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Nuovo capitolo per festeggiare i 1️⃣0️⃣0️⃣0️⃣ follower qui su Wattpad! 
Vi voglio bene❤️,
Elly🌻

Draco ghignò e aprì le braccia per accentuare la sua presenza.
« Pensavamo non saresti più tornato. »
« E invece sono qui Higgs, ti sono mancato, ammettilo. »
« Speraci Malfoy. »
« Vedo che Blaise è riuscito a rimetterti in sesto. »
« Vero Travers, non c'è guaritore migliore. »
« Cosa ti ha tenuto assente per così tanto? »
« Sono stato punto da un Billywig, la reazione allergica è stata più imprevista del solito. »
« Come ci dividiamo? »
« Higgs e Scott a nord, Travers e Malfoy a ovest, io e Morris a sud, Cook e Bailey a est. »
« Questa sera andiamo al Red shine? »
« D'accordo. »
« Volentieri. »
« Anche tu Malfoy? È da tanto che non ci onori della tua compagnia. »
« Appunto per questo. »
***
Hermione aprì la porta della camera e uscì alla ricerca di qualcosa per alleviare la sua sete.
A metà delle scale si accorse di una seconda figura, femminile, seduta sul divano accanto a Blaise, il suo cuore accelerò e capito l'errore fatto si affrettò a tornare indietro, era quasi nascosta quando la donna la vide e balzò in piedi urlando.
« Chi sei?! »
Il moro si accorse di lei e capì del disastro che stava per succedere.
« Nora- »
« Blaise chi è?! Mi stai tradendo?! »
« No! No amore. »
« Chi è?! » Zabini sospirò.
« Devi promettermi che non lo dirai a nessuno Nora o io sarò morto. »
« Blaise in cosa ti sei cacciato?! »
« Non urlare, per favore. Ti spiegherò tutto ma devi promettermelo. »
La purosangue lo guardò spaventata e il moro le strinse dolcemente le mani guardandola negli occhi.
« Ti prego Nora, fidati di me. »
« Voglio sapere tutto. »
« E io ti dirò tutto. »
Disse annuendo per poi alzare gli occhi verso la riccia.
« Vieni giù. »
Hermione si irrigidì ma si girò e scese cercando di non dare peso allo sguardo sbalordito dell'altra.
« Penso non servano presentazioni. »
« Blaise perché è qua? Sei impazzito?! Dove l'hai incontrata? »
« Era a casa di Draco. »
« Di Malfoy? »
Dal disprezzo con cui la nobile pronunciò quel cognome la Grifona capì che non doveva esserci un buon rapporto tra i due.
« Era nelle segrete, la prima volta che l'ho vista lui la stava picchiando, quando sono andato a Malfoy Manor perché Draco stava male ne ho approfittato per curarla e ho deciso di portarla via da lì. Non volevo che lo sapessi per non metterti in pericolo. »
« Ho intenzione di andarmene. »
Entrambi la guardarono e lei sorrise leggermente.
« Blaise mi sta aiutando a scappare. Non sarei viva se non fosse stato per lui. »
« Blaise ha un cuore grande, non avrei fatto altrettanto. »
Il moro sorrise guardando la compagna.
« Vattene, al più presto. »
« Lo farò. Ora vi lascio soli. »
Tornò verso le scale e si chiuse in camera, doveva andarsene, il prima possibile, con o senza bacchetta.
« Sei un pazzo Blaise. »
« Non potevo lasciarla lì Nora, la stava distruggendo. Era in condizioni pessime. »
« Come la stai aiutando? »
« Nora... »
« Voglio saperlo Blaise. »
« Le sto cercando una bacchetta. »
« Oh Merlino! »
« Non posso lasciarla andare via così. »
« È una ricercata Blaise! Ti accorgi del pericolo che corri?! »
« Lo so! Lo so Nora! Sto rischiando la mia vita ma ne vale la pena per salvare una persona, è un essere umano e io l'aiuterò. »
La mora si zittì e addolcì lo sguardo.
« Scusami, sono solo preoccupata. »
« So cosa sto facendo. Andrà bene. »
« Cerca solo di risolverla velocemente. »
« Certo Nora. »
***
Dopo aver passato il pomeriggio sotto la tettoia bianca nel giardino del Manor, quando la temperatura cominciò ad abbassarsi decise di rientrare, magari si sarebbe fatta un bagno caldo.
Si chiuse la porta della camera alle spalle e rimase sorpresa nel vedere sul letto un cappotto e una scatolina stretta e lunga; era stato di parola, non che avesse avuto dubbi ma si stupì della velocità con cui Blaise era riuscito a trovarla. Ora poteva andarsene.
Ripensò al bagno e si scoprì incerta, quegli oggetti sembravano urlarle di andarsene. Calmò il battito accelerato dall'emozione e si sedette sul materasso con l'intenzione di provare la sua nuova bacchetta, era leggerissima, molto elaborata, piena di incisioni e decorazioni. Rimase incantata a fissarla, con la mente affollata dai ricordi di Hogwarts e della guerra.

Delle urla in lontananza, non così tanto lontane, ora sembravano già vicinissime, direttamente nelle orecchie. Si alzò rapidamente con il cuore in gola e si guardò attorno, da destra stavano arrivando insieme alle grida moltissime persone, fuggitivi terrorizzati; era in atto un rastrellamento. Cominciò a correre spaventata anche lei. Da un vicolo comparve una guardia che afferrò la donna a fianco a lei fermando la sua fuga. La fiumana la raggiunse, la inglobò e sembrò tentare di soffocarla, questa volta l'avrebbero presa.
Ebbe un giramento di testa, da quanto non toccava cibo? rallentò, qualcuno le diede una spallata e nell'urto la bacchetta le scivolò dalla mano sudata. Panico. Si fermò pericolosamente in mezzo a quella corsa per la vita senza badare alle persone che la colpivano, cercò quel pezzo di legno per terra, tra mille piedi che si muovevano impazziti. Doveva ritrovarla, non poteva perdere la bacchetta. I fuggitivi continuarono a colpirà scappando nel verso contrario al suo lento cammino. Qualcuno l'afferrò e la trascinò fuori dalla massa.
« È andata. »
« No... no! »
« L'hai persa, è inutile, così ti prenderanno. »
Si calmò mentre la disperazione la divorava velocemente.
« Promettimi che non tornerai in strada ora. »
Hermione annuì con lo sguardo assente ma la sconosciuta si fidò, la fece sedere a terra e scomparve nella mischia.
Le urla continuarono a lungo, ragazzi separati dalle ragazze, bambini separati dalle madri, portati lontano chissà dove, nessuno lo sapeva, si parlava della presenza di alcuni campi di tortura ma nessuno voleva crederci e nessuno aveva le prove.
Quando finalmente il silenzio tornò sovrano Hermione si alzò con le gambe tremanti e si affacciò dal vicolo in cui la donna l'aveva lasciata; sulla strada c'erano ancora dei corpi senza vita.
Aveva perso la bacchetta, era morta.

Bussò più forte, forse era in bagno. La riccia riemerse dal pensieri, si affrettò a posare la bacchetta sul letto e aprì la porta.
« Eccoti, tutto a posto? »
« Si, perdonami stavo- »
Blaise la guardò invitandola a continuare ma lei non lo fece.
« Grazie, davvero Blaise. »
« Non preoccuparti. »
« Vorrei fare qualcosa... per sdebitarmi. »
« Sopravvivi, solo questo. »
« Lo farò Blaise. »
« Posso accompagnarti da qualche parte questa sera, hai in mente un posto dove nasconderti? »
« Non serve Zabini, mi smaterializzerò. »
« D'accordo. »
Il Serpeverde guardò la bacchetta sul letto.
« L'hai provata? »
« Non ancora. »
« Provala. »
Hermione sorrise e la strinse nella mano destra, la puntò contro un porta penne sulla scrivania e pronunciò l'incantesimo.
« Orchideus. »
Un piccolo mazzo di fiori apparve nel cilindro di vetro, la riccia sorrise felice, era davvero felice.
« Direi che funziona. »
« Si, funziona. »
La sera, dopo aver mangiato il moro la cercò e la trovò in giardino intenta a fissare il cielo stellato.
« Tutto bene Granger? »
« Si. »
Lo guardò sorridendo, la serpe notò che impugnava la bacchetta, questa volta non l'avrebbe persa tanto facilmente.
« Ti devo la vita Zabini. »
« Tienitela stretta Hermione, le cose possono solo migliorare, dà a loro solo tempo. »
Cercò qualcos'altro da dire ma non trovò nessuna parola che esprimesse la gratitudine che stava provando nei confronti dell'uomo a fianco a lei, in quel silenzio fu Blaise a prendere la parola.
« Voglio darti un consiglio. Se dovessero prenderti, qui in Inghilterra, chiedi di vedere Draco. So che ti sembrerà una follia ma fidati di me. »
Hermione in risposta annuì semplicemente.
« Grazie, ancora. »
« Prego, ancora. »
Si sorrisero e senza dire altro Hermione si smaterializzò.

Under the Darkness | Dramione | Italian VersionWhere stories live. Discover now