[Κεφάλαιο 62]

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NEVERLAND VALLEY RANCH

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NEVERLAND VALLEY RANCH


17 gennaio 1994


«Ancora ... ancora Michael.» disse Sandie emettendo un gemito mentre Michael spingeva all'interno del suo corpo con tanta intensità.
«Mio Dio ...» mormorò il cantante alzando il capo «Sei incredibile.» le mani di Sandie erano poggiate sul torace del moro, lo accarezzava, e le dita percorrevano ogni suo centimentro della sua pelle, le punta delle dita sfiorarono i capezzoli, emise della sua voce un gemito.
Lui spinse ancora, ancora e ancora.
Non si accorse che Sandie lo guardava persa dalla sua bellezza mentre i loro corpi ballavano nella danza del piacere.
«Sciogliti i capelli Michael.» ordinò la ragazza in preda al piacere, lui obbedì senza battere ciglio. Sciolse la coda formando una piccola criniera di capelli neri ricci.
Scosse la testa e alcuni ciuffi di capelli si attaccarono al collo.
«Sei così sexy ... » sussurrò la ragazza posando la mano sul seno.
«T-tu, ah, ah, cacci la mia vera sensualità.» disse Michael mordendo il labbro inferiore, mise in risalto il suo pomo d'Adamo.

Lui non smise di spingere, sentì le mani di lei aggrapparsi nella sua schiena scoperta. Completamente nuda.
Le mani furono come visitatori, accarezzarono ogni parte della schiena candida dipinta qualche macchia marrone.
«Più forte.» mormorò la mora.
«Ah si?»
«Ti prego.» supplicò lei.
«N-non voglio farti male.» rispose lui posando la fronte sulla sua.
I loro respiri divennero un unico respiro, ogni battito del loro cuore era unico che mai, diveniva un grande battito cardiaco.
La mano di Sandie affondò nei capelli del moro, sorrise leccandosi le labbra.
«Dio mio, mio Dio quanto sei bello.» disse lei tra i gemiti incantata ancora una volta dalla bellezza del suo uomo bagnata dal piacere.
Gli accarezzò i capelli ricci del ragazzo, alzò il busto per baciarlo con ardore, le labbra governavano la passione tra i due, Michael mosse il bacino spingendo all'interno della sua carne bollente e delicata.

Le mani dei ragazzi erano uniti, le dita intrecciate tra loro, i loro corpi stavano esplodendo dal calore e Sandie poteva sentire un tale tepore e piacere che sembrava cocaina.
Lui era cocaina.
Gli faceva perdere la ragione in ogni loro momento intimo.

Il moro con le sue labbra mentre spingeva, baciò il petto di lei, i seni erano in risalto, non perdendo l'occasione di affermarlo con la mano e palpare.
I suoi capelli accarezzavano la pancia di lei, lei ridacchiò per il solletico e gli accarezzò la testa.
Fino a che Sandie non sentì una scarica elettrica, era vicina.
«Michael, Michael.» quando lo chiamava per nome vuol dire che era vicino a raggiungere l'orgasmo.
A quel punto, colto il segnale, lui aumentò le spinte e la rispettiva velocità, poco dopo lei venne emettendo un suono gutturale.

𝐓𝐑𝐄𝐀𝐓𝐌𝐄𝐍𝐓 [MJ]Where stories live. Discover now