[CAPITOLO 53]

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[Ogni qual volta l'uomo prendedal corpo di una donnasenza il suo permesso,manca di rispetto all'uteroda cui è nato,contamina il luogoche l'ha protettoquando era più indifeso,profana il tempioda cui ha iniziato il viaggio

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[Ogni qual volta l'uomo prende
dal corpo di una donna
senza il suo permesso,
manca di rispetto all'utero
da cui è nato,
contamina il luogo
che l'ha protetto
quando era più indifeso,
profana il tempio
da cui ha iniziato il viaggio.]
•-Nikita Gill•





Ospedale San Giuseppe, Milano.

8 febbraio 1992

Erano passati tre giorni da quando i poliziotti liberarono Sandie da quell'orribile incubo.
La portarono all'ospedale San Giuseppe, uno degli ospedali più famosi ed efficaci della città.
Ma prima di portarla in ospedale.
Sandie chiese ai poliziotti di portarla con sé, nel momento dell'arresto di Antonio.
Essi le domandarono se fosse sicura.
Lei annuì decisa e sicura al 100%.
Voleva vedere quell'uomo ammanettato, e imprigionato in gabbia come un povero animale.

La poliziotta, che si chiamava Paola, fu molto dolce e delicata con lei, poiché era ferita e piena di shock.
Durante il tragitto verso l'università del San Raffaele, Sandie non ci poté ancora credere di essere salva, e che il suo incubo fosse finalmente finito.
Che si tratti di fortuna? No, fu la sua intelligenza a scacciarla dalla morte.
E lei doveva essere grata a se stessa.
Ma era ancora spaventata, e agitata.
Paola le prese la mano stringendola, dicendole che andava tutto bene, che non doveva avere più paura, poiché c'erano loro a proteggerla.
Lei ascoltava, ma non rispose.
Le pupille degli occhi erano grandi, e le labbra semi aperte.
Era così piccola e fragile.
Troppo aveva sopportato.
E finalmente poteva mettere la parola fine.

Paola, Sandie, insieme agli altri poliziotti andarono dentro all'università, per poi dirigersi verso l'aula dove Antonio spiegava la sua solita lezione di cardiologia.
Annalisa era lì.
Ma che non ascoltava con piacere e con attenzione la lezione.
Dopo di che.
Sentì la porta dell'aula aprire con cattiveria da un piede, ed entrò un poliziotto puntava la pistola al professore.
Antonio lo guardò spaventato.
Il poliziotto con il dito fece cenno a Sandie di entrare.
Lei entrò, tutti gli studenti si alzarono scioccati e spaventati guardando Sandie in quel terribile stato.
Completamente piena di sangue, e il viso completamente gonfio.
Il poliziotto prese la manette mentre gli altri poliziotto circondarono il killer.
«Diego Laèl, la dichiaro in arresto con l'accusa di 25 omicidi, per truffa, per stupro, per sequestro di persona, e per violenza domestica.» Sandie a quelle parole si sentì finalmente libera cacciando un sospiro di sollievo, Annalisa era allibita dalla situazione che si stava creando.
Non poté credere che la sua amica, era ancora viva.
E che era lì.
Capì che l'uomo le aveva detto una enorme bugia.
Corse subito da lei e l'abbraccio fortemente.
«Oh Sandie! Tesoro mio! Sandie!» le amiche vennero accolte dal pianto, dalla tristezza nell'essere separate per un intero mese.
Mentre Antonio venne brutalmente ammanettato.
Ma quando poi i poliziotti lo portarono via, gli occhi di Sandie e Diego si incrociarono. Quelli di Sandie furono tristi e rossi. Quelli di Antonio furono di una cattiveria spietata, inumana, sembrava posseduto dal diavolo. Sandie né aveva viste di occhiate così da lui, ma in quel modo.
Quegli occhi, non li avrebbe mai più dimenticati.

𝐓𝐑𝐄𝐀𝐓𝐌𝐄𝐍𝐓 [MJ]Место, где живут истории. Откройте их для себя