43.

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Nei quindici minuti successivi al combattimento finirono la cena, vennero portati bicchierini e svariati liquori, la discussione si concentrò sul giudicare i comportamenti nei Mangiamorte nei ranghi più bassi, chi andava ripreso, chi andava controllato, chi cacciato o chi premiato.
Poi l'Oscuro si alzò e tutti lo imitarono.
« Restate seduti, solo... Hermione. »
Lei rivolse uno sguardo perplesso a Draco e lo sorpassò mentre lui si risedette attento.
Voldemort mosse una mano e un vassoio levitò fino a loro.
« Scegli la tua Hermione. »
Sulla lastra lucida d'argento c'erano cinque maschere, la riccia con il cuore in gola le osservò tutte, cercò di ignorare il battito cardiaco pulsare ferocemente nelle sue orecchie e dopo una manciata di secondi afferrò quella più a destra, argento e nera, a mezzo viso, le ricordava tanto le maschere ottocentesche.
Dietro di lei Draco guardava la scena in ansia perchè lui sapeva cosa voleva dire la scelta della maschera, mentre lei no.
Come la sollevò dal vassoio questo si allontanò rapidamente.
« E ora porgimi il braccio. »
Il biondo le tolse la maschera dalla mano appoggiandola sul tavolo, le mise una mano sulla spalla e con l'altra la strinse il braccio destro mentre lei lo guardava terrorizzata.
Cercò di calmarsi, di regolare il fiato e controllare sé stessa.
Non poteva evitarlo, l'avrebbero catturata, forse uccisa e avrebbe rischiato di condannare anche Draco.
Draco
Andrà bene
La Grifona annuì impercettibilmente mentre il Signore Oscuro le afferrò il polso e appoggiò la bacchetta sul suo avambraccio.
« Mosmordre. »
Un fumo nero cominciò ad uscire dalla bacchetta di Sambuco per infilarsi sotto la pelle del suo braccio. Hermione strizzò gli occhi per il dolore, le ginocchia quasi non ressero, si morse il labbro inferiore per non urlare, lo morse con tanta forza da ferirsi.
Malfoy dietro di lei osservò il marchio comparire e scurirsi, ricordò l'estate in cui l'aveva accettato, il salone di Malfoy Manor era gremito di Mangiamorte ma l'unica persona che lui aveva sempre guardato quel pomeriggio era stata sua madre.
Narcissa era rimasta ferma al fianco di sua sorella Bellatrix fino a che Draco non aveva iniziato a patire davvero il dolore e l'aveva raggiunto appoggiandogli le mani sulle spalle esattamente come in quel momento stava facendo lui con Hermione.
Dopo un eterno minuto la bacchetta si allontanò dalla pelle della donna e Draco l'afferrò per evitarle di cadere, la mise in piedi e si assicurò che fosse stabile.
« La bacchetta Granger. »
Lei guardò il biondo con gli occhi lucidi per il dolore e con la mano tremante afferrò l'arma.
« Lancia il Marchio. »
Senza ribattere, senza guardarlo male, con un'espressione totalmente vuota alzò la bacchetta al cielo e ripetè le formula, partì un raggio nero che oltrepassò il soffitto come se non ci fosse stato e fece esplodere il Marchio Nero nel cielo sopra di loro.
« Benvenuta ufficialmente tra i nostri Hermione. » annunciò Voldemort con un terrificante sorriso soddisfatto.
« Abbiamo finito. Potete andare. »
Tutti si alzarono e restarono al loro posto fino a che l'Oscuro non uscì dalla sala chiudendosi il portone alle spalle.
« Granger- »
« Casa. » Lo supplicò appoggiandosi a lui incapace di stare in piedi.
« Si, andiamo a casa. » sussurrò lui stringendola prima di smaterializzarsi.
Draco si materializzò nel salone del Manor con ancora la riccia stretta tra le braccia.
Lasciò la presa lentamente con l'intenzione di assicurarsi che stesse in piedi ma lei abbassò sempre di più fino a finire seduta sul pavimento.
« Granger... »
Hermione appoggiò le mani sul pavimento e piegata in avanti vomitò tutto quello che aveva mangiato quella sera. Il Mangiamorte non disse niente, si accovacciò dietro di lei e le raccolse i capelli.
Quando lei ebbe finito, mentre tutti gli elfi accorsi preoccupati li guardavano Draco agitò la bacchetta recitando "Gratta e netta" per far tornare tutto come prima.
« Andate, se avrò bisogno chiamerò uno di voi. »
Come erano arrivati scomparvero tutti, lui rimise la bacchetta nei pantaloni e cercò di farla alzare.
La donna lo guardò per un attimo negli occhi poi lo colpì sul petto, non tanto forte ma quanto bastò per fargli perdere l'equilibrio, Draco da accovacciato finì disteso sul tappeto e lei gli fu addosso in un attimo continuando a colpirlo.
« Perché?! »
« Granger! »
« Perché?! »
« Granger smettila! »
« Perché non me l'hai detto! Perché?! »
« Granger! Fermati! »
« Perché?! »
Riuscì ad afferrarle entrambi i polsi e con un colpo di reni ribaltò la situazione ritrovandosi sopra.
« Ascoltami. Ascolta! »
Finalmente lei si zittì e Draco si accorse delle lacrime che le bagnavano il viso.
« Non lo sapevo Granger. Non ne avevo idea altrimenti te l'avrei detto. »
Lei strattonò le braccia ma lui le strinse di più i polsi.
« Di solito ti studia, prende tempo. Non avrei mai immaginato che dopo due giorni ti avrebbe impresso il Marchio. »
La riccia chiuse gli occhi e singhiozzò.
« Ora, se la smetti di aggredirmi ti libero così possiamo andare entrambi a dormire. »
La lasciò e si alzò poi le tese una mano e tirò su anche lei.
Hermione singhiozzò e Draco le fece passare un braccio intorno al bacino prima di incamminarsi verso le camere.
Tirò dritto passando davanti a quella della riccia che alzò la testa per guardarlo ma restò in silenzio; Draco aveva uno sguardo che lei non seppe decifrare.
La lasciò quando furono nella sua stanza, si tolse la giacca e la guardò restare immobile dov'era.
Le si avvicinò lentamente, restò dietro di lei e dopo aver guardato il suo profilo per qualche secondo allentò i lacci del vestito, poi le scostò i capelli dalla nuca per slacciare il bottone sul collo.
Fece per toglierle l'abito ma Hermione si girò sorprendendolo e lo guardò negli occhi.
« So che sei arrabbiata- »
« Sto perdendo il mio mondo Malfoy. »
« L'abbiamo perso tutti quel mondo Granger. Ma noi abbiamo potuto abituarci a quello nuovo, tu ci sei stata gettata dentro. »
Le sfilò le maniche del vestito e Hermione se lo spinse oltre i fianchi lasciandolo cadere a terra.
« Hai definito i tuoi pensieri su di me Malfoy? » aveva voglia di parlare e di non pensare alla macchia nera che ora aveva impresso su braccio.
« Penso di si. » rispose sbottonandosi la camicia.
« E posso saperli? »
Draco lasciò la camicia sulla sedia mentre lei si sedette sul letto per slacciarsi le scarpe.
« Stavo pensando alla tua bacchetta, che non è cambiata mentre tu lo sei, anche se non vuoi ammetterlo. »
« Io so che sono cambiata Malfoy e non ho problemi ad ammetterlo. »
« Sai perché la tua bacchetta non è cambiata? »
Hermione scosse la testa portando le gambe sul letto.
« Perché si è adattata. »
« Spiegati. »
« Le bacchette di legno di vite sono le più rare, cercano un padrone con scopi alti e dotati di una profondità nascosta, su questo piano sei sempre tu; ma le bacchette con il nucleo di corda di cuore di drago sono le più inclini a virare verso le arti oscure e guarda caso, questa sera hai attaccato con un incantesimo potenzialmente mortale e mi è stato riferito che durante il combattimento precedente alla tua cattura hai fatto uso delle maledizioni senza perdono. »
La donna alzò la testa per guardarlo, si era avvicinato ed erano a pochi centimetri, lui ancora in piedi davanti a lei.
« Immagino che tu abbia iniziato ad avvicinarti alla magia oscura durante la guerra, d'altronde come hai detto tu stessa per combattere il tuo nemico devi conoscere ciò di cui fa uso. »
« Anche esperto di bacchette... cosa nascondi ancora Malfoy? »
Con uno schiocco di dita il Mangiamorte spense tutte le candele e come unica fonte di luce rimase il camino acceso per riscaldare la stanza.
« Tante cose Granger. »
Sussurrò accarezzandole con un pollice il labbro che si era morsa e la pelle si macchiò di sangue.
Hermione appoggiò le mani sugli addominali del biondo e lo guardò per un istante prima di cambiare idea e raggiungere il suo lato del letto.
Draco finì di svestirsi poi si sedette a fianco a lei e le tolse la camicia da notte dalle mani.
« Malfoy- »
« No. »
La lasciò cadere a terra e tornò a guardarla senza fare altro; fu lei a muoversi per prima, si sdraiò portandosi le coperte fino al seno e poggiò una mano sul petto dell'uomo sorridendo.
« Sono stanca Malfoy. »
« Non era mia intenzione farlo questa sera Granger. »
« Allora perché non mi hai fatta vestire? »
« Perché volevo che restassi così. »
Hermione chiuse gli occhi e lasciò affondare la testa nel morbido cuscino, Draco la guardò in silenzio per ancora qualche minuto poi le tolse i capelli dal viso e si sdraiò facendo attenzione a non far scivolare la mano via dal suo petto.
« Buonanotte Granger. »
Qualche ora dopo la donna si svegliò improvvisamente e si mise seduta gemendo.
Il braccio sinistro bruciava come se fosse stato a contatto con il fuoco, Hermione vide il serpente nero agitarsi e gonfiarsi sotto pelle.
Strinse con l'altra mano le coperte cercando di non urlare, era fradicia di sudore e il cuore le batteva impazzito.
Si alzò e barcollò fino al bagno, socchiuse la porta e aprì la finestra sperando che l'aria fredda della notte avesse qualche buon effetto poi aprì il rubinetto con l'acqua fredda e ci mise sotto il braccio.
« Per questo volevo che dormissi qui questa notte. »
La Grifona sobbalzò e lo guardò appoggiato allo stipite.
« Cazzo mi hai spaventata. »
Draco sorrise all'imprecazione ed entrò, afferrò un grosso asciugamano bianco e glielo strinse intorno al corpo nudo.
« Si sta assestando. »
« Fa un male atroce. »
« Lo so ma probabilmente tu stai facendo resistenza. »
« Non posso accettarlo Malfoy. Sarebbe come abbandonare l'ultima parte di me. »
L'uomo le asciugò il viso.
« Sotto quel marchio ci sei sempre tu Granger. Non è quello a cambiare i tuoi ideali. Ma devi accettarlo o farai solo durare di più questa tortura. Vincerà comunque lui quindi risparmiati questo dolore e proteggi la tua sanità mentale. »
La guardò annuire a testa bassa e si appoggiò al muro.
« Mi dispiace. »
« Di cosa Granger? »
« Di averti svegliato, in piena notte. E di averti aggredito, tornati a casa. »
Draco le poggiò le mani sulle spalle e la guardò tramite lo specchio.
« Non preoccuparti. »
La riccia annuì ancora e guardò il proprio braccio immerso nell'acqua.
« Cosa senti? »
« Brucia, come se fosse a contatto con il fuoco. »
Lo guardò prendere un asciugamano e immergerlo nell'acqua poi glielo avvolse intorno al braccio e puntandoci la bacchetta recitò "immobilus", la stoffa si congelò e Draco la vide tirare un sospiro di sollievo.
« Non devi preoccuparti delle ferite che potrà lasciarti il ghiaccio. Il Marchio non si può sfregiare. Va meglio? »
« Si, grazie. »
« Torniamo a letto. »
Malfoy la guardò togliersi l'asciugamano di dosso e sdraiarsi senza coprirsi. Sentì un eccitazione che prima era mancata per colpa di ciò che era successo, ora invece tutto sembrava scemato lasciando spazio a loro due soli.
Draco calmò le proprie voglie chiudendo gli occhi ed entrambi si riaddormentarono.
Il Mangiamorte si svegliò definitivamente alle otto e la prima cosa che vide fu la riccia in piedi davanti al letto impegnata a raccogliersi i capelli in uno chignon molto casuale. Non era più nuda come quella notte e l'uomo riconobbe la propria camicia bianca.
Hermione gli sorrise mentre lui si alzava dal letto, lo sentì passarle alle spalle e convinta che andasse in bagno si incamminò verso la finestra invece le mani di Draco le afferrarono i fianchi e lei si ritrovò contro di lui.
« Questa -disse cominciando a sbottonarla- è... la mia... camicia. »
Gliela fece scivolare dalle spalle.
« Avevo freddo. »
Malfoy la guardò dall'alto al basso ghignando alla sua nudità e sempre con le mani sui suoi fianchi la fece indietreggiare fino al letto per poi farla cadere sulle coperte con una leggera spinta.
« Di prima mattina Malfoy? »
Draco le sfiorò con le labbra la pancia facendola rabbrividire.
« Mi sono controllato tutta la notte... a te non sembra dispiacere. » sussurrò sentendola bagnata.
« Potrebbe essere una semplice reazione fisica. » gli rispose fingendo indifferenza.
« E lo è Granger? »
Il respiro caldo dell'uomo sull'orecchio la fece rabbrividire se possibile ancora di più e la grifondoro si ritrovò a scuotere energicamente la testa.
Il Mangiamorte scivolò in lei con estrema facilità e si godette i suoi gemiti.
Dopo che entrambi furono venuti, mentre riprendevano fiato ancora nella stessa posizione Hermione portò due dita sotto il mento del biondo e fece pressione in modo che alzasse la testa per guardarlo negli occhi.
« Voglio vedere Ronald. »
L'iniziale espressione di sorpresa lasciò posto ad una smorfia divertita sul viso dell'uomo che scese dal letto mentre lei si mise seduta.
« Se pensi che una scopata mi faccia cambiare idea Granger ti sbagli di grosso. »
« Ma non ragioni Malfoy?! -gridò mettendosi in piedi- Posso lavorarmi Ronald, posso dirgli che l'unica via di fuga che ho visto fosse attaccare dall'interno. Che sono entrata nei Mangiamorte per avere dettagli fondamentali che da fuori non avrei avuto. »
« E se non ti credesse? »
« Almeno ci avrei provato. »
« E cosa mi assicura che tu non stia davvero giocando sporco? »
Hermione si avvicinò lo guardò appoggiando le mani sul suo petto.
« Il fatto che sia tornata in Inghilterra sapendo cosa mi aspettava non ti basta? »
« Perché sei tornata Granger? »
La mano di Draco sulla guancia le fece perdere la concentrazione.
« Perché? »
« Perché tu mi hai offerto protezione, stabilità, mi hai offerto ciò che dall'inizio della guerra mi è mancato. E tu hai avuto bisogno di me, che voglia ammetterlo o no. I risultati si vedono. »
La riccia chiuse gli occhi per un secondo poi li aprì puntandoli in quelli di ghiaccio davanti a lei.
« Posso convincerlo a ripensare alla scelta fatta. Posso salvargli la vita. So che lo odi Malfoy ma, ti prego, dammi questa possibilità. »
« E poi? Cosa farai? Lo lascerai vagare come una bomba pronta ad esplodere? Gli dirai che vivi con il Generale Draco Malfoy? »
« Io... non lo so. Non lo so Malfoy! »
Draco la guardò con un'espressione di superiorità.
« Granger- »
« Non lasciare che lo uccidano senza che abbia provato a salvarlo. Ti prego Draco. »

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Così Hermione ha preso il Marchio ma rimane comunque divisa, tra Draco e la resistenza.

Cosa risponderà il Mangiamorte alla sua proposta di tentare di salvare Ronald secondo voi?

Spero che questo capitolo così cupo ma anche intimo vi sia piaciuto, fatemi sapere,
Elly❤️

Under the Darkness | Dramione | Italian VersionWhere stories live. Discover now