mia condizione? »
Il guaritore sembrò pensarci su poi annuì.
« Si. Potete. »
« Ma ci hai pensato su... »
« Solo perché è una cosa che dipende dalle condizioni di salute della madre, ma tu stai bene quindi non c'è problema. Anzi, il sesso in gravidanza ha degli ottimi benefici per tutti e tre quindi mi sento quasi di consigliarvelo. »
« Bene, mi hai tolto un peso. Grazie. »
« Non c'è problema. Ci vediamo tra due settimane, d'accordo? »
« Si Blaise. »
Zabini scomparve nel camino e lei tornò sospirando sul divano.
Draco rientrò nel primo pomeriggio, la salutò e si sedette sul divano a fianco a lei appoggiando la testa sul divano.
« Sembri stanco. »
« Solo lavoro. »
Hermione annuì e il suo sguardo cadde sul camino.
« Oggi è venuto Blaise. »
« Come mai? »
« Ti cercava. »
« Per? »
« Non lo so, mi ha solo chiesto di dirtelo. »
« Va bene. -disse passandosi una mano sugli occhi- Ti ha visitata? »
« No, la visita ce l'ho tra due settimane. »
« Poteva comunque visitarti. »
« Avrà avuto un altro appuntamento. »
« Potevi chiederglielo. »
« Smettila Malfoy. »
« È mio figlio Granger e ho il diritto di volere che- »
« È anche mio figlio! -gridò lei lasciandolo sorpreso- So cosa faccio okay Malfoy? Sta bene e nascerà sano ma tu devi smetterla di trattarmi in questo modo! Sei stressante! E non fa bene a nessuno! »
Il biondo si alzò, non aveva alcuna voglia di litigare ma prima che potesse allontanarsi la voce della donna glielo impedì.
« Tu ne sei felice? »
« Di cosa? »
« Di cosa Malfoy?! -urlò alzandosi con una risata nervosa- Secondo te di- »
« Granger- »
« Di questo! -rispose accarezzandosi la pancia- Di questo bambino. »
Draco la raggiunse sospirando e le prese le mani lasciandola sorpresa.
« Certo che ne sono felice. »
Si portò le braccia della riccia intorno al collo e le accarezzò i fianchi.
« Sono solo preoccupato ma hai ragione. Sarò più rilassato e meno stressante come tu mi hai definito. »
« Bene. » disse lei senza guardarlo.
« Vieni con me. »
« Dove? » chiede la riccia mentre il Mangiamorte le aveva già preso la mano.
« Perchè devi sempre chiedere? Non puoi venire con me e basta? »
Hermione sbuffò ma lo seguì su per le scale, in camera, poi in bagno.
Draco aprì l'acqua lasciando che la vasca di riempisse poi tornò da lei slacciandole il vestito.
« Malfoy- »
« Ci laviamo, nient'altro. »
La Grifona si girò a guardarlo e il biondo sembrò colpito da un incantesimo di pietrificazione. Restò a guardare il ventre di lei dove iniziava a vedersi una leggera pancia. Come incantato mosse le dita verso la sua pelle e accarezzò leggermente la parte rigonfia fin sotto l'ombelico.
« Draco... »
La osservò con più attenzione, era arrivata al terzo mese, aveva smesso di avere le nausee se non qualche raro caso e sembrava più felice del solito. Se Draco avesse dovuto trovare un aggettivo per descriverla avrebbe usato raggiante.
« Stai dormendo poco vero? »
« Cosa? » chiese lui guardandola negli occhi.
« Non dormi la notte. Ti sento sempre rigirarti, alzarti, ogni tanto leggi in piena notte. Oggi hai le occhiaie. Cosa ti preoccupa? »
« Ho solo tanti pensieri. »
« Dimmene alcuni. »
« Li risolverò da solo Granger, non voglio darti motivi di stress. »
« Ma tu non sai come risolverli. »
« Non ancora. »
Hermione distolse lo sguardo dalla figura del biondo rimuginando sui pensieri.
« Questo bambino è una condanna a morte. » sussurrò lei mestamente.
Il Mangiamorte la guardò sorpreso da quelle parole e scosse la testa.
« No Granger non- »
« Invece si Malfoy. È una cosa bellissima e io non me ne pento ma è una condanna a morte per entrambi. »
Draco non rispose ma sentì la mano della riccia afferrare la sua cravatta e allentare il nodo.
« Cosa pensi che farà l'Oscuro quando scoprirà che il suo Generale ha messo incinta una Mezzosangue? Su tutti gli altri hai potere Malfoy ma non su di lui. »
« Ne abbiamo già parlato Granger. »
« No. Non ne abbiamo mai parlato. Abbiamo accennato al futuro senza mai pensarci davvero. Senza mai avere un piano per salvarci. »
Appoggiò le mani sul suo petto sospirando e il Mangiamorte le passò le dita tra i capelli.
« Al momento possiamo farci un semplice bagno e cercare di rilassarci? Dici sempre che ne abbiamo bisogno. »
La Grifona sorrise e annuì entrando nella vasca, Draco finì di spogliarsi e la raggiunse.
Le fece passare le braccia sul ventre e l'attirò a sé lasciandola stupita ma le bastò poco per cominciare a rilassarsi cullata dall'acqua calda e dalle mani del biondo sulla propria pelle.

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Questi capitoli saranno solo scene di quotidianità, liti e anche un po' di tenerezza.
Entrambi stanno ancora imparando a convivere, ora in questo legame più stretto per cui le discussioni saranno all'ordine del giorno, entrambi dovranno ancora conoscersi a fondo.
Spero che non lo troverete noiosi, lo spero davvero.

Fatemi sapere,
Elly💗

Under the Darkness | Dramione | Italian VersionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora