[Κεφάλαιο 13]

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IL GIORNO DOPO

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IL GIORNO DOPO






Sandie era nella biblioteca di Neverland, con la testa tra i libri e quaderni di appunti a studiare per l'esame finale. Il tempo di quel giorno era buono, c'era un sole leggero, ma nulla di particolare.

Ella giocherellava con l'evidenziatore color giallo fluo tra le dita, non riuscendo a concentrarsi sullo studio.
Era troppo nei suoi pensieri, in particolare per quello che era successo ieri con Michael.
A quel momento di passione.
Di quando si toccarono.
Di quando lui la toccò.
Poteva ancora percepire le sue mani sul suo collo, sul suo petto fino ad arrivare laggiù.
Fu una sensazione bellissima.
La più bella della sua vita

Michael con la mano tocco il pettò della ragazza, lei sospirò tra i baci.
Continuò ancora, e ancora, mentre si baciavano la toccava, la toccava con eleganza, con delicatezza mai vista.
Lo stesso fece con i seni, con le punte delle dita toccò i capezzoli e le areole scure.
Sandie gemette, chiudendo gli occhi.
Michael osservò i seni della ragazza, non aveva mai visto un seno così bello, sembrava essere un'opera d'arte di Courbet.
Lei, era un'opera d'arte, in tutti i suoi aspetti.
Abbassò il capo baciando il seno destro, mentre con il seno sinistro lo palpò, lo strinse delicatamente facendo gemere la ragazza di piacere.
«Dio, come sei bella.» mormorò poi.
Michael continuò, avvicinò al capezzolo, passando la lingua e le labbra, sentendo sempre Sandie gemere.
Continuò a stuzzicare entrambi i seni.
Sandie poté finalmente sentire il vero eros, la vera attrazione fisica, era proprio quella. Lei era stata solamente cieca e innamorata di un altro uomo con una chimica totalmente malata e diversa.
Si sentì in paradiso.

Michael si avvicinò di nuovo alle labbra di Sandie per baciarla, accarezzando con la mano il ventre.
Michael fece scendere la mano dentro alle mutandine di Sandie.
Poté sentire finalmente il suo fiore, era caldo, e bagnato.
Era eccitata per lui.
La sorreggeva con un braccio la schiena, dandole un bacio a stampo, fino a che non accarezzò proprio in quel punto.
Sfiorò quel fiore caldo, che pulsava, Sandie gemette ancora, ma più intensamente.
Continuò, fino a sfiorare il clitoride, lei sorride alzando il capo.
Michael la guardò baciandole il petto continuando sempre a toccarla in quel punto.
A sorpresa di Sandie, sentì un dito di Michael andare dentro di lei.
«Oh mio Dio ...» mormorò lei mordendosi il labbro.
Lui lo mosse avanti e indietro, e mentre la sentiva gemente per lui chiamiamando il suo nome, l'erezione di Michael si gonfiò ancora di più.
Il dito si mosse ancora di più, aumentando la velocità, e così anche l'appagamento della ragazza.

«Signorina.» la voce di Candice le fece tornare nel mondo reale «La merenda.» aggiunse poi.
«Oh, dammi a me, non ti preoccupare.» disse Sandie prendendo il piatto bianco con su una grande fetta di torta al cioccolato «Wow, deve essere buonissima.» disse Sandie con il sorriso rivolgendosi alla cameriera.
«Faccia una pausa signorina, è tutta la mattinata che studia in più non ha neanche pranzato.»
«Anche tu sarai stanca. Con tutto il lavoro che hai da fare.» annotò la ragazza dalle iride verdi.
«Tranquilla, per fortuna domani arriveranno tre mie amiche che saranno le mie future colleghe di lavoro.» disse la donna dal tono dolce eccitata.
«E Michael lo sa?» disse la ragazza interessata.
«Oh si, hanno fatto il colloquio con lui settimana scorsa. E lo hanno passato, poi ti devi sapere che c'era un'altra cameriera oltre me, Deva, ma non l'hai mai vista perché si è sempre occupata dell'altra parte della casa, poi stava sempre dentro casa e in disparte.
È sempre stata una tipa strana, soprattutto nei miei confronti e quello di Mr Jackson. E un mese fa si è licenziata. Non so per quale motivo.»
«Capisco, e quindi ti sei trovata a fare tutto da sola.» Candice sospirò.
«Non è stato facile, ma queste mie amiche di sono offerte a darmi una mano. Sono state davvero carine.» Sandie arricciò il naso.
«Che dolci.» commentò sfogliando il libro riprendendo a studiare.
«Dammi retta Sandie, fa una pausa.»
«Lo so, ma è un ultimo sforzo che devo fare, poi tra un mese sarà tutto finito.» disse Sandie appoggiando il mento sul palmo della mano.
«Quando ha l'esame?» domandò la donna.
«Il 10 maggio.» rispose la ragazza.
«Forza, un mese e ha finito.» sorrise, e Candice se ne andò.
Sandie non smise di guardare la fetta di torta che aveva davanti, chiamava il suo nome per mangiarla.
Così, prese la forchetta argentata tagliando un un pezzettino, infilandolo nella forchetta portandola in bocca, godendo il dolce sapore, e la morbidezza del dolce.
«Dio che goduria.»

𝐓𝐑𝐄𝐀𝐓𝐌𝐄𝐍𝐓 [MJ]Where stories live. Discover now